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Di polli e pollai, crocefissi e cretini

Due considerazioni sul gioco facile costantemente offerto al capofila politico della destra ultra-cristiana in Italia.

Chiariamo una cosa, anzi due, una volta per tutte: le chiese non sono mai state chiuse.
Le parrocchie, quelle che conosco e a cui sono legato, pur non facendo messe aperte al pubblico sono rimaste comunque in contatto con i parrocchiani in modalità consone alle disposizioni ministeriali e lo fanno tramite l’utilizzo di strumenti tecnologici basici ma alla portata di quasi tutti e che si creda o no, questo è un dato di fatto.
Perché siamo nel 2020 porca puttana, non negli anni ’80.

Salvini si conferma uno squallido, viscido sciacallo e voi, proprio voi non fate altro che continuare a regalargli esposizione: lo fate commentando lo scempio delle esibizioni spazzatura in televisione, lo fate facendomi incazzare al punto di scrivere un post col suo nome, lo fate millantando azioni da pistoleri per farvi forti tra i commenti ad un post e dandogli la possibilità di fare la vittima, lo fate tentando di ridicolizzarlo sempre fuori tempo, sempre a vuoto perché lui col suo staff vi è sempre sempre un passo avanti.

Senza copertura mediatica lui è niente ma siete troppo pieni di voi per capirlo, non ci arrivate, non ci arriverete mai. Come se non avessimo ben altri cazzi a cui pensare in questo momento.

Siete tutti scemi, i polli rincretiniti del suo personalissimo pollaio.

Photo by William Moreland on Unsplash

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