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Su Vista, XP ed i processi attivi

In quest’ultimi giorni m’è capitato tante, troppe volte di mettere mano su sistemi mossi da Windows Vista. Tutti portatili dalle configurazioni interessanti con processori dual core e discrete quantità di ram installata. E’ incredibile quanto si siano dimostrati lenti. Facile imputare questi problemi di “pesantezza” al sistema operativo installato. Però, memore di un post recente di Andrea Beggi, mi sono scrollato temporaneamente di dosso i miei pregiudizi ed ho fatto delle analisi un poco più approfondite. E’ incredibile quanta fuffa preinstallata si possa trovare all’interno dei PC venduti oggi, migliaia di programmi mai utilizzati, spesse volte sconosciuti ai proprietari delle macchine da me prese in consegna:

– «questo programma lei lo usa?»

– «sinceramente non so neanche cosa sia»

– «annamo bene»

– «scusi?»

– «no, niente (…)»

Migliaia di applicativi inutili come migliaia di processi presenti in memoria, perché, si, questi applicativi per impostazione di default partono tutti all’avvio. Ma non finisce qui; l’utente medio, quello che i nerd fomentati chiamano “utonto”, ha la tendenza ad installare qualsiasi menata che trovi in rete senza verificare mai l’eventuale installazione di altri programmi forniti in bundle: lettori audio, toolbar di varia natura, presunti software per “una navigazione sicura” ed in generale una marea di porcherie che spesse volte si dimostrano essere adware e, nel peggiore dei casi, spyware e worm. Tutto questo a cosa porta?
Tempi di avvio infiniti.

– «L’avvio è molto lento»

– «Eh lo so l’ho comprato il mese scorso, ma ho paura che non sia uno tanto buono»

(…)

Basta aprire un task manager qualsiasi per capire: un numero spropositato di processi attivi, danzanti tutti all’unisono come gli elefanti rosa in Dumbo. E lì capisci che Windows Vista è si la più grande cagata uscita da Microsoft dai tempi di Windows ME, ma che sia i produttori che gli utenti disinformati contribuiscono alla resa assai poco felice del sistema operativo in questione.
Torniamo ai processi: apriamo il task manager, aspettiamo i nostri bravi 2 secondi.. 5 secondi.. 10 secondi.. cacciamo un paio di bestemmie in aramaico ed ecco per magia – o per miracolo – che scopriamo avere tra i 70 e gli 80 processi attivi. Pazzesco.
E poi corrono ad installare ram supplementare. Ma non avevano un Giga di ram installato? No, preferiscono correre ad acquistare un nuovo PC dicendo il classico «ne voglio uno più potente».
Dopo un’accurata disinfestazione, dopo aver smaltito tutte le finestre di conferma di sVista, la situazione migliora nettamente. Ma si ha ancora la sensazione che qualche cosa non vada bene.
Sono rimasto nel dubbio fino a ieri quando ho messo mano su un portatile dalla configurazione uguale ad uno con Vista installato con tant fuffa e programmi caricati all’accesione, solo che all’interno c’era Windows XP.
I tempi di avvio erano praticamente gli stessi (no, vabbè XP si avviava prima..), il numero di processi attivi pure, però la sensazione di migliore “agilità” da parte del PC nel gestire il tutto era netta.
Finito il lavoro d’ottimizzazione il PC sembrava nuovo: avete presente la reattività di XP appena installato dopo una formattazione del disco? Un sistema operativo piacevole da usare, rapido e pratico con solamente 25 processi attivi e tanta memoria di sistema disponibile per le applicazioni.
Ora, tralasciando le differenza di prestazioni tra i due PC, legate indubbiamente alla differente gestione delle risorse da parte dei due sistemi operativi Microsoft, è evidente che le problematiche fossero comunque le stesse: troppe applicazioni installate e troppi processi caricati all’avvio.
Che non ci si faccia ingannare dal fatto che da più di un anno sono un utente Linux soddisfatto. E’ vero, la modularità di GNU/Linux è esemplare, ma la mia intolleranza verso i troppi processi in memoria ha radici lontane, che risalgono ai tempi di Windows 95.
Basterebbe un minimo di informazione. Basterebbe istruire gli utenti su cosa significhi installare tutto quello che hanno sotto mano e su cosa ciò possa comportare. Alla primo tentativo di spiegazione colgo ogni volta nei loro sguardi un senso di brutale smarrimento. Poi man mano, a forza di esempi e metafore – il mio cavallo di battaglia è quello del “partire per un viaggio leggeri, con solo i soldi e la carta di credito in tasca, invece che partire carichi di pesanti valigie” – riescono a capire.
Sembra. Per adesso non hanno ancora richiamato.
Purtroppo sono sicuro che la tentazione di installare Winamp e di premere in rapida successione avanti-avanti-avanti-fine è grande.
Già lì vedo, stanno fremendo.
Ed io, cari miei, sto già tremando.

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Notturno

Sono ormai diversi giorni che sto facendo le ore piccole tra libri, installazioni di WordPress ed idee bizzarre. Sono sempre stato impegnato, mai un momento morto. Eppure, nonostante la moltitudine di cose da fare nel silenzio notturno non posso fare a meno di fermarmi un secondo e riflettere su questa mia smania di fare (o strafare).
E’ come se agissi spinto da chissà quale senso di colpa. Come un fallimentare tentativo di colmare un vuoto incolmabile.
Dico questo perché mi sembra abbastanza chiaro che il tenermi occupato facendo mille cose non è altro che un tentativo di accantonare la percezione del disagio che evidentemente provo.
Forse.
Il punto che è – al solito – mi ritrovo a scrivere di me stesso a questi orari improbabili (per la cronaca sono le 4:50 del mattino).
Un tempo erano mail inviate ad una persona tanto cara quanto lontana. Adesso sono post che tu, malcapitato lettore, forse avrai avuto la curiosità di leggere.
Chissà come sta quella persona, non la sento da tanto. Devo chiamarla un giorno di questi. Mi ricorderò?
Dicevo di questi strani sfoghi. Che non sono neanche tali, essendo alla fin fine considerazioni rivolte poi a nessuno in particolare.
Un po’ come in Twitter dove delle volte è come parlare da soli.
Di se stessi.
Ed in terza persona, tra l’altro.
Tutto ciò non è proprio normale a pensarci bene. Meglio farsi una bella dormita.

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Turn down the volume, cavolo!

noise-proof headphones

Leggendo brooklynvegan, ho scoperto queste cuffie insonorizzanti. A quanto pare – come vedrete dalle foto presenti negli articoli linkati qua sotto – stanno andando per la maggiore tra i figli dei musicisti e non. Che possano essere un acquisto utile anche per il sottoscritto che ogni volta per studiare deve ricercare disperatamente il massimo silenzio?

(via brooklynvegan, qui, qui – ci sono anche un paio di pezzi dei Les Savy Fav da scarcare – e qui, dove possiamo vedere Matisyahu con figlio)

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Lifestream

lifestream

Nella root di questo dominio ho realizzato – tramite l’ausilio di questo plugin – un aggregatore dei feed provenienti dai vari servizi a cui sono iscritto. Qui potete vedere di cosa si tratta. Oltre a visualizzare le informazioni provenienti dai miei account Twitter, del.icio.us e Last.fm, registra anche i feed di Flickr che poi vengono utilizzati per generare una photogallery raggiungibile dal menu presente alla destra del sito.
Al momento non ho voluto dare molta priorità al lato estetico, scegliendo di utilizzare la mod a tre colonne del arcinoto template K2, anche se credo più avanti proverò a fare qualcosa di graficamente più accattivante. La cosa che più mi interesserebbe al momento sarebbe invece quella di utilizzare un template basato su ajax che magari aggiorni i dati ogni tot tempo senza fare il refresh di tutta la pagina. Appena avrò modo studierò una soluzione. Nel frattempo, ecco il mio “lifestream”: http://disconnesso.com/

UPDATE
I miei esperimenti di Lifestream sono proseguiti a questo indirizzo: http://lushanoperera.netsons.org/

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Music makes me feel good

Domenica pomeriggio. Avevo talmente tanti post arrestrati nel feed reader che alla fine mi sono deciso a leggermi tutto quel che mi ero perso fin’ora. Ed al solito ho fatto qualche scoperta interessante a livello musicale. Ottimo, visto che l’ascoltare cose nuove è una delle poche cose che veramente mi fan staccare dai soliti giramenti. Ma torniamo a noi. Lascio un breve resoconto di quello che ho trovato d’interessante.

  • No Kids
    No Kids
    Gruppo di Vancouver, ricordano molto gli Architecture in Helsinki, ma con un pizzico di r’n’b e soul in più. Da ascoltare.
    – No Kids Myspace #
    – la recensione al disco su Rock Shock #
  • Cat Claws
    Cat Caws
    Un gruppo indie rock romano. Già partiamo col piede giusto. Aggiungiamoci anche il fatto che sono bravi bravi. Fighissimo. Anzi, “Fichissimo”. (via JunkiePop)
    – Official Website #
    – Cat Claws Myspace #
  • We Are Terrorists
    We Are Terrorists
    Alternativa ai Justice? Ma è possibile che sono tutti francesi questi?
    – We Are Terrorists MySpace #
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Una vetrina pazzesca

Lushano Perera - Portfolio

Nei giorni successivi all’acquisto di questo dominio (disconnesso.com) ho ragionato molto sulle possibili soluzioni con cui realizzare le pagine rappresentanti me stesso sul web ed ho navigato ore ed ore in ricerca di idee e soluzioni. Un punto di svolta è stata la lettura di questa pagina nella quale viene discussa la possibilità di usare WordPress come un CMS tradizionale: soluzione interessante per la semplicità d’utilizzo che ne deriva, quanto complessa nell’attuazione vista la natura del software in questione, cioè quella di gestire blog. Sta di fatto che leggendo tale pagina, vengo a conoscenza di tale Eric Powell e del suo magnifico portfolio realizzato proprio in WordPress; è stato amore a prima vista, cose che non succedevano dai tempi della visione di subtraction.com. Da lì parte il mio studio per realizzare qualcosa di simile, se non uguale, e grazie a questo template gratuito – realizzato proprio per la tipologia di sito che volevo realizzare – ho potuto iniziare i miei smanettamenti con codice php, plugin e, soprattutto, con i fogli di stile. Ringrazio di nuovo Senzastile per avermi indirizzato nelle ricerche. Devo dire che il risultato, anche se il lavoro non è ultimato, è entusiasmante. L’utilizzo sapiente dei CSS coniugato alle funzioni avanzate delle “Custom Fields” di WordPress mi ha permesso di creare finalmente un mio portfolio. Ok, è ancora spoglio.. ma nei prossimi giorni si comincerà a popolare con i miei piccoli grandi lavori svolti fin’ora.

Dimenticavo il link, buona visione: http://disconnesso.com/portfolio

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L’alba di un nuovo giorno

Sono le 6:20 del mattino. Sonno da morire dopo un’intera nottata passata a sistemare fogli di stile, tag html, codice php e chi più ne ha più ne metta. Sono stanco ma soddisfatto. Nuovo sito, nuovo blog. E’ l’alba di un nuovo giorno