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Amore al chiaro di luna

harvest moon
(via Wikipedia)

Un po’ di magia, per chi ama Neil Young, per chi ama questa canzone. Per chi ama e basta.
E non solo in Settembre.

Cassandra Wilson – Harvest Moon

(anche come mp3)

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Assestamenti

Dopo aver riflettuto sull’effettiva utilità del lifestream (#) mi sono deciso. Via il sito nella root, e blog spostato al suo posto. Detto fatto. Questo trasferimento ha però comportato dei cambiamenti, che mi accingo ad illustrare:

nuovo nome

Trasferendo il blog dalla directory “blog” alla root ho pensato fosse doveroso cambiarne il nome per chiamarlo come il dominio in cui risiede: disconnesso, appunto.

nuova favicon

L’assenza del colore verde dall’attuale template, nonché l’esigenza di avere qualcosa di più curato mi ha portato a disegnare una nuova iconcina. Questa è l’immagine – realizzata rapidamente col GIMP – che ho utilizzato per generare la favicon tramite questo sito, Favicon from Pics:

disconnesso

nuovo indirizzo

Lo spostamento del blog ed il relativo cambio di indirizzo (non più disconnesso.com/blog ma solamente disconnesso.com) ha portato una questione. Come preservare le pagine indicizzate dai motori di ricerca, i collegamenti al blog ed ai post precedenti oltre che i link presenti sugli altri siti? Dopo un po’ di ricerche mi sono informato sull’utilizzo dei file “.htaccess” (solo su webserver Apache) per il redirect permanente della pagine: un sistema search-engine friendly. Ho quindi tenuto una directory /blog/ nel mio spazio web e ci ho inserito un file di testo nominato .htaccess con questo contenuto:

RedirectMatch 301 /blog(.*) /$1

Così si impone un redirect per ogni file richiesto su /blog al corrispondente file presente nella root (/). In questo modo dovrei riuscire a mantenere vivi i link che altri possono avere verso questo blog.

feed

Come ultima cosa ho sostituito i vecchi indirizzi dei feed con i nuovi in Feedburner

Credo di aver fatto tutto il possibile per rendere operativo il blog dopo questo spostamento. Il prossimo passo sarà quello di spostare invece il portfolio su un nuovo dominio.
Nel caso ci fossero dei malfunzionamenti, o se voleste semplicemente darmi qualche dritta, lasciate un messaggio tra i commenti.

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Geniale

The Pity Party
(via Rock Insider)

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Gente prestigiosa che coverizza gente prestigiosa

microfono

Oggi dalla rete ho pescato una simpatica compilation con un po’ di canzoni di artisti interessanti riviste e reinterpretate da altri artisti altrettanto interessanti. I risultati non sono mica male, vi lascio qualche esempio:

CSS – Knife [Grizzly Bear cover] (mp3)

The Kooks – Young Folks [Peter Bjorn and John cover] (mp3)

Get Cape. Wear Cape. Fly – D.A.N.C.E [Justice cover] (mp3)

The Wombats – Bleeding Love [Leona Lewis cover] (mp3)

Bloc Party – Say It Right [Nelly Furtado cover] (mp3)

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Custom made social network

A seguito di un appuntamento da un cliente, io e Nilu ci siamo trovati di fronte alla possibilità di dover mettere in piedi dal nulla un portale con funzionalità da social network. Qualcosa di simile ai vari MySpace o Facebook insomma. Dopo l’iniziale smarrimento abbiamo deciso di studiare la situazione per valutare il da farsi, considerando il budget del cliente abbastanza ridotto ed il poco tempo a disposizione.
L’unica soluzione è quella di cercare nel mondo opensource per capire se sia possibile realizzare questo progetto con le nostre sole forze.
Consultando questa pagina ho avuto modo di trovare vari applicativi che potrebbero fare al caso mio, ma avendo ormai acquisito un minimo di esperienza con WordPress ho indirizzato le mie ricerche verso l’utilizzo ad-hoc della versione multi-user di questo ultimo.
WordPress MU nasce come piattaforma per gestione di più blog all’interno di una singola installazione.
Ora la questione: si può adattare una piattaforma di blogging multi-utente alla creazione di una piccolo social network in cui oltre alla consultazione delle informazioni, gli utenti possano creare dei profili personali ed interagire l’un con l’altro? La risposta è ChickSpeak.
Proseguendo con le mie ricerche (#) ho scoperto che dietro questo sito c’è proprio un’installazione di WordPress MU moddata con una particolare serie di plugin, disponibili come pacchetto chiamato BuddyPress. Proseguendo con la lettura si vede come il progetto sia stato inglobato da Automattic (la società che sta dietro WordPress), questo a dimostrazione di quanto possa essere interessante questo lavoro. Al momento di BuddyPress si sa poco anche se a guardare il sito sembra ci saranno delle novità a breve.
Cercando delle alternative ho trovato invece un’altra suite di plugin utili chiamata Xiando.
Prossimamente inizierò la sperimentazione di WordPress MU assieme a questi plugin per vedere cosa si riesce a fare. Staremo a vedere.

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Organizzare i propri spazi

sitemaps
Raccogliendo informazioni sull’utilizzo dei file .htaccess e sui redirect (con la conseguente possibilità di preservare i collegamenti alle pagine metabolizzate dai vai motori di ricerca..) ho pensato un po’ all’attuale organizzazione dei miei 3 siti, residenti tutti in questo dominio.
Ragionavo sul fatto che la tripla installazione di WordPress è forse un tantino esagerata: attualmente le tre copie del mio cms preferito gestiscono rispettivamente l’aggregatore dei “social feeds” presente all’indirizzo http://disconnesso.com/, il blog presente nella cartella directory /blog ed il portfolio (nella cartella directory /portfolio – appunto).
Credo che prima o poi acquisterò un dominio a mio nome (tipo un “lushanoperera[punto]qualcosa“), magari installerò lì il portfolio e conseguentemente sposterò il blog nella root. Per quanto riguarda il “lifestream“, giorno dopo giorno mi sto rendendo conto del fatto che una pagina del genere potrebbe essere gestita serenamente assieme al portfolio stesso, anche se la presenza di servizi quali Mugshot o Socialthing! lo rende un po’ inutile.
Da valutare ogni possibile opzione. Se ne riparlerà.

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Sunday notes

  • Eric Gustafson
    (via Eric Gustafson)
  • pretendo lo zerbino di Facebook: Web 2.0 workplaces
  • il primo singolo estratto dal prossimo album dei Notwist in uscita a Maggio:The Notwist – Good Lies (mp3)
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Cassette, compilation ed il Boss

high fidelity
A seguito della lettura di un post di Zonda ed al successivo scambio di battute via commenti, ho rimuginato un po’ sull’attività un tempo consuetudinaria di preparare le care vecchie “cassettine“. Grandi compilation, studiate con cura estrema, strumenti d’espressione del libero pensiero musicale. Mi sono ricordato di quando John Cusack in Alta Fedeltà (film tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby) dice che la difficoltà del preparare una grande compilation è quella del comunicare qualcosa usando parole altrui. Verità assoluta.
Da lì al rivedere il film, il passo è stato veramente breve. La musica, le peripezie del protagonista. L’amore (o il vizio?) per le classifiche. Sono decisamente legato a questa pellicola, sicuramente nella Top 20 dei film a cui sono più affezionato.

Lascio il video con uno dei momenti migliori, caro a me quanto all’amico Luca.

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Colours

imagine
(via David Shrigley)

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Equazioni inappellabili

Un classico dell’umorismo geek
Girls=Evil
(via Stacken.kth.se)

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Leave me hypnotized, love

Era un po’ che sentivo parlare dei Notwist. Dopo aver letto questo twit di dis0rder mi sono deciso a fare una piccola ricerca.

Notwist
(via diacoblog)

I Notwist sono una band indie rock tedesca dalla carriera ormai ventennale. A quanto ho letto hanno delle radici punk, anche se la loro produzione musicale sfocia nelle sonorità tipicamente indie rock e nell’elettronica. Sembra che alla lontana il loro percorso musicale ricordi un po’ quello dei Radiohead. Hanno pubblicato 5 album l’ultimo dei quali si intitola “Neon Golden” (datato 2002), disco con cui – leggo – hanno fatto il loro ingresso nel mercato americano. Per quest’anno è atteso invece un nuovo lavoro intitolato “The Devil, You + Me“. Altre notizie e link li trovate su Wikipedia.

The Notwist – Consequence (mp3)

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London Calling


(via Le Indiefferenti)

Qualcuno l’ha già visto?

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Hands Full Of Ink

The Tellers
E’ il titolo del disco dei The Tellers. Chi sono? Ricordate la canzone intitolata “Second Category” di una vecchia pubblicità della Canon? Dico questo spot qua.
Beh si, la canzone era proprio loro e dopo aver incassato i proventi del citato spot si sono presentati l’anno scorso con questo disco. Ad un primissimo ascolto sono sembrati leggeri e scanzonati. Piacevoli.
Niente di speciale o di impegnativo. Un disco che potrei tranquillamente definire “genuino”. Perchè è il prodotto di due ragazzi e le loro chitarre. Semplice. Genuino quanto il mettersi in salotto con le chitarre a cantare due canzonette con gli amici quando fuori piove.
Secondo me è un disco perfetto per queste giornate qua, giornate di transizione tra una stagione e l’altra.
Non posso che consigliarne l’ascolto. Qui il sito ufficiale del duo belga.

The Tellers – A Bit Of Glue (mp3)

The Tellers – Second Category (mp3)

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Qua faccio un po’ come mi pare

Stavo guardando questo post di Jax e leggendo il titolo m’è venuta troppa voglia di ascoltarmi questa canzone.

Lesley Gore – It’s My Party (1963)

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…ma forse scopi!

Rocco
Rocco Siffredi esce con una compilation contenente la selezione dei brani che più hanno segnato la sua vita sessual-amorosa. Che dite? “Chissenefrega”? Vergognatevi, portate rispetto al maestro. Ma dico, se oggi fate così col Rocco nazionale, cosa farete un domani… insulterete anche Chuck Norris?!?
(qui la notizia del giorno)

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Stop Being Perfect

Nella fiera delle imperfezioni ed incongruenze che stanno rendendo sempre più amara e poetica la mia vita, mi è capitato anche oggi di svegliarmi troppo presto (tipo alle 5 del mattino, quando la sveglia era alle 7:30), cosa che ha portato oltre all’ovvio scazzo, anche al reperimento un paio di news fresche trovate grazie alla lettura notturna dei miei cari feed.

Prima cosa, è uscito un video dei LK, scoperti grazie al solito JunkiePop (sempre da lui trovate un po’ di cover scaricabili del tormentone della puttanella-nella-ella-eh-eh)

LK – Stop Being Perfect

(via Sterogum)

La seconda notizia, e questa è una conferma, è che Bjork rimane una delle figure illuminate (nel panorama musicale, ma non solo) del nostro tempo.

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The Last Shadow Puppets

Alex Turner degli Arctic Monkeys e Miles Kane dei The Rascals (chi?!?) si sono lanciati in questo progetto chiamato “The Last Shadow Puppets” che avrà come risultato un disco in uscita il 21 di Aprile. Vi lascio una piccola anteprima promozionale. Cosa farebbero senza di me…


(via brooklynvegan)

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Para.. culi? Mica tanto

Guardo il video di questi e penso “ecco che i Panic! at the Disco hanno cambiato cantante”. E invece no, sono un’altro gruppo. Certo che hanno un sound proprio uguale uguale. Tutti a scopiazzare poi i Fall Out Boy (argomento già affrontato). Ma è conveniente come politica? Dico, seguire a forza questa onda finta-emo-commerciale può portare davvero a qualcosa di positivo a medio-lungo termine? Bah. Comunque se devo proprio scegliere tra i tre scelgo questi Paramore: la cantante ci piace decisamente.

Paramore – Misery Business

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Silversun Pickups – Little Lover’s So Polite

Mi piacciono tanto i Silversun Pickups. Quando ho letto di un loro video nuovo mi sono subito fomentato. Peccato si trattasse solo della premiere di “Little Lover’s So Polite”, brano appartenente a Carnavas, album uscito ormai nel lontano 2006.
Video nuovo, vecchia solfa. Però la canzone, come tutto il disco del resto, l’ho sempre apprezzata. Per quanto riguarda il video devo dire che non me ne intendo granché, però so che l’ha diretto Joaquin Phoenix e qualcosa potrebbe anche significare. Forse.

Silversun Pickups – Little Lover’s So Polite

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BBC, Wikipedia e Los Campesinos!

Cercando informazioni sui Los Campesinos! ho visto che anche quelli della BBC si appoggiano a Wikipedia (qui la pagina in questione). Chissà se anche in Rai hanno la stessa considerazione per le risorse libere della rete. Ok, lo ammetto, c’è un leggerissimo sarcasmo nelle mie parole… meglio chiudere col video, va.

Los Campesinos! – Death To Lost Campesinos!