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Gossip – Jealous Girls (live)

I Gossip alla Festa dell’Unità a Roma il 9 Luglio 2008 dalle Terme di Caracalla

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Now drive me far away

Capitano giornate in cui ci si sveglia stanchi.
Oggi è stata proprio una di quelle.
E sai bene che nonostante tutto l’impegno non riuscirai a combinare molto.
Perché sei come schiacciato da un qualcosa ben più grande di te.
Così sei costretto a lasciarti trasportare. Come da uno strano flusso invisibile.
E le ore passano lente ed inesorabili. Fino alla conclusione della giornata.
Tutto ciò è opprimente.
Vorrei andare via, non importa dove.
Basta che sia lontano da qui, lontano da questa pesantezza.

This town don’t feel mine
I’m fast to get away

Far

I dressed you in her clothes
So drive me far away

It feels good to know you’re all mine
Now drive me far away

I don’t care where just far away

Deftones – Be Quiet And Drive (acoustic) [mp3]
(ispirato da questo tweet di JunkiePop)

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Quando si dice la perseveranza

Giorni fa ho trovato su WAVES AT NIGHT un minimix pazzesco di circa 5 minuti dei MSTRKRFT registrato il 24 Agosto dell’anno scorso per la trasmissione Annie Mac’s Mash Up di BBC Radio One.
C’è un pezzo in particolare che per qualche strano motivo m’è entrato in testa a loop facendomi diventare totalmente scemo. Parte a circa un minuto e venti dall’inizio del minimix.
L’ho cercato per giorni coinvolgendo nella mia ricerca tra gli altri anche Francesca, Nicolò e Giuliana.
Praticamente Nord, Centro e Sud Italia.
Abbiamo brancolato tutti al buio. Pezzo familiare, si. Ma qual’era il titolo?
Ci ho pensato su quasi tutto il weekend, cavolo.
Poco fa invece l’ispirazione: controllo bene tra i commenti per rimediare qualche info utile alla ricerca e vi trovo invece proprio il nome della traccia incriminata.
Si tratta di un pezzo di Timbaland remixato da The Bloody Beetroots.
Fico. Voglia di ballare a mille. Peccato il weekend sia finito.
Però la canzone adesso ce l’abbiamo. Già pronti per il prossimo fine settimana.

I need to get out
You you you you you
Are, killing me, you’re killing you’re killing me
and I
just wanna get out
you you you you you
are killing me you’re killing you’re killing me
whatcha wanna do? do do whatcha wanna do? do do

Timbaland – Miscommunication (The Bloody Beetroots remix) [mp3]
(sul MySpace di The Bloody Beetroots c’è una versione forse migliore. La trovate qui)

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lost and found

Black Kids – I’m Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance


Ho passato tutto il pomeriggio e tutta la prima parte di serata a mettere in ordine le mie cose.
Voi le chiamereste pulizie estive. Io la chiamo odissea.
Come cazzo si fa a dire che si è perso metà dei propri documenti dopo aver annunciato baldanzosamente al mondo “adesso metto in ordine la stanza“.
Roba da veri stronzi. Eh si, mi sono sentito proprio uno stronzo a non trovare più le cose che prima erano a portata di mano, anche se sotto tonnellate e tonnellate di macerie.
Sepolte si, ma erano lì. Lo sapevo. Si sapeva.
E adesso? Un cazzo.
Dove stanno? Rivolto completamente la stanza. Faccio tutto a pezzi. Niente.
Ricostruisco tutto. Delle mie sudate carte niente. Dove cazzo stanno?
Vedo con la coda dell’occhio il bustone nero con tutte le cartacce. Butto un occhio.
Vaffanculo. Per la mia testa bacata evidentemente fare ordine significa buttare via tutto.
Ari-vaffanculo.
Mi ritrovo adesso che sono le 23 di un venerdì qualunque ad essere troppo stanco per uscire.
Ascolto il disco dei Black Kids, mi piace.
Un po’ di brio in questa cavolo di serata casalinga ci sta bene.
Mi faccio contagiare dall’allegria della loro musica al punto da pensare che sarebbe quasi una buona idea uscire, ma desisto subito.
Va bene così, domani si va a caccia di affari.
Pronti a tutto, pronti a lottare all’ultimo sangue con orde di mamme impazzite e ragazzine urlanti.
Si parla di “saldi”. Paura, paura vera. Spero di trovare qualcosa.
Ma al solito, dubito fortemente.

Black Kids – Hit The Heartbrakes [mp3]
Black Kids – Im Not Gonna Teach Your Boyfriend How to Dance [mp3]

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Faking The Books

Capitano momenti in cui devi fare ordine. Organizzarti. Rivedere le tue priorità.
Analizzare quello che s’è fatto e capire cosa bisogna realizzare ancora.
Non è semplice.
La trappola del vittimismo gratuito mascherato d’autocritica spicciola è lì dietro l’angolo.
Eppure ci provi, cerchi di concentrarti, fai delle scelte.
Ponderi, provi a buttare via il vecchio, il marcio e a tenere il buono.
Qualche giorno fa facendo un normalissimo spostamento di dati da un disco ad un altro ho perso grossa parte del mio archivio digitale di musica.
Tanta tanta roba. All’inizio volevo quasi piangere.
Eppure mi sono rimesso di buona lena davanti al pc, ho riconfigurato tutto e ho iniziato una lenta ma inesorabile opera di recupero della canzoni.
Pian piano ritroverò quello che ho perso. La rete è una grande risorsa.
Dovendo controllare i vari archivi ho riascoltato tanta musica rimasta sepolta nel disco del pc.
Cose belle. Come i loro lavori. Cose che pensavo di non avere ma che al solito mi stavano sotto al naso.
Situazioni che mi capitano spesso nella vita. Anche se – nella vita, appunto – delle volte escono fuori anche cose di cui non puoi andar fiero. Cose che vorresti anche rinnegare ma che non puoi, perché alla fine rinnegheresti tutto ciò che ti ha portato ad essere quello che sei. Pregi e difetti.
Ma alla fine bello anche così.
E’ bello riscoprire. E’ bello riscoprirsi. E’ bello anche spaventarsi.
E’ bello vedersi forse cresciuti, capire che ogni tanto si riesce a vedere oltre il proprio naso. Non sempre, eh.
Anzi in questi giorni capita un po’ troppo di rado.
Che poi, come per la musica, alla fine si accantona quel che si deve buttare per invece portare avanti ciò che di buono c’è. Le cose si accumulano, si accatastano. Sempre.
L’importante però è non mentire mai a sé stessi.
Perché non tutto deve andare bene per forza.
Come non tutti i backup possono necessariamente pararti il culo.
Chissà cosa salterà fuori domani. Staremo a vedere.
Lali Puna – Faking The Books [mp3]

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Let’s talk about Tiny Tide

Tiny Tide

La cosa più bella che puoi provare quando ascolti della musica è l’avvertire la passione, ma soprattutto il divertimento dei ragazzi che l’hanno fatta.
E non è cosa banale.
Forse questa è la chiave del successo dell’indie pop di matrice scandinavo.
Si quel sound proprio di gruppi come gli Shout Out Louds che il sottoscritto ama tanto.
Eppure anche qua in Italia ci sono tante realtà musicali che sfornano musica di qualità.
Penso ai Canadians, ai Fake-P, ai Mersenne ed a tante altre band.

E ci sono anche i Tiny Tide.

Col Zonda, chitarra e voce della band, ci leggiamo ormai da diverso tempo e seppur la nostra conoscenza si limiti ai blog e a Last.fm devo dire che s’è creato un bel rapporto di stima e amicizia.
Giorni fa gli chiesi se mi poteva mandare del materiale della sua band e poco tempo dopo mi è arrivato un bellissimo dono da quel di Cesena: un loro EP. Emozione. Con un piccolo gift all’interno: Mark, ma chi è quella ragazza?
Ehm.. vabbé proseguiamo va..

I Tiny Tide sono una band che sguazza nel pop più allegro e solare, un pop fatto di chitarre, falò in spiaggia, ragazze e sbronze. Insomma musica per “noi” fatta da “gente come noi”.
Sarà per questo che ascoltando il loro EP ho sentito quella piacevolissima sensazione di “stare a casa”. E quando ascoltare una band ti fa sentire così significa che la musica di questa funziona davvero.
Il bello è che suonano, provano mille cose (basta seguire il blog della band per capire) e si dedicano anche alla sperimentazione. Si, perché questi oltre a suonare quell’indie pop sanno calarsi in territori elettronici, forti di collaborazioni con personaggi dall’indubbio talento musicale.
Insomma non ho potuto fare a meno di scrivere questo post per consigliare a tutti d’ascoltarli.
Perché le band di qualità vanno sempre e comunque supportate.
Poi se sono amici, io lo faccio a maggior ragione.

Complimenti, ragazzi.

Tiny Tide – Girls From Ronta [mp3]
Tiny Tide – Girls From Ronta (wikked edit) [mp3]
Tiny Tide – Tiny Train (wildheart edit) [mp3]
(Ok, le trovate pure su last.fm ma queste sono versioni “freschissime”)

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Quando si dice “un uccellino mi ha detto..” – vol.2

Ladytron
(via NRK Lydverket)
Per la seconda volta parto alla scoperta di un gruppo dopo aver letto un tweet del – a questo punto – solito Matte.
Questa volta si parla dei Ladytron:

Ladytron is an electronic pop/electroclash band originally based in Liverpool, England, although members originate from Sofia and Glasgow as well as Liverpool itself. The band has been active since 1999, releasing four full-length albums. Ladytron tours extensively around the world, both with live shows and DJ sets. (…)

(da Wikipedia)
Al primissimo ascolto sembrano spaccare di brutto, rappresentando quel giusto mix di electro-pop che tanto ho ascoltato in questo periodo coniugato con uno spirito piacevolmente dark.
Eh si. La loro musica mi trasmette una specie di sensualissima oscurità.
Mica male.
I Ladytron sono usciti ad inizio mese con “Velocifero”, il loro quarto lavoro da cui hanno estratto come primo singolo “Ghosts”. Il video è molto bello quindi ve lo posto assieme ad un paio di tracce scaricabili.

Ladytron – Ghosts


Il disco a quanto pare merita, consiglio assolutamente l’ascolto, anche dei lavori precedenti. Alla prossima.

Ladytron – Deep Blue [mp3]
Ladytron – Ghosts (Toxic Avenger remix) [mp3]

There’s a ghost in me
Who wants to say “I’m sorry”
Doesn’t mean I’m sorry.

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La mia prima volta

Ieri ho partecipato alla mia prima BlogBeer. Eh si, finalmente.
Ho conosciuto diversa gente, visto volti di persone che seguo quotidianamente su Twitter e di cui leggo i vari blog.
Da dire che mi sono un po’ troppo intimidito: come un poppante al primo giorno di scuola.
Almeno all’inizio. Poi mi sono sciolto anche io, eh. Però non abbastanza
Mi riprometto di essere più attivo e casinista la prossima volta.
Si, perché penso che ci sarà una “prossima volta”: è stata una bella esperienza e va ripetuta, perchè incontrare dal vivo gente come Senzastile, JJFlash, Robie06 ed EddyPedro è stato fighissimo.
Mica pe’ niente… so’ forti 🙂
Mi dispiace invece di non aver chiaccherato un po’ con Nemo, Kika23 e Bryenh. Sono stato decisamente poco “social” (e sicuramente un po’ cafone, specie con le ultime due) ma ricapiterà occasione per rimediare.
Pe’ fforza.
E la prossima volta mi porterò appresso anche la moleskine, così da segnarci nomi, contatti link. Sono mortificato di non ricordare tutti. Pessima questa cosa di non ricordarsi mai un cavolo.
Ma possiamo migliorare.
E miglioreremo.
Per quanto riguarda il giudizio finale sulla serata vi dirò che a coloro che mi hanno chiesto com’è andata ho riposto sinteticamente “situazione nuova, bella gente e caldo di Cristo”.
Infatti Giova’ la prossima volta facciamola all’aperto!
Trabant – Tonight Party (mp3)
The Teenagers – Make It Happen (mp3)

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Late June Tips

Sarà una settimana lunga. E afosa. Non si respira qua dentro.
BlogBeer
Giovedì andrò alla mia prima BlogBeer. Non vedo l’ora.
Sarà una bella occasione per incontrare un po’ di gente conosciuta tramite Twitter e blog vari.
Sono certo che sarà una bella serata. Vi dirò di più, se siete a Roma il 26 sera potreste fare un salto. Sarà divertente.
Firefox AK
(via Metica)
Intanto ascolto il disco di Firefox AK intitolato “If I Were A Melody”. Un disco decisamente su sonorità electro pop. Piacevole. E rilassante, più di quanto ci si possa aspettare.
Lei l’avevo già incrociata nei miei ascolti tempo fa, ai tempi del vecchio blog. Qui.
Verve
(via HappyParts Recordings)
Prima su Stereogum ho letto del nuovo singolo dei Verve. Prematuro parlare dopo aver ascoltato solo un singolo, ma da quel che sento sono cambiati proprio tanto dai tempi di “Urban Himns”.
Però è giusto andare avanti.
In radio questo singolo credo funzionerà, chi è attaccato a quello che fu il britpop forse storcerà il naso. A me comunque piaciucchia.
Al solito non mi dilungo oltre. Al prossimo post.
The Verve – Love is Noise [mp3 – myspace rip]
Firefox AK – Where Are We Going [mp3]
Firefox AK – All I Hear [mp3]
Firefox AK – River [mp3]
Firefox AK – You’re Not Lucky [mp3]

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Precoci esaltazioni estive

E l’estate sta lentamente entrando nel vivo. E si gira la sera. Ed è bello.
In macchina, spia della riserva accesa ma ce ne fottiamo, aria condizionata spenta che se no cor cavolo che arriviamo, finestrino abbassato e sigaretta accesa con in sottofondo “Streets Of Paris” dei Teenagers.

When they saw us that was it
We’re teenagers, we have fun
No one’s around, so it seems
No one’s around no so it seems
The streets of Paris
Man it’s crazy
The streets of Paris
C’est la folie

Rock on.
E si arriva nel locale e trovi al tuo ingresso un piacevolissimo mix creato da location simil-patinata in perfetto stile “Roma-bene-fighetta” e gente “indie rockers wannabe“.
Tra l’altro entrare trionfalmente con i Bloc Party di sottofondo è stato motivo di soddisfazione.
E viva i miei Long Island, il mio fare sborone di ieri sera ed il mio look a metà tra il Pharell delle serate importanti ed il più classico degli hipster vestito skinny. Che poi qua se non mi do una regolata di “skinny” rimarranno solo i jeans. Ma questa è un’altra storia.
Dicevo, viva la mia forma smagliante e viva il mio ego tirato a lustro.
Direi lo stato mentale ideale.
Serata perfetta, gente gradevole, posto giusto e musica favolosa.
Intanto il dj butta sul piatto i Ting Tings

Imagine all the girls,
Ah ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah.
And the boys,
Ah ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah.
And the strings,
Eee, eee, eee, eee, eee, eee, eee, eee.
And the drums, the drums, the drums, the drums…

Avanti così, avanti alla grande.
Sarà una bella estate. E ce la meritiamo tutta. Cheers.
Bloc Party – Positive Tension (Go! Team Remix) [mp3]
The Ting Tings – Great DJ [mp3]
The Ting Tings – Shut Up And Let Me Go [mp3]
The Ting Tings – Keep Your Head [mp3]
The Teenagers – Streets of Paris [mp3]
(quest’ultima dedicata ad una persona in particolare)

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Guardi una cosa e pensi ad un’altra

Guardo un video di una canzone e me ne viene in mente subito un’altra.
E non c’è proprio paragone tra le due.
Ma volete mettere Alizée con Bat For Lashes (more info here)?

Alizée – Fifty-Sixty (David Rubato Remix)


(via RCRD LBL)

Bat For Lashes – What’s A Girl To Do

Ancora non siete convinti? Folli.

Bat For Lashes – Horse And I [mp3]
Bat For Lashes – Priscilla [mp3]

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Cercasi Susan disperatamente

Cercasi Susan disperatamente è un film commedia statunitense del 1984, diretto da Susan Seidelman e interpretato da Rosanna Arquette e Madonna.
(…)
* Il film, che ha incassato solo negli Stati Uniti oltre 27 milioni di dollari, segna il debutto di Madonna nel cinema come protagonista
* Madonna ha inciso per la colonna sonora del film il brano Into the Groove, che successivamente sarà contenuta nella ristampa dell’album Like a Virgin

(via Wikipedia)
Ok, il film è anche una cagata, ma Into the Groove mi è sempre piaciuta.
Forse per la base fighissima che ha sotto.
O forse – semplicemente – perché mi fa pensare al lato più spensierato e cazzone degli anni ’80.

Madonna – Into the Groove

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Note veloci

Forse ha ragione JJFlash, forse mi pentirò di aver scritto questo. Anche no.
Nel senso che mi ha fatto ragionare sull’incredibile velocità di reazione della blogosfera.
Basta un trackback per suscitare reazioni. Anche decise.
Si, perché nessuno ci sta a farsi tirare merda addosso. Tutto sommato giusto.
Mi viene da riflettere sul fatto che anche la stronzata buttata lì dal tizio meno conosciuto al mondo venga presa in considerazione. Oggi ho pensato “questi prendono tutto troppo sul serio“.
Però a pensarci adesso, mi rendo conto di quanto questa cosa sia positiva: anche l’ultimo arrivato può avere la giusta considerazione. “Giusta” forse è un parolone. Whatever.
Apparentemente chiunque produce contenuti sul web è trattato al pari degli altri. Apparentemente, appunto.
In realtà le cose credo siano un tantino diverse: esistono sicuramente anche qui delle gerarchie, delle nicchie. Eppure sembra così assurdo. Tengo a precisare che questo discorso non riguarda il tema del post precedente, né le persone che sono intervenute lasciando il loro commento. Quel che dico è che in fondo siamo soltanto quattro sfigati dietro ad un computer. O quattro persone che hanno semplicemente qualcosa da dire o da non dire.
Vabbè ma alla fine who cares. Questo post mi serviva solo per una cosa.
Per dire che 10% è sempre più di zero. E che delle volte può bastare: l’Italia ha battuto la Francia e l’Olanda ha battuto la Romania.
La Nazionale stanotte ha passato il turno.

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St. Anger

fuoco
Siamo sempre più cattivi. E permalosi. Ed intrattabili.
La cosa ci piace. E ci piace dirlo chiaramente che ci rompiamo il cazzo a sentire sempre le stesse cose.
Prendo spunto dal tweet di biccio. Oggi non ho sentito parlare d’altro che di GGD, di Firefox e della partita. Basta.
Anche io non vado alla Girl Geek Dinner: nessuno mi ha invitato e probabilmente in ogni caso non avrebbero accettato la mia candidatura. Fottutissima casta.
Tra più o meno tre ore inizierà la corsa al record per il download per Firefox 3. Benissimo, partecipo anche io. Peccato che la cosa non mi cambi assolutamente la vita. Anzi. Questa merda di Firefox mi crasha almeno una 5 o 6 volte al giorno. Scaricherò Firefox 3, sicuramente. Ma permettetemi di mandare un piccolo messaggio a chi scrive la versione Linux di questo browser: vaffanculo.
Sulla partita in verità c’è proprio poco da dire. Novanta su cento usciamo. Meritatamente tra l’altro.
Non mi metto a tifare Francia (ci mancherebbe..) ma di certo non confido nell’Italia.
Già tanto aver vinto i Mondiali.
Sono incazzato. Domani a Firenze suonano gli amatissimi Teenagers. Concerto gratuito, tra l’altro.
Ed io – porca puttana – non posso andarci. A saperlo prima, ‘rco giuda.
Quindi ribadisco, sono stufo marcio. Di perdere occasioni e di venire a sapere le cose troppo tardi.
Eccheccazzo.
Quasi quasi disinstallo il feed reader. A questo punto, a che cazzo mi serve?
Does it offend you, yeah? – We Are Rockstars

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Post insipido di un Lunedì qualunque

Giornata terrificante. La voglia di fare è ai minimi termini. Non ho voglia neanche di scrivere.
Però due cazzatine me le devo segnare, altrimenti che me lo sono aperto a fare il blogghe? Opto quindi per buttare giù il solito vilissimo post a punti, mascherandolo da post qualunquista scritto col fare di chi vuole solo farsi due chiacchere. Che poi oggi non mi va neanche di chiaccherare. Il che è forse la vera notizia del giorno.

My Bloody Valentine

Ho ascoltato il live dei My Bloody Valentine del 13 Giugno (in quel di Londra): posso dire di non esserne rimasto sconvolto? Che mi ha lasciato quasi indifferente? Mi aspettavo forse troppo? Non lo so, troppi quesiti comunque per questo “lazy monday”. Proseguiamo.

Poker T-Shirt

Ho trovato una maglietta fighissima in un sito che di magliette fighissime ne ha proprio tante. Questa qua. L’ho fatta vedere subito alla Fra, conoscendo bene il suo amore per quel che viene definito come Typography.

Last Shadow Puppets

Ho anche visto il nuovo dei Last Shadow Puppets, Standing Next To Me, che è proprio bello. Cioè mi piace la canzone, ma il video ha quel che di 60’s che me lo fa apprezzare ancora di più.

Ho notato poi che ImageShack offre uno strano servizio di download torrent (#). Boh.

Adesso invece mi ritrovo costretto ad aspettare la telefonata di un cliente. Potrei, dovrei chiamarlo io visto che non s’è fatto ancora sentire. Ma quel telefono è proprio lontano. Forse, piano piano.. magari ci arrivo.
No, non mi va. Si sta tanto bene qui, perché alzarsi.

Tender Forever – Every Monday
John Mayer – Comfortable
Last Shadow Puppets – Standing Next To Me

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Tonight, Tonight

Venerdì sera a casa. Anzi, ormai è già Sabato. Tranquillo.
Anche perché la serata di oggi (cioè quella che deve venire) sarà veramente impegnativa.
Farò la spola tra il Circolo degli Artisti per il concerto d’addio dei Carpacho e l’ex Lanificio per la serata targata L-Elektrica.

Ho passato queste orette prima di coricarmi, navigando e ascoltando musica.
Come sempre direi. Spaziando tra mille generi e sfumature. Favoloso.

Ma adesso la stanchezza comincia a prendere il sopravvento.
Meglio chiudere lasciandovi tre tracce che più diverse non si può.
E già che ci sono ci metto pure un classico.

Babyshambles – Fuck Forever
The Kooks – One Last Time
American Princes – Kid Incinerator
Ladyhawke – Paris Is Burning (Cut Copy Remix)

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Downloads del giorno

Come ogni mattina il feed reader mi propone un bel po’ di musica da ascoltare. Vediamo cosa è arrivato oggi.

The Morning Breaders

Praticamente un clone degli Shins. Magari è un giudizio più che affrettato ma da quelle due canzoni che ho sentito credo di potere fare a meno di loro. Mi bastano Shins (appunto), Kinks e Beatles. Grazie.
Qui comunque trovate sito, MySpace ed un paio di mp3 (#)

Tokyo Police Club

I Tokyo Police Club li conosciamo abbastanza (MySpace e sito, just in case). Oggi ho trovato un remix carino di Be Good che potete scaricare qui.

Windmill

E questa è una piacevole scoperta. Windmill – qui il MySpace – è una “one-man band” di Londra dietro cui si cela Thomas Dillon, personaggio in grado di mettere insieme delle belle ballate pop dal deciso impatto emotivo. Tanto per capirci, quelle canzoni un po’ tristi, un po’ delicate che piacciono a noi quando fuori c’è brutto tempo. Consigliatissimo.

Windmill – Tokyo Moon

Simian Mobile Disco

Ovviamente ho trovato anche qualche traccia spacca casse, spacca ossa come piacciono a me in questo periodo. Addirittura una compilation con tutti remix un intero disco dei Simian Mobile Disco remixato. Fantastico. Qua trovate l’intero pacchetto, mentre io vi lascio un pezzo in particolare che viene nominato anche qui.
So, prepare yourself to feel the groove. O qualcosa del genere.

Simian Mobile Disco – Hustler (Joakim Remix)

Detto ciò, posso pure salutarvi e tornare alle mie attività. Qua ci sono un botto di cose da fare e devo sbrigarmi se voglio concludere i lavori con questo cliente importante entro Martedì prossimo.

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Nobody see’s my disease

Piove da stamattina a Roma. Gran rottura di palle.
Iniziare la giornata col brutto tempo mi fa sempre star male.
Non che sia metereopatico, eh. Però a livello umorale non mi aiuta poi tanto.
Ovviamente cerco di non far trapelare questo piccolo malessere.
In fondo è soltanto un leggero fastidio.
Però c’è.

Oggi il feed reader mi ha fatto scoprire un pezzo dei Kooks che non conoscevo.
E che si adatta maledettamente al cielo di oggi.

The Kooks – Brooklyn

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Vergogna

Questo è un paese di merda. E lo si sapeva già da un pezzo. Però ogni giorno scopro cose che riescono a farmi avvilire sempre più. Ogni volta che pensi di aver toccato il fondo, ti accorgi che lì c’è qualcuno che sta scavando. Terrificante.
Oggi leggendo Felipe e Paz ho scoperto che un blogger (tale Sergio Sarnari, a cui va tutta la mia solidarietà) è stato denunciato penalmente per essersi lamentato del servizio poco soddisfacente di una ditta che gli ha fornito dei prodotti (credo si trattasse di mobili..). Ma non solo: oltre alla querela, è stata fatta richiesta di risarcimento per danni d’immagine per 400.000 (quattrocentomila) euro. Stiamo a cagando totalmente fuori dal vaso. In un paese dove la magistratura è lenta come il cucco, esiste la possibilità di denunciare chiunque, per qualsiasi pretesto.

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Anche totalmente a cazzo. Certe cose devono essere assolutamente regolamentate. Non si può vivere in questo clima da Far West, nel quale si deve vivere nel terrore di aver scritto qualcosa che possa dare fastidio a qualcun’altro.
Mi chiedo, al momento attuale dove cazzo siano finite le libertà di parola e di pensiero.
Ah, mi ero dimenticato di segnalarvi chi sono questi stronzi.

update
Dopo aver letto Giovy ho deciso di lasciare la mia firma qui.

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Falling Slowly



Eh si, stiamo diventando un po’ delle mammolette. Forse è proprio vero che col passare del tempo ci si intenerisce un po’. Comunque questo “ONCE” sembra proprio un film da vedere.

I don’t know you
But I want you
All the more for that
Words fall through me
And always fool me
And I can’t react
And games that never amount
To more than they’re meant
Will play themselves out

Take this sinking boat and point it home
We’ve still got time
Raise your hopeful voice you have a choice
You’ve made it now

Falling slowly, eyes that know me
And I can’t go back
Moods that take me and erase me
And I’m painted black
You have suffered enough
And warred with yourself
It’s time that you won

Take this sinking boat and point it home
We’ve still got time
Raise your hopeful voice you had a choice
You’ve made it now

Take this sinking boat and point it home
We’ve still got time
Raise your hopeful voice you had a choice
You’ve made it now
Falling slowly sing your melody
I’ll sing along

[mp3] Glen Hansard & Marketa Irglova – Falling Slowly

(via Under The Rotunda)