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Crossblogging

Come avete avuto modo di vedere gli ultimi post di questo blog non sono stati firmati tutti dal sottoscritto: è stato un piacere leggere Derrik e Zonda su queste pagine e mi auguro che la cosa possa ripetersi ancora.
Poi è capitato anche a me di scrivere un post “in trasferta”: sul blog di Giuliana ho postato una mia piccola selezione musicale.

Roba alla Maxcar che scrive su Inkiostro. Roba un po’ sborona.
Credo però gradevole. O almeno così pensavo.

Non ho visto un grandissimo riscontro a livello di commenti (anzi, ringrazio subito i miei fedelissimi che sono accorsi subito a scrivere qualcosa aiutandomi a salvare la faccia) ma il punto qua era di buttare giù qualcosa di gradito alla titolare del blog. Immagino di esserci riuscito.

Esperienza da riprovare? Non saprei.
Perché mi rendo conto che a causa dei miei interessi rappresento una tipologia di blogger (che poi il fatto di autodefinirmi come tale è quasi ridicolo) poco “digeribile” dalla maggior parte delle persone.
Intendiamoci, non me n’è mai sbattuto il cazzo di piacere a tutti ma ho sempre odiato non suscitare reazioni in chi mi si pone di fronte: la stima altrui mi solleva, l’antipatia altrui mi carica. Ma l’indifferenza mi uccide.
E uccide anche un blog. Perché un blog con l’area commenti aperta, che non viene arricchito nei contenuti, dai pareri e dai pensieri dei lettori è secondo me un blog morto. Poi se si parla di “diario pubblico personale”, beh allora è un’altro discorso.

Eppure credo che in senso assoluto sia un’idea positiva quella di mischiare un po’ le carte lasciando piccoli contributi nei blog degli amici della blogosfera. Ovviamente scrivendo sempre con l’obiettivo di dare un qualcosa in più all’autore o autrice titolare.
In ogni caso è bello, come lasciare la propria cucina a disposizione dell’amico che ti dice “oh stasera cucino io”. È bello non tanto perché non dovrai faticare ai fornelli (comunque si sa che ti dovrai sbattere anche tu in ogni caso, visto che qualcuno ha inventato la fottutissima regola secondo la quale chi cucina non lava i piatti: qualcuno la dovrà pure fare quella lavastoviglie no?), quanto per la possibilità di condivere qualcosa di tuo con persone che stimi.
Ma sto parlando di una cena tra amici o di “crossblogging”?
Sinceramente non lo so più neanche io.

Quindi concludendo ammetto di esser rimasto interdetto dopo questa piccola esperienza. Sono combattuto tra le mie varie considerazioni positive e negative. E sinceramente io da questa lista dei PRO e CONTRO non riesco a capire se ‘sta cosa è da rifare o meno. Intendo quella di scrivere in casa altrui. Magari non lo farò più. O magari fregandomene riposterò saltuariamente di qua e di là.

Si vedrà. In ogni caso il discorso rimane relativo alle mie collaborazioni esterne.
Disconnesso rimane il mio territorio su cui spadroneggerò spero per molto tempo ancora. 🙂

Comunque consiglio di andare a dare un’occhiata a quel post perché le tracce linkate spaccano.
Alla prossima.

12 risposte su “Crossblogging”

Beh Lucio, io credo che non sia un’esperienza da considerarsi FALLIMENTARE… è chiaro che i miei lettori sono, per lo più, amici o curiosoni di faccende più o meno interessanti, ma personali.
Veder spuntare un post “settoriale” , sebbene sia parecchio interessante per le info che fornisce, di certo spiazza un po’ il mio -microscopico- seguito di lettori.. Credo dovresti continuare, e nn penso che sia positiva la pretesa di un riscontro in commenti… Scrivi! la gente ti legge e se nn commenta fa niente, ma intanto apprezza o disapprova le tue qualità. Ribadisco: mi piace questa idea e per questo sono stata un fulmine nel consegnarti le chiavi.. 😛 In ogni caso, beh.. a patto che nn mi avveleni.. puoi cominciare a pensare a cosa prepararmi per cena! (..il vino, mi raccomando!) 😉

Mah, guarda, io ho il feed del tuo blog su Google Reader ma non ho mai commentato, per dire. Penso che questo web 2.0, anche con tutto il fatto degli utenti che generano il contenuto e quella roba lì, sia ancora pieno di viscidi lurkers. Me compreso.

Hecyra: faresti di tutto per non dover cucinare eh? (grazie cara)

Manfroze: onorato di essere tra i tuoi feed. Sulla questione dei lurkers c’è da dire che molto spesso la gente commenta a sproposito, non tanto per via delle cagate pazzesche che si scrivono (io per esempio ne scrivo a tonnellate) quanto per toni usati, spesse volte totalmente fuori luogo o addirittura perché vengono sentenziate cose assurde su argomenti magari personali di cui il lettore – per ovvie ragioni – ne può sapere proprio poco.
Per questo penso che se non si ha nulla da dire (di sensato, costruttivo e/o rispettoso) è cosa migliore non scrivere nulla.
D’altra parte però i commenti arricchiscono i blog di contenuti, ma – cosa ovvia – danno anche la percezione a chi scrive di esser cagati da qualcuno. Soprattutto a chi – come il sottoscritto – non capisce proprio una beata mazza dei dati di Google Analytics 🙂

PS. Vedo da Last.fm che ci dai dentro con Daft Punk, Justice e Digitalism eh?

Una causa e’ da imputare ai nuovi giocattolini 2.0 che rendono tutto molto piu’ immediato nelle comunicazioni rispetto ad un blog, che forse va a sostituire in modo un po’ piu’ multimediale i vecchi forum di una volta.

In america e in UK stanno andando forte i videoblog. In Italia c’e’ forse poca iniziativa, la gente non sa cosa dire se non parlare di calcio o siamo piu’ panigati con la tecnologia o abbiamo paura ad esporci davanti ad un obiettivo. Forse siamo semplicemente indietro.

Ti parlo da persona che sta navigando nell’ambiente del marketing. Se il tuo post in trasferta non ha avuto successo e’ forse perche’ la compilation era veramente una forza, ma mancava quello che in gergo si chiama “chiamata all’azione”. Non hai sollevato domanda, non hai parlato di te, non hai fatto considerazioni particolari su quello che stavi presentando.

La gente ha “accattato”, con sommo piacere, e non si e’ fermata neppure a ringraziare. Tanto al giorno d’oggi tutto e’ scontato e dovuto e, citando ALMOST FAMOUS, è rimasta solo l’industria “del piu’ fico”.

Molti leggono e non hanno nulla da dire. MI RACCOMANDO…. continua TU ad essere al centro dell’attenzione e ad avercela sempre qualcosa da seguire piacevolmente. Gli altri rimangano a bocca a perta.

Zonda: senza ombra di dubbio hai ragione. In quel caso specifico però mi sono rammaricato del fatto di non aver trovato reazioni da parte dei lettori “storici” di quel blog: pensavo fosse abbastanza eclatante la cosa di leggere di punto in bianco un post scritto da un tizio più o meno sconosciuto sul blog di una ragazza; cioè anche un commento con scritto “ma chi cazzo sei” sarebbe andato bene in quello specifico caso. A scanso di equivoci sottolineo che non mi sto riferendo a coloro che sono anche miei contatti Twitter. Dico “gli altri”. Poco male comunque, me ne fregherò altamente 🙂

Piuttosto, te l’ho mai detto che “Almost Famous” è uno dei miei film preferiti in assoluto?
Ricordi nel fim quando Russell salta dal tetto nella piscina? Ecco, allora avrai presente lo stato in cui mi sono ridotto ieri sera. Solo alcool e ehm.. feromoni ma il risultato è stato lo stesso, ero fuori dalle grazie di Dio! 😀

“..e tu puoi dire alla rivista Rolling Stone che le mie ultime parole.. sono state.. SONO STRAFAAATTOO! (…)”

No. Alla gente frega solo del calcio. Dovevi scrivere “Ciao. Sono Interista. Ecco la mia classifica”. Alle ragazze invece importa solo di chi è più brava a rifarsi le ciglia.

ALMOS FAMOUS lo è anche per me 🙂 Quel film mi ha rovinato. E’ significato anche molto [emo mode on] per la mia unica storia importante [Mode off]

Se ricordo quella scena? “Febrero” si aprira’ cosi’! 🙂

PS: (“Penso che dovremmo lavorarci ancora un po’ sopra sul tue epitaffio” / “DIci? Ok ok… ce l’ho… senti questo… la musica…. e’ una figata!!! E SONO STRAFATTOOOOO!!!!”)

Dai Marco… non generalizziamo troppo, su. Qualcuno (e qualcuna) si salva grazie al cielo.
Poi oh, che ognuno faccia quel che più gli pare 🙂

PS. Comunque da tifoso rossonero affermo che nonostante Ronaldinho, senza una prima punta importante quest’anno il Milan in attacco faticherà :p

Tu conta che senza finanziamenti la maggiorparte dei giornali/periodici e chi più ne ha più ne metta dovrebbero chiudere perchè non avrebbe lettore reali che se li comprano.
Leggere non è necessario come respirare. Prova a scrivere parole d’aria!
Se ti va di scrivere scrivi e poi si vedrà, come dice Morandi uno su mille ce la fa!
Con questo auguro buona estate a tutti e a discosnnesso in particolare, si va in sicilia a prendere un pò di fresco!
Adios baby!

ps: Forza Maggica As Roma!

Ma non e’ questo il punto. Dalle statistiche si vede che la gente legge. E’ che proprio non glie ne frega un cazzo di rispondere. Lo da per gratuito. Come ascoltare la radio. Una volta c’era molta piu’ partecipazione. Quando? Quando non c’erano MySpace e Twitter 🙂

Derrik: Buon viaggio Daniè!

Zonda: Boh, sarà. Io però su Twitter vedo da parte della gente anche fin troppa voglia di parlare e confrontarsi: le “replies” per dire fioccano al punto da snaturare il senso stesso di Twitter, cioè quello di essere un log degli aggiornamenti di status giornalieri (quel “What are you doing?” che trovi scritto nella home, per intenderci). Comunque chissenefrega! Cerchiamo di dare il buon esempio, magari si fomentano e cominciano a commentare di più 🙂

Un po’ di considerazioni.

I commenti? Contano sì e no, c’è che non li ha nemmeno.
Mi è capitato di scrivere post non commentati, che poi erano stati ripresi e citati a raffica.
I commenti non sono una misura. Di nulla.

Diverso è il discorso sul contenuto specifico, e il fatto è che di post su quel genere (la playlist) il web trabocca, molto è stato detto, quindi non si ridice.

Comunque io non sono mai stato invitato a scrivere in trasferta, e dire che se me lo chiedesse Hecyra mi cimenterei anche in un post sulle ultime tendenze del fondotinta.

#6: Che i commenti non “servano” – nel senso che non migliorano la qualità delle nostre esistenze – siamo d’accordo. Dico solo che a me fa piacere leggerli.
Per quanto riguarda quel post in particolare, ribadisco che non mi interessava tanto avere un giudizio sulla playlist in particolare: mi sarebbe piaciuto trovare dei commenti goliardici da parte degli amici della proprietaria del blog (visto che io stesso nel post avevo ironizzato imputando tutta la faccenda alla pigrizia di lei).

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