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Gums’n’Poses

“Voi Americani ci siete sempre sembrati un po’ ridicoli in fatto di moda. Voglio dire… vi guardavamo vestire anni 50 quando noi nelle periferie irlandesi vestivamo ancora cosi’ negli anni ottanta. Voi avevate Elvis. Noi avevamo Elvis Costello…”

Probabilmente il discorso più acido e caustico che Bono abbia mai fatto. Era il 1997, Courtney ubriaca picchiava Madonna per essersi vestita esattametne come lei e veniva premiata direttamente da Dio per il suo cattivo gusto. Nonostante questo ho sempre ritenuto il mondo della moda maledettamente interessante per tutto il baraccone che circonda questo circo straordinario, soprattutto quando scimmie vacche e cavalli girano intorno alla giostra a tempo di rock (facciamo pop, vah).

Fatto sta che Punk, Ska e Rocchenro’ hanno fatto di Tony Federico un topo modello grande intenditore di topa-models. Chi siamo noi per giudicare le amicizie esclusivamente selezionate nella sua Top-Friend? Non ci rimane che ammirare basiti cotanta arte rapiti dalla seducente fashinazione del mondo della moda.

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Miss Soprano

“Non sopporto i cori russi / la musica finto rock la new wave italiana il free jazz punk inglese. / Neanche la nera africana.”

Io sono di vedute musicali abbastanza aperte. Una volta ero un integralista da paura. Ascoltavo solo Paul McCartney e tutto quello che era stato generato e approvato dalle sue collaborazioni, con qualche riserva su sue indicazioni di beneplacito su terzi artisti. Poi il tempo è passato. L’elastico dell’integralismo sonoro ha cominciato ad allargarsi e ora l’unica cosa di critico che ha questa sorta di mutanda musicale sono preoccupanti segni di cedimento.

Rimangono poche saldissime cuciture a pararmi il c*lo ad una indignitosa esposizione pubblica. Una di queste mollette è un disgusto istintivo e smodato verso la musica lirica.

Oh. Io ci ho provato. Ho anche preso un brutto trip quando ho scoperto che Pinkerton degli Weezer, consumato in una decina di ottimi anni di servizio su stereo e cloni duplicati su cassettina e mp3, era ispirato all’opera di “Madame Butterfly“. Mi sono impegnato seriamente, perche’ Moz solo sa quanto è difficile guidarmi fuori dal tunnel di una infatuazione quando mi ci infilo dietro. Ma è stato più forte di me. Indistintamente come il New R’n’B o il Death Metal, sono rimasto acidamente infastidito dalla consueta totale noncuranza di metrica e rime, voci più utili a perforare i glanghi di un cervello marziano che ad essere ascoltate, dalla insostenibile pallosità di gente che ai tempi dei tempi seguiva queste rappresentazioni cosmocanore in quanto unica alternativa a “Un Posto Al Sole“.

Certo che se pero’ Marsha Long me le canta con quegli occhioni… 🙂

Come sono arrivato a parlare di opera? Chiaramente grazie alle figurine di MySpace, selezionate con il solito criterio esposto nel mio primo post disconnesso 🙂

Eveline Schroeter, oltre che una passata Miss Brasile (affermazione interpretabile a piacere) sembra avere anche una spiccata passione per Olga Maria. Accostiamo la scelta musicale alle foto carioca da corredo umano di carro in maschera che passano di sfondo attraverso le slide. Lo trovate bizzarro? Non tanto. Olga Maria non era nient’altro che la nonna.

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YOU SEXY モスラMOTHRA FUCKER (L’album delle figurine di Maispeis)

!!! VIDEO !!! I MIGLIORI MOMENTI DI MOTHRA !!!!


“My soul is painted like the wings of butterflies…”

Come? Come? Come non cominciare una nuova rubrica nel blog piu’ cool e Eurodisco della blogosfera dopo questo se non con un REMIX DI WE ARE THE CHAMPIONS? E non uno qualsiasi… IL PIU’ PACCHIANO DELLA STORIA DELLA… della… boh? Non e’ musica. Non so bene che cos’è. Qualunque cosa sia l’ha sicuramente remissato Crazy Fog a 4 mani con Woody Wood Pecker, divinamente ispirati dallo spiritoso santo di Frocio Mercurio. Pero’ guardate l’aspetto positivo… C’E’ MOTHRA! E qualsiasi cosa che coinvolga MOTHRA diventa improvvisamente bello, colorato, farfarragginoso! Mothra è l’unico essere vivente che si è sempre preso beffa in modo indegno di Godzilla, è l’unica ad emettere gas giallo assieme alle ragnatele (al contrario dell’Uomo Ragno), e in più le sue uove fantastiche.

Si’. Ok. Ma di cosa parla questa rivista? Chiaramente dell’Album Delle Figurine di Maispeis, idea maturata quest’estate da me e Robbie Pop su come sia allarmante e inquietante provare a proseguire fino al terzo livello di discendenza nel ramo delle “amicizie” di Maispeis per arrivare fin troppo presto ad incontrare i personaggi piu’ inquietanti. Ma questi essere assurdi, questi モスラFucker, esistono? Sembra proprio di si’. Allora perche’ non stampare le foto dei profili di maispeis e collezionarli in un fantastico album di figu?

E perchè non andare oltre? Quante meraviglie musicali si possono scoprire nei loro profili?

Oggi sono partito da una delle band piu’ popolari in Guapalapichu (I Tiny Tide), cliccando sul loro fan club (che evidentemente dorme), passando per uno dei membri della band (quindi sostanzialmente facendo un passaggio inutile), proseguendo per una sconosciuta dormazione locale (i dEUS), e arrivando alla signorina Edith.

Edith è una assidua bevitrice di Bracardi Breezer, è amica della cugina di Mysica e parteciperà allo Splash Festival.

Cosa ha a che fare con questo post? La canzone nel suo profilo è chiaramente il tema di MOTHRA.