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You could put some joy upon my face

Ostia Lido
(via Oltrelanotte)

Basta poco per passare una serata speciale.
Di quelle che “non conta dove sei ma conta con chi sei”.
Si è partiti in sordina, un po’ scoraggiati dal posto.
Terrificante. Gente brutta e troppo grande.
Un postaccio dove suonavano solo musica anni ’90 tra l’altro. Era serata revival, cazzo.
Eppure ci si è lasciati andare. L’abbiamo buttata tutti sull’alcolico andante.
Tutti quanti. Ed è stato un delirio. Divertentissimo poi.
Ho visto persone solitamente compassate che nei locali solitamente si annoiano, scatenarsi in pista. Personaggi insospettabili poi.
Decisamente una bella sorpresa trovarsi con amici di una vita a ridere e scherzare ascoltando canzonette che hanno accompagnato la nostra infanzia. Roba da Festivalbar insomma.
Abbiam ballato tutta la notte. Fino allo stremo delle forze.
Poche altre volte siam stati così stanchi e contenti.
Come poche altre volte ci siamo sentiti così vicini.
Capita solo un paio di volte l’anno, quando ci ritroviamo tutti a Roma.

Che poi, oggettivamente, vuoi mettere il fascino di un odierno Bob Sinclair, che tra l’altro mi fa veramente cagare, con una vera icona come Corona (che scopro ora essere il nome del progetto musicale e non della cantante..)?

Tutta un’altra pasta, non ce n’è proprio.

Concludendo direi che è stata un’altra tappa positiva di questa lunga e promettente estate.
Mi auguro che tutte le serate possano essere così.

Magari in locali diversi però eh.

Ex-Otago – The Rhythm Of The Night [mp3]

7 risposte su “You could put some joy upon my face”

@Morgenstern Decisamente, dal localaccio di Venerdì scorso passando per Blip.fm per arrivare persino dalle parti di questo blogghetto.
Direi che è una roba tutto sommato simpatica, ma va presa con molta moderazione: in tutta onestà ‘sto revival (soprattutto nella sua versione più commerciale) mi ha quasi stufato di già 🙂

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