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Cronache catalane: amore e musica a Barcellona

Non mi lancerò in un sterile racconto della tre giorni del Primavera Sound.

Un po’ perché son certo che amicizie prestigiose se ne occuperanno con dovizia di particolari e precisione nel racconto di quanto successo sopra i palchi, ma soprattutto perché in questa trasferta catalana il Primavera è stato solo una parte di un’esperienza che è destinata a diventare dolce ricordo che mi porterò dietro.

Per come è nata, per come s’è svolta. Per la persona con cui l’ho vissuta.

Nel percorso d’avvicinamento ai trent’anni mi ritrovo nella condizione di avere l’esigenza forte, fortissima di infoltire la mia personale galleria di ricordi. Non rinnego certo il passato però mi rendo conto giorno dopo giorno quanto questo sia piatto rispetto al presente, motivo per cui sento l’esigenza quasi viscerale di riempire, una dopo l’altra, pagine e pagine del mio album di esperienze e di vita.

Insomma come iniziare a vivere a 27 anni e prenderci gusto.

È singolare la progressione con cui ho iniziato a realizzare tutta una serie di desideri che ho covato dentro per anni senza avere la possibilità di concretizzarli.
Una escalation iniziata un paio d’anni fa ascoltando i Gossip e i Battles, poi con il Sorpasso e la conoscenza di una serie di persone che in un modo o nell’altro sono state presenti in momenti che di lì in poi si sarebbero rivelati per me davvero importanti.
Poco più di un anno fa conoscevo Giulia. L’estate scorsa sentivo i Blur in quel di Hyde Park. Ho ascoltato i Wilco in quel di Firenze. Per dire.

Un ultimo anno di stravolgimenti, un anno in cui ho prodotto, ho sognato, ho vissuto una vita piena di emozioni, veloce, furiosa, a tratti disperata, a tratti semplicemente meravigliosa.
E la settimana scorsa partivo per Barcellona in vista del Primavera Sound.

Come qualcuno di voi sa, la trasferta catalana è diretta conseguenza del regalo di compleanno che Giulia mi diede il Dicembre scorso. Per due anni ho sognato di esserci. E finalmente il sogno s’è avverato anche se, come vi dicevo prima, il Primavera s’è rivelato essere solo una parte di qualcosa più importante, grande e piacevole.

Perché prima di quello, anzi in concomitanza, mi sono goduto Giulia e Barcellona dopo giorni di massacro lavorativo, mentale e fisico totale. Ero arrivato alla frutta. Davvero.

Ora che sono a casa dietro lo schermo del mio computer a lavorare ai vecchi fottutissimi ritmi e a scrivere nei ritagli di tempo, non faccio altro che pensare alla luce sopra Barcellona, alle strade, alla gente. A quel continuo vento che spirava costante. Presente ma leggero. A tratti confortante, a tratti congelante.
Alle passaggiate lungo il porto, le mangiate di pesce, i localetti scovati per caso.
Ad un’esibizione dub improvvisata tra le barche ormeggiate e la strada.
Il sole che tramonta verso le dieci. L’amore. Sì, tanto amore.

Piccoli grandi momenti di felicità di cui avevo assoluto bisogno.

E poi i concerti, l’organizzazione titanica che c’è dietro un festival così grande, le file ordinate della gente per i voucher per i drink, la presenza di mille colori, mille tipologie di personaggi in quel del Parc del Fòrum. Il tempo che variava di giorno in giorno e quel senso di serenità che invece non ti abbandonava mai.

Tre giorni di concerti.
Tre giorni che son sembrati molti di più e allo stesso tempo tre giorni che son sembrati essere uno solo. Tre giorni di gioia, di un calore interno e profondo che compensava tutto: gli sbalzi termici, la stanchezza. Tre giorni che mi sembrano ora troppo pochi. Un po’ come quando si pensa alla spensieratezza delle vacanze e, arrivati al termine di queste, si ripensa al rientro in città, alla scrivania, al lavoro.

Una overdose di luci, suoni e amore appunto. I Wave Pictures, gli XX, i Broken Social Scene. I Delorean e i Pavementche ci siam persi. Tanta roba da lasciare storditi.

Per non parlare dei gruppi sentiti il secondo e il terzo giorno: Spoon, Wilco.
Roba da andare sotto il palco in qualche modo (c’era tanta tantissima gente) e piangere ringraziando una qualche divinità del momento.
I Pixies. Cristo santo, ora posso dire che nella mia vita ho sentito dal vivo i Pixies.

I tanto chiaccherati The Drums. Poi i Grizzly Bear e i Built to Spill: i primi che per quanto mi riguarda si son prodotti nella performance più emozionante; i secondi, che ormai son come quei cugini più grandi per cui stravedi da sempre e che ti fa tanto piacere rivedere quando (raramente) se ne presenta occasione, hanno chiuso idealmente la parte “grossa” della mia personale lista dei “must”.

Conoscere gruppi nuovi, di cui hai sentito parlare o di cui hai avuto modo di sentire solo qualcosina. Penso ai Real Estate, a quei cazzo di Nana Grizol di cui mi piaceva tanto la magliettina nera.
Ce n’era per tutti i gusti.
Anche differenti momenti di storia della musica, con un personaggio del calibro di Lee Perry a far ballare le persone dal palco: intendiamoci, reggae e ska non mi sono mai piaciute particolarmente ma vuoi mettere anche in questo caso l’aver assistito con i tuoi occhi e aver ascoltato con le tue dannate orecchie quello che è una leggenda della musica mondiale?

Una delle tante incrociate quei giorni.

Una delle tante che ti permettono di vantarti dicendo il fatidico “io c’ero”.
Ogni momento, ogni canzone, anche le pause hanno contribuito a rendere speciale questa esperienza. Così importante, così forte.

Arrivare all’ultimo giorno, all’ultima esibizione.
Muoversi verso i cancelli, guardarsi attorno e sospirare.
Abbracciarsi, stringersi forte.

Avere la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza grandiosa, di quelle che a vederle da fuori ti fan sentire piccino e intimorito da quanto sono imponenti e distanti, ma che una volta vissute e portate termine ti fanno sentire più grande, più maturo.
Come dire, più “compiuto”. Roba da ultimo giorno di scuola con la classe nella quale sei diventato quello che eri destinato ad essere.

Di questa esperienza vi potrei raccontare di altri mille piccoli e grandi aneddoti, dei calamari fritti più buoni del pianeta, delle bombe di patate, di come ci hanno chiuso dentro la nostra stanza d’albergo. Di quanto Giuditta e Caizzy ci abbiano fatto ridere. Delle “scale lynchiane”. Di come ci stupivamo della capacità di una nostra amica di riuscirci a trovare nel mezzo della bolgia più assoluta. Una serie di momenti di cui ora mi trovo a sentire una grossa mancanza.
Il classico “mancarone”.

E invece senza cadere nella classica depressione da rientro dalle vacanze, decido di chiuderla qua, arricchito da un’esperienza che, senza alcuna retorica, ha riportato in noi una felicità che le avversità recenti avevano messo duramente alla prova.

Musica, felicità e amore. Sì, mi ripeto. Tanto, tantissimo amore.

Delorean – Stay Close [mp3]

Real Estate – Fake Blues [mp3]

Nana Grizol – Galaxies [mp3]

Grizzly Bear – About Face [mp3]

Built To Spill – Hindsight [mp3]

(image via bryenh – check out the whole set)

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Primavera Sound 10
Lunedì 31 Maggio. Mezzanotte passata da un pezzo.

Sono talmente tanto stanco da non riuscire a prendere sonno.
Qualche ora fa io e Giulia siamo rientrati da Barcellona.
Il Primavera Sound è stato un’esperienza magnifica.

Nei prossimi giorni cercherò di mettere insieme quel che mi porto dentro della valanga di suoni, sudore, freddo, sole, birra, emozioni e amore provati in questi giorni così da potervi raccontare quello che è stato il nostro Primavera.

A Sunny Day in Glasgow – Passionate Introverts (Dinosaurs) [mp3]
(www | myspace)

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The greatness of an evolution: My Awesome Mixtape

My Awesome Mixtape

Scrivere un post sulla crescita di una band è per me roba nuova, territorio inesplorato e probabilmente pericoloso.
Per una volta però proverò a spogliarmi dei panni del pusillanime e proverò a buttare giù le mie considerazioni, senza la paura di dire stronzate.

Sabato scorso io e Giulia siamo andati alla serata finale del RomaPopFest organizzato da Nur, Simona, Emanuela e dal resto dello staff di FrigoPop.
Location dell’evento è stato il Mads, locale ormai riferimento per me a San Lorenzo, dove ormai tante volte ho sentito gruppi suonare.

Tutto è stato organizzato in modo meraviglioso, le tempistiche con cui si sono alternate le band sul palco ristretto del locale, gli intermezzi musicali seguiti da Massimiliano. Se non fosse bastato poi la presenza di un Caizzy (Marco Caizzi, dei Cat Claws, genio e sregolatezza fatta persona) in splendida forma e la figura di un Colasanti che lo si vedeva aggirarsi in continuazione hanno rappresentato ottimi spunti umoristici che ulteriormente hanno contribuito alla riuscita della serata. D’altro canto Emiliano stava lavorando, visto che c’erano ad esibirsi gruppi della 42 Records, normale che dovesse girare in continuazione. Erano giorni che lo faceva, dovendo portare i My Awesome Mixtape in giro per radio e redazioni varie.

Ed è proprio dei My Awesome Mixtape che volevo scrivere, perché nonostante le ottime esibizioni dei A Classic Education, dei Jacqueries e dei Diverting Duo, sono loro che hanno catturato maggiormente la mia attenzione.

I MAM (d’ora in avanti li chiameremo così) li conosco ormai da qualche anno, si può dire dagli esordi o quasi.
Ricordo che sentii le prime cose trovandole tra le pagine di Inkiostro, rimanendo colpito dai loro suoni, dalla loro ancora acerba ricerca di spazi elettronici, da un tipo di musica che fin a quel momento non avevo ancora sentito in Italia.
Erano veramente dei ragazzini all’epoca, enfant prodige di quella scena bolognese che per me rappresentava un’isola felice, avamposto ideale di generi musicali e stili di vita che appartenevano a società di latitudine superiore.

I tempi di The Painter and The Anthropologist e Diderot nei quali, pur trovando qualche pecca rispetto al mio gusto personale, non potevo far altro di pensare ascoltandoli che c’era nel loro fare musica qualcosa di veramente grosso.

A distanza di un paio d’anni (nel 2009) i MAM poi sono usciti con How Could A Village Turn Into A Town, disco pubblicato per 42 per cui avevano firmato poco tempo prima.

Una folgorazione. Un lampo.
Rimasi scioccato da quanto erano cresciuti, da quanto si erano smaliziati nella stesura dei testi e nello sviluppo degli arrangiamenti.
Come dissi ad Emiliano stesso in una delle nostre chiaccherate estive in quel del Pigneto, la crescita dei MAM era paragonabile a quella caratteriale di un ragazzo dopo la scoperta e la presa di confidenza col mondo femminile in età adolescenziale. Gli dissi qualcosa tipo:

Prima erano molto fichi ma sembrava fossero un po’ candidi, quasi dei verginelli. Ora non solo hanno scoperto la figa, sono diventati dei musicisti con due coglioni così

Parole forti le mie ma spesso ho visto gente che crescendo ha disatteso aspettative di quelli che riconoscevano in loro un passato da bambini prodigio.
I MAM non erano più dei ragazzi promettenti, erano diventati una band con i contro-cazzi, una di quelle che avrebbe fatto parlare di sé molto più di prima.

E in effetti, vuoi per la crescita naturale che hanno avuto, vuoi per tutta l’esperienza accumulata nei vari tour anche in giro per l’Europa, nel live di Sabato hanno dimostrato tutta la loro evoluzione, tutta la potenza dei suoni che sanno produrre. Questo nonstante le limitazioni logistiche e sonore di uno spazio esiguo come quello Mads.
Grandiosi nello spazzare via il pubblico col loro suono potente, fantastici nel far gruppo con la gente, nel coinvolgerli, nell’animarli.
Archi, synth, tastiere. La voce e la presenza scenica di Maolo. La gran batteria del Mancio (ricordo l’urlo di Caizzy: “Mancio coatto!”).
Gran piacere sonoro speziato a tratti da irruenza quasi tamarra.
Niente a che vedere con l’esibizione al Circolo cui assistetti tempo fa quando aprirono per gli Shout Out Louds.
Tutta un’altra pasta. Tutta un’altra energia e qualità.
Me lo disse Emiliano che erano cresciuti tanto soprattutto nella dimensione live ma vederli dal vivo mi ha dato la reale percezione di quanto si siano evoluti.

Eccezionali, non ho altro da aggiungere se non invitarvi a dare un’occhiata al loro sito, ad andarli a sentire e ad ascoltare quel che di loro oggi vi propongo.

See ya regaz.

My


Awesome Mixtape – Hearts To Land
[mp3]

My Awesome Mixtape – Me & The Washing Machine [mp3]

My Awesome Mixtape – My Moon [mp3]

(le altre foto scattate da Giulia sabato le trovate qui)

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Agosto

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(image via killingbambi)

Aggiornamenti molto poco continui su questo blogghetto, ormai la cadenza dei post è quasi mensile. Roba pessima.
Forse a fine mese riuscirò a mettere in atto quel restyling grafico che di cui tanto ho parlato in passato includendo anche una nuova sezione dedicata al portfolio dei miei lavori.

Lavori. È stato un periodo intensissimo, in cui ho finito il sito di Tomorrow e quello per l’Hotel Fiuggi, scritto testi e smazzato diverse rotture di scatole. A breve concluderò anche il sito per il circolo sportivo Lanciani (qua una anteprima) e inizierò i lavori per un altro nuovo sito. Del frutto di questo lavoro purtroppo ne potrò godere soltanto in Settembre ma poco male, potrò passare un inizio autunno nella totale comodità economica.

In fondo va tutto bene, ho tutto quel che desidero. Sono sereno e felice. Quindi va bene così.

Perturbazione – Agosto

Eppure qualche giorno di tranquillità lontano da Roma me lo concederei volentieri. Magari già il prossimo weekend.
Parlando di altre trasferte future vi anticipo il mio quasi sicuro passaggio al Disconnect Festival (il socio Vibes già promette battaglia) e la trasferta a Novembre (questa sicura al 100% – ho già preso il biglietto) a Firenze per il concerto degli Wilco. Roba grossa. Bellissima. Giuro che non vedo l’ora.

Quindi come potete capire da queste parti tutto è in corsa, tutto è in movimento. Però con la certezza di avere certi punti fermi che, credetemi, non ero più abituato ad avere. E la cosa aiuta molto, fa stare bene.

Ecco. Chiudo il post proprio così, dicendovi che sto bene.

Ah… un po’ a contrasto col video dei Perturbazione vi lascio i soliti mp3 festaioli, che è estate e credo che un po’ di svago ce lo meritiamo tutti.
The Orange Lights – Life Is Still Beautiful (Alan Braxe Remix) [mp3]
Frankmusik – Confusion Girl (Russ Chimes Remix) [mp3]
Chromeo – 100% (Treasure Fingers Remix) [mp3]
Anoraak – Nightdrive With You (Jupiter Remix) [mp3]

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These days are killing me softly

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(image via ffound)

Giornate pienissime.

Non ho tempo quasi per respirare. Eppure va tutto benissimo.
Sono riuscito pure ad andare a Londra a sentirmi i Blur in quel di Hype Park. Concerto memorabile.

Questa settimana invece oltre al concerto Killers+Franz Ferdinand c’è un’interessante serata Peaches+Crystal Castles (che ho avuto modo di sentire al concerto londinese di cui sopra). In caso ci si vede lì, se passate da Brugo trovate qualche info a riguardo.

Che altro dire, aspetto con ansia Agosto per chiudere tutto e riposarmi un po’. E magari per dedicare un po’ più di tempo a questo blogghetto in cui riesco a scrivere sempre meno. Però come dico sempre arriveranno tempi migliori, prima o poi.

Vi lascio con un video dei Marmaduke Duke, side-project di Simon Neil dei Biffy Clyro, oltre al solito paio di mp3.

Marmaduke Duke – Kid Gloves


(MySpacequi in formato mp3 – More info here)
Marmaduke Duke – Kid Gloves (Electrically Charged Boy Remix) [mp3]
(via NME)

Le Sport – It’s not the end of the world (Remix) [mp3]
(classicone già proposto in passato, ma ci sta sempre bene)

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One week near a grande cassa

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(image via lastnightsparty)

Da queste parti s’è tornati a postare con una certa frequenza.
Ancora non ho ripreso a leggervi con continuità però, ma prima o poi riuscirò anche in quello.

Tornando a noi lascio un altro post breve per segnalare due robine interessanti per chi come me sguazza nel territorio romano:

Crookers+Diplo+Congorock+Boy 8-Bit – Mercoledì 3 giugno @ Atlantico Live
(da Brugo trovate qualche info)

EXE-CUTE CLOSING PARTY – Sabato 6 giugno @ LANIFICIO 159
(per la serie “chiudiamo bene e ammazziamoci di caldo”)

Poco altro da aggiungere, vi passo i soliti emmepitré. See ya fellas.
David E. Sugar – Although You May Laugh [mp3]

Lady Gaga – Paparazzi (Stuart Price Remix) [mp3]
(grazie al celeberrimo collega)

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The day has finally come

Hroom IV - LXXXIII Week - Porno Aquarium
(image by Monkey T)

Venerdì 13. Il giorno è arrivato, oggi suonano gli Animal Collective.

Il biglietto non c’è, ma la speranza di riuscire in qualche modo ad assistere al concerto è viva.

Aspetto.

L’attesa è grande. La tensione, l’ansia pure.

L’evento che aspettavo da mesi, che ovviamente mi ha visto accoglierlo impreparato visto che son riuscito a presentarmi al botteghino il giorno dopo l’esaurimento dei biglietti ufficialmente disponibili.
Si, “ufficialmente”.
La mia speranza è quella che domani sera (cioè, “stasera”) ne vendano altri.
Speriamo bene.

In ogni caso son pronto a tutto, anche a calarmi giù dal tetto.
O a buttare giù l’ingresso con un bazooka pur di entrare.

Con buona pace di Renzo Piano.

Sono fiducioso. Sarò combattivo, col coltello fra i denti.
Carico come una mina, come direbbe il buon Vibes.

Staremo a vedere.
Vi lascio un paio di mp3 a caso, buon weekend.
Great Lake Swimmers – Pulling On a Line [mp3]
(MySpacebuy the album)

Firekites – Same Suburb Different Park [mp3]
(MySpacebuy the album)

Metric – Gold Guns Girls [mp3]
(MySpacebuy the album)

Phoenix – 1901 [mp3]
(MySpace – new album coming on May 25th)

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Il respiro prima del gran balzo

MAMMMAMMIA
(image by christophe kutner)

Ben ritrovati amici miei. Anche anche voi sanguisughe ammeregane e non.

In questi giorni di attesa straziante per l’uscita di quella si prevede sarà la rock opera delle compile tamarre, ho ascoltato diverse robe discutibili in giro. Sanremo si, ma anche il disco di Ben Lee che – oh – m’ha convinto proprio poco. Però la cover acustica di Kids dei MGMT è caruccia.
Torniamo alle nostre cafonate da dancefloor col pantalone a zampa (anche no): vi lascio tre tracce firmate da nomi di peso (Gui Boratto, Klaxons, Prodigy).
State a vedere.
Gui Boratto – Take My Breath Away [mp3]
(MySpace – via thefader)

Klaxons – Gravity’s Rainbow (Van She Remix) [mp3]
(MySpace – via tribulationstrials)

The Prodigy – Invaders Must Die (DAN OH Remix) [mp3]
(MySpace – via trashmenagerie)
Dimenticavo di ricordarvi che domani sera c’è la deepsession al Branca con Surkin alla regia, mentre Venerdì prossimo (il 27) al GOA ci sarà il No Future Party (MySpace) con 2Many Djs in da house. Poi comunque son sicuro che ve lo ricorderà anche Brughetto in settimana.

Adiós muchachos

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Prima ti amo poi ti odio, poi ti amo e poi ti mando aff…

Chloe Bello
(via mysoftporntumblr)

Con una Blogbeer alle porte (stasera), ripasso da queste parti per il nostro ormai consueto (consueto?) appuntamento pre-weekend (suona malissimo..) in cui io mi lamento di tutto, mi piango un po’ addosso, mi (e “vi”) mando un po’ a cagare, facciamo pace (voi con me e me col mio cervello) e poi vi rimando a casa coll’emmeppittré.

Insomma il nostro solito rapporto sofferto, complicato o anche no.

Dato che in questi giorni non controllo spesso il feed reader (oggi per esempio non l’ho ancora fatto e probabilmente continuerò a non farlo) non so assolutamente nulla di quello che sta succedendo nella blogopalla. È già tanto che possa leggere qualcuno di voi.

Contenti? No? Menomale.

Potrei dilungarmi ancora un po’ parlandovi del brufolo demmerda che mi sta spuntando in fronte a mo’ di terzo occhio, potrei dirvi che Sabato dovrei fare finalmente ’sto cazzo di passaggio di proprietà ed impossessarmi della fantomatica Vespa di cui non so effettivamente vi avevo già parlato.

Si. No. Forse.

In caso tornerò sull’argomento. Cosa che credo di aver affermato più volte da quando esiste questo blogghe, ma che raramente ho fatto. Magari questa volta sarà diverso. Boh.

Si. No. Forse. Appunto.

Vi lascio alle traccie. See ya
Andrew Bird – Anonanimal [mp3]
(MySpace – via musicaddiction)

N.A.S.A – Whatchadoin? Feat. Spank Rock, M.I.A., Santogold & Nick Zinner [mp3]
(MySpace – via nashvillenights)

Don Diablo – Black Heat [mp3]
(MySpace – via boomboomchik)

Royksopp – Happy Up Here (Boys Noize Remix) [mp3]
(MySpace – via berezzka)

S.P.A. – Pets Dance (The Bloody Beetroots Remix) [mp3]
(LINK REMOVED BY REQUEST)

Does It Offend You, Yeah – With A Heavy Heart [mp3]
(MySpace – via brugo)

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Doveva essere un post blasfemo e un po’ porno

..e invece è stato il classico post d’auguri quello scritto con Giuliana. Auguri sinceri.

(…)

Possiate passare un Natale sereno, senza le rotture che hanno caratterizzato (a chi più, a chi meno) tutto quest’anno e che il vostro 2009 possa essere grandioso e ricco di soddisfazioni.

Che sia un anno in cui tutte le vostre fatiche, i vostri sbattimenti, le vostre battaglie possano essere premiate, un anno in cui possiate trovare una felicità che cercate da tanto e per un motivo o per l’altro vi è stata finora negata, un anno nel quale sappiate trovare la forza di realizzare i vostri sogni.

Che sia l’anno in cui possiate avere il coraggio necessario per resistere nei momenti difficili, l’anno nel quale possiate scoprire quel minimo di incoscienza fondamentale per buttarsi nelle nuove avventure e per vivere la propria vita senza il minimo rammarico.

Che sia l’anno che “tutte quelle cose lì”, insomma.

Solo che stavolta ci spero davvero, perché ne abbiamo tutti un fottuto bisogno.

Di cuore quindi, vi auguro ogni bene.

Vi invito a leggere il post originale che c’ho allegato un paio di canzoncine carine.

Alla prossima e… buon Natale.

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Weekendancers

Dancer in the Dark
(image from lastnightsparty)

Archiviata la serata del MySpace not so Secret Show (da Brugo trovate la non-recensione della serata) è tempo di affrontare la questione “weekend”. Il sottoscritto si ritroverà molto probabilmente impegnato in una due giorni ballereccia in quel dell’Ex-Lanificio per Deepsession ed Exe-cute (rispettivamente oggi e domani). Insomma ci sarà parecchio da sudare. Ma a noi gente che “un paio di Long Island non mi fanno una sega” certi sforzi non spaventano affatto. Anzi.
Son stimoli. Di quelli piacevoli. Tra l’altro saranno giornate di festeggiamenti vari. Compleanni per lo più.

Prima di salutarvi (son le 4 del mattino e dormire non sarebbe una cattiva idea..) vi lascio il video di Veronica’s Veil dei Fan Death, visto poco fa su Weekendance, il remix di Erol Alkan (che ha suonato recentemente qua nella Capitale) che postai un paio di mesi fa su queste pagine più due re-edit del siddetto personaggio.

Alla prossima.

Fan Death – Veronica’s Veil



Fan Death – Veronica’s Veil (Erol Alkan Remix) [mp3]

Justice – Waters of Nazareth (Erol Alkan Re-Edit) [mp3]

Interpol – Mammoth (Erol Alkan Rework) [mp3]

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Trovare dei titoli delle volte è un problema

Ci sono periodi e periodi.
Non ho mai brillato per costanza.
Mi sono sempre alternato tra momenti d’irrequieta attività e momenti da calma piatta.
Così anche nello scrivere sul blogghe: ci son giorni nei quali posto qua e da Giuliana.
Altri in cui non ho proprio voglia di stare al pc più tempo di quanto il lavoro già non mi costringa. Giornate in cui risulta difficile anche smaltire i feed. Riesco giusto a leggere giusto voi e a lasciare quei due o tre commenti stringati.

E vabbè.

C’è da dire che l’overdose di blog and related-cazzilli della scorsa settimana sicuramente non ha aiutato.
Ma adesso smaltita ‘sta botta sarà più facile tornare ai ritmi soliti. Si, perché tutto sommato avevo raggiunto un buoritmo: quei 2 o 3 post a settimana che permettono di dar vitalità a ‘sto blog senza diventare un impegno gravoso.

Chiudendo vi consiglio di fare un salto da Eazye che ci trovate robe gratificanti per gli occhi e i padiglioni auricolari; e vi ricordo pure gli appuntamenti del 2 e del 6 al Circolo degli Artisti (guardate il sito così capite) e quello del 4 per il ritorno di Deepsession al Lanificio159. Avrò tanto da lavorare questa settimana ma con un minimo di organizzazione riuscirò a non perdere questi tre appuntamenti.

Che poi ribadisco cose dette anche in passato, alla fine è sempre solo una questione d’equilibrio.

A proposito di equilibrio ecco secondo me una cover di quelle perfette, bilanciamento ideale tra violenza e melodia.
Jimmy Eat World – Firestarter (Prodigy Cover) [mp3]

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Some random vulgarity to let you know how much we stàmo a pezzi (cit.)

RomeCamp2008
(image by China_Blu – col titolo cito uno dei titoli di post più belli che abbia mai visto, opera di Brugo di non so quanto tempo fà..)

Come giustamente mi fa notare Ema, è arrivato il momento di tornare a scrivere su queste paginette.
Ho archiviato uno dei weekend fisicamente più provanti degli ultimi anni: il RomeCamp, il freddo, disavventure varie (multe, gomme bucate), il traffico romano, le bestemmie e progetti epocali di maestose porcate. Questa volta mi sono veramente massacrato.
Ma col sorriso sulle labbra.

Del camp posso dire principalmente due cose: che c’ho capito molto poco visto l’alto livello tecnico e che finalmente ho potuto abbracciare gente con cui sono in contatto da mesi ormai via blog, twitter e cazzilli vari.
Bello, molto bello.
Ovviamente mi riferisco a Stefano, Luca, Giuliana, Luca, Alessandra e Alfio.

Una cosa figa dei barcamp è la possibilità di beccare l’esperto di turno per chiedergli delucidazioni, fondamentali vista la mia innata capacità di capire cazzi per treni merci: così non posso che salutare anche Dafne e Luca, quest’ultimo gentilissimo nel rispondere alle nostre domande nonostante dovesse presenziare ad altri speech.
Credo che in queste occasioni limitare il numero degli interventi sarebbe forse una cosa buona, di modo da lasciare spazio a chi deve illustrare una data tematica. Dico questo perché inizialmente da quel che aveva detto Luca avevo capito una roba assurda. Assurda al punto che ironizzai sul twìttero riguardo la cosa. Poi vabbè – come detto prima – mi sono fatto spiegare per bene. E ringrazio ancora per la disponibilità.

Che poi a pensarci bene l’abbiamo accerchiato inizialmente con un fare alla “squadrone delle morte” bwhuahuahahaaha.

Ehm.. proseguiamo.

Di quel weekend porterò dietro anche il ricordo delle risate fatte.
Dio quando abbiamo riso. Da stare male.
Non sto scherzando: un po’ per quello, un po’ per il freddo ho sofferto di un fastidioso maldigola fino praticamente a ieri notte. Ho un po’ il rammarico dell’assenza del terzo porno-debosciato: fosse sceso pure Fede penso che avremmo seriamente rischiato la vita. Ma avremo modo di rifarci.

Altra roba spassosa del camp è stata la cosa di arrivare a spiegare qualsiasi concetto con la funzione “figa -> soldo -> merda”. È una roba un po’ complessa, un giorno vi spiegherò per bene come si realizza ‘sta cosa. Il giorno che vi illustrerò il progettone “startup della tetta”.

A proposito di “figa”: cercando per una volta di non mostrare il mio lato bestiale devo ammettere che mi sono trovato davanti un discreto numero di donne, a conferma del fatto che la concezione maschilistica della geekness è decisamente superata.

Ah poi vabbè al camp ho pure beccato facce amiche come quelle di Giovanni, Chiara, Ermanno, Marco, Eugenio, Umberto, Chiara, Fabrizio e Donato. Sempre un piacere ritrovarli.
Ah tra l’altro c’è una blogbeer pre-natalizia da organizzare eh.

Di cose ne sono successe proprio tante. Magari più avanti ci tornerò sull’argomento. Vedremo.

Chiudendo un attimo il discorso RomeCamp non posso esimermi dal parlarvi prevemente dei miei ultimi due acquisti tecnologici: un telefonino nuovo e il Dell Inspiron Mini (che finalmente è arrivato cazzarola).

Il primo è un Nokia E51 molto business, molto wireless, molto profescioAnal.

Del secondo v’avevo già accennato qualcosa. È stato bello perché, appena alzato sono andato sul sito della Dell per verificare lo stato dell’ordine e ho trovato la scritta “consegnato”. Alché mi sono alzato per trovarlo di là in salotto.
Non male. Il netbook è esattamente come da recensioni: piccolo, leggero, rapido all’avvio e con una discreta autonomia delle batterie. L’unica difficoltà che ho trovato nell’utilizzo è quella di avere i tasti della tastiera (..) tutti molto ravvicinati. Devo prenderci un po’ la mano.

Bene, credo di avervi aggiornato almeno in parte sugli ultimi accadimenti.
Qua stiamo tutti malaticci. Tra l’altro la combo bagordi+freddopino ha messo in ginocchio quasi tutti.
Speriamo di rimetterci in sesto al più presto.
Ci si rilegge. See ya.
Sia – Buttons (CSS Remix) [mp3]

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The Submarines

The Submarines
(image from johngushue)


The Submarines are an indie pop band from Los Angeles, California. Working as solo artists in Boston, the two members of the band, John Dragonetti and Blake Hazard, were introduced through a mutual friend. Dragonetti and Hazard soon become romantically involved, and toured Europe together as members of each other’s band. The relationship lasted for four years, but ended in the fall of 2004 when the pair moved to L.A. After the break-up, both Hazard and Dragonetti continued writing songs, and because Hazard still recorded her music in Dragonetti’s home studio, the pair quickly discovered the songs they had written were about each other and their sadness in having broken up. Knowing this, the duo decided to work on a few songs together and eventually got back together. Hazard, who is the great-granddaughter of American writer F. Scott Fitzgerald, has said of the relationship, “It’s hard, definitely hard. Luckily we are like-minded aesthetically and musically.” Declare a New State, The Submarines’ first album, is what came out of these recording sessions. The album was mastered by a friend as a wedding present, and released in 2006 on the Nettwerk label.
In season 4 finale of Nip/Tuck, the song “Brighter Discontent” was lip synced by
the lead actors of the show.
The duo also recorded a cover version of Little Boxes for the second season of Weeds.
The Submarines contributed a version of “My Darling Clementine” to the Nettwerk compilation For The Kids Three! released October 2, 2007.
Honeysuckle Weeks, their second full length album was released through iTunes on April 15, 2008, and was released physically on May 13, 2008 again through Nettwerk. The band performed material from this album on a 2008 tour with Aimee Mann.
“Brightest Hour” from Honeysuckle Weeks also appeared on Grey’s Anatomy Season 4 Episode 14 – “The Becoming” during a scene in which Derek asks Meredith whether or not she wants him to stay with her to watch a patient over night rather than go home with Rose.
An instrumental cut of “You, Me and the Bourgeoisie” — also from Honeysuckle Weeks — was used in a worldwide commercial for Apple, Inc. new iPhone 3G; entitled Everyone, the spot began airing in July 2008. The song was also mentioned in the commercial “Shazam” which began airing in November 2008.
The Submarines covered The Cure’s “Boys Don’t Cry” for American Laundromat Records tribute compilation “Just Like Heaven – a tribute to The Cure”. The Wedding Present, Joy Zipper, Dean & Britta, and The Rosebuds also contributed tracks to the project. The tribute’s official release date is January 27, 2009.

(via Wikipedia)

Scoperti tramite una compila di Eazye e riascoltati dopo parecchio ieri su Blip.fm, sono decisamente di mio gradimento. Piaceranno anche a voi?

The Submarines – You Me and the Bourgeoisie [mp3]

The Submarines – Swimming Pool [mp3]

The Submarines – Boys Don’t Cry (The Cure Cover) [mp3]

Ah dimenticavo: con molti di voi questo weekend ci si vede al RomeCamp!

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Upcoming Events in Rome

Pete & The Pirates
L’ieri sera col prode Derrik siamo andati a sentire i Pete & The Pirates al Circolo degli Artisti. Concertino pregerrimo devo dire.

Pete and the Pirates – Mr Understanding


(video by Derrik)
Abbiamo avuto modo di constatare il numero cospicuo d’appuntamenti musicali che si terrano qua a Roma. Qualche esempio?

Late of the Pier: 8 Novembre – Circolo degli Artisti
Okkervil River: 20 Novembre – Circolo degli Artisti
Cold War Kids: 21 Novembre – Circolo degli Artisti
Offlaga Disco Pax: 22 Novembre – Circolo degli Artisti
Erol Alkan: 22 Novembre – Brancaleone
Futureheads: 23 Novembre – Blackout
Black Angels: 1 Dicembre – Circolo degli Artisti
Massimo Volume: 3 Dicembre – Circolo degli Artisti
Fujiya & Miyagi: 5 Dicembre – Circolo degli Artisti
Le Luci della Centrale Elettrica: 8 Dicembre – Circolo degli Artisti
Beatrice Antonini: 12 Dicembre – Circolo degli Artisti
Bugo: 13 Dicembre – Circolo degli Artisti
Babyshambles: 14 Dicembre – Atlantico Live (ex-Palacisalfa)
(che poi quest’ultima non è una novità visto che ne aveva parlato già Brugo)

Insomma, davvero tanta tanta roba.
E sicuramente ce ne sono tanti altri che ora non conosco.
Direi che come al solito per la serie quando tutto e quando niente ci saranno tantissimi concerti gustosi e probabilmente non riusciremo a vederli proprio tutti.

Noi però come sempre ce la metteremo tutta.
Pete And The Pirates – Knots [mp3]

Pete And The Pirates – Mr Understanding [mp3]

Pete And The Pirates – Bright Lights [mp3]

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Flash Updates

Breve post per aggiornarvi sui miei stronzeggiamenti settimanali.

La salute c’è (detto ciò domani morirò tra atroci sofferenze), a lavorà se lavora (forse forse una persona con cui collaboro ha agganciato un cliente grosso, quindi incrociamo le dita), il mio sito profescioAnal – come direbbe Mr. Superfuffa – si aggiorna automaticamente ogni 5 minuti per cazzi suoi e la vita mi sorride. Cioè anche no, ma sinceramente in questi giorni non posso proprio lamentarmi.

Ho saputo che Erol Alkan suonerà al Brancaleone il 22 Novembre. Non entro in quel posto da anni ormai, ma vista l’occasione e la concomitanza con il Rome Camp (avrò il piacere della compagnia di diversi amici terroni e polentoni i quei giorni) sicuramente farò un salto. Anzi, faremo un salto. Ne varrà sicuramente la pena.

Segnalo la nascita di SleepWalking, progetto di magazine musicale partorito dalla fervida mente di Zonda. Dategli un’occhiata. Per i contenuti, ma anche solo per lo sbattimento che Marco s’è accollato per imparare ad usare WordPress.

Detto ciò vi lascio con due pezzi di Greg Laswell trovati su Metaphor. See ya.
Greg Laswell – I’d Be Lying [mp3]
Greg Laswell – Girls Just Wanna Have Fun (Cindy Lauper Cover) [mp3]

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Party time is coming

Girrrrrrls
(image by lastnightsparty)

Altra settimana archiviata. Per fortuna.

Stasera le opzioni romane per la serata sono le seguenti:

Deepsession al Lanificio159

– No Future Party al Goa (passate da Brugo per maggiori info)

FrigoParty in quel di San Lorenzo al Mads (presente anche Enzo Polariod)

Io opterò per l’ex-lanificio, vista la vicinanza a casa e visto che avrò un compleanno in zona Piazza Bologna.

È stata una settimana ricca di spunti offerti dalla blogosfera. Dalle uscite (a metà tra la propaganda spicciola e la televendita – è solo la mia opinione, poi magari sbaglio) di Carlo Pastore, alla spassosissima disamina da parte di Kekkoz del film “AlbaKiara” (durante WalkThisWay! mi ha fatto pisciare dalle risate), passando per i post del BollA (momento familiare-autoreferenziale grandioso), i video EdukascioAnal di Eazye e il grande scritto profetico di Matteo.

Altre interessanti discussioni si sono tenute prima sulle tette di Katy Perry, poi sul pelo ascellare di Asia Argento.

Insomma tra stronzate deliranti e pettegolezzo becero ce n’è stata di roba da leggere.
E c’ho ancora una valanga di post arretrati non letti.
La tentazione del “mark all as read” è grande ma non voglio correre il rischio di perdermi qualche altra chicca.

Vi saluto presto chiudendo questo che è più che altro una comunicazione di servizio (del tipo “indicazioni su letture cazzone”).

Buon weekend.
Empire Of The Sun – Walking On A Dream (Van She Tech Remix) [mp3]
(via syrdurrjomi – da Giuliana trovate l’originale)

Mr. Oizo – Two Takes It [mp3]
(via mewzick)

Sneaky Sound System – When We Were Young (G.L.O.V.E.S. Remix MSTRD) [mp3]
(via BIGSTEREO)

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looking forward for next weekend

XXX
(image by lastnightsparty)

Effettivamente è così.
Sono già proiettato al prossimo weekend. E a tutti gli appuntamenti che arriveranno in seguito.
Parlo della Deepsession al Lanificio il prossimo Venerdì, ma anche della serata Condominio a Rialto il 31 Ottobre.
Insomma si ritorna ai soliti ritmi invernali. Quest’anno però devo assolutamente trovare il modo di passare all’Akab e vivere finalmente una serata L-Ektrica.
Perché sto migliorando sul fronte dei concerti/concertini e dei live. Devo però migliorare anche la qualità delle serate danzanti. A costo di trascinare per le orecchie carovane di gente. Non tutti sanno. Vanno educati. Li educherò.
Nonostante questo mio entusiasmo, ricordo bene che ce n’è da fare prima di poter finalmente pensare al fine settimana.
Appuntamenti di lavoro. Università. Rotture di cazzo domestiche. Troppa roba.
Ma le giornate passeranno. E finalmente arriveremo a Venerdì sera.
Non vedo l’ora.
Sidechains – Endless Summer Vs Free [mp3]
(courtesy of Buffetlibre Djs)

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Anche questa settimana è andata

Hipsters
(image from Lastnightsparty)
Si. Se la semo tolta dalle palle.

Oggi ho rosicato abbestia perché m’è saltato un appuntamento di lavoro con un cliente: sarebbe stato un aperitivo alla Pergola dell’Hilton. Spero ricapiti presto un’altra occasione d’andarci.
Dev’essere un’esperienza mistica. Sia per il palato che per il portafogli.
Fortuna che -di solito- paga il cliente. “Scroccone del cazzo”. Si lo so 🙂

Torniamo a noi.

Sto seguendo dei consigli amici: ho scaricato tutto lo scaricabile dei Wave Pictures.
Appena ho tempo scriverò a riguardo due righe. Per ora vi lascio il link all’ultimo disco.

Ormai ascolto poco i miei mp3 quando sto al pc.
Hypemachine e Blip.fm ormai dominano la scena sui miei browser web.
Anche se di robe da evidenziare ne ho trovate poche. Cioè di cose nuove intendo.
Mmm per esempio dei Kings of Leon se n’è parlato ovunque. Del remix bellerrimo di Womanizer ne ha parlato invece Brugo. Degli ennesimi remix di Kids dei MGMT tipo quello dei Soulwax (fico eh), ne ho già bloggato in passato (tra l’altro delle volte mi sembra di postare solo remix di quel pezzo ormai..).
Però d’altra parte si scoprono anche blogghetti nuovi e si finisce per ascoltare novità firmate Lo-Fi-Fnk o come un bel remix di Reckoner dei Radiohead ad opera di LoveTongueAttack. O come ancora il remix a mio avviso bello coatto di “Still Dre” dei Megasoid.

Insomma di cosa da proporre sul blogghe ce ne sono sempre (e non ho neanche affrontato la tema “hipsters” di cui tanto s’è parlato in questi giorni) anche se delle volte è complicato scegliere le robe più meritevoli da essere postate.
Però per voi amichetti che mi passate a leggere questo sforzo lo faccio volentieri.

Chiudo in fretta lasciandomi contagiare un po’ dal Tranzo e invitandovi a dare un’occhiata qua, qua e qua (post che fa il palio stranamente con questo mio tweet di stamattina).

Buon weekend
Kings of Leon – Closer [mp3]

MGMT – Kids (Soulwax Remix) [mp3]

Lo-Fi-Fnk – Want U [mp3]

Radiohead – Reckoner(LoveTongueAttack Bmore Remix) [mp3]

Dr. Dre – Still Dre (Megasoid Remix) [mp3]

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Proud to be part of it

La due giorni de “Il Sorpasso” è terminata.

Non vi parlerò però tanto di musica, artisti, pubblico e (mal)tempo.
Cioè anche si.
Però in modo marginale. Perché di questa esperienza mi porterò dietro altro.

Come l’essermi ritrovato tutto a un tratto assieme ad un manipolo di persone speciali, gente che leggo ormai da un po’, gente di cui ho potuto apprezzare la simpatia oltre che le conoscenze musicali, persone che mi hanno cagato anche inaspettatamente considerato il fatto che in fin dei conti neanche mi conoscevano. Ecco.

È questa la cosa più bella di tutti questi giochi che si chiamano blog, twitter, ecc. : sto conoscendo bella gente, con cui condivido passioni che ahimé sono estranee alla maggior parte delle mie amicizie.
Eccezion fatta per il prode Derrik a cui va fatto un plauso in tal proposito visto che è quasi sempre presente nel momento della battaglia.

Zen Circus
(Zen Circus – picture by Cherry Blossom G1rl)
Le mie passioni.
Questo weekend è stato prepotentemente all’insegna di una di queste, forse la più grande: tra Venerdì e Sabato ho avuto il piacere di sentire artisti come Ardecore, Zen Circus, Dente, Paolo Benvegnù, Vasco Brondi (davvero emozionante), Albano Power, Cat Claws, Babelot, Superpartner, The Niro (visto per la prima volta dal vivo, spacca), Comaneci, Gonzo48k, Settlefish (potentissimi), Giardini di Mirò (grandi, nonostante gli inconvenienti tecnici) e diversi altri.

luci della centrale elettrica
(Le Luci Della Centrale Elettrica – picture by me.laura)
Insomma davvero tanta, tanta roba.
Forse anche troppa roba, difficile da assimilare tutta insieme.

Dio ho una confusione in testa che mezza basta.

Mi fa incazzare da morire invece il fatto che qua in italia quando si parla di musica si pensi solo a Biagio Antonacci, Caparezza, Elii (a cui vanno in ogni caso affetto e stima infiniti, per carità) e i Baustelle. C’è davvero tanto altro là fuori.
E di ben altro spessore se vogliamo dirla proprio tutta.

Gonzo48k
(Gonzo48k – image from Flickrmica l’ho trovata una foto della loro esibizione..)
Dicevo.

Bello, davvero bello esser stato lì per uno come me che era alla sua prima esperienza con un contesto del genere.

Bello al punto che sono andate in secondo piano cose come qualità e quantità del pubblico (specie quello della prima giornata) o come il tempo variabile che per fortuna non ha rovinato la seconda giornata (anche se ha piovuto fino a poco prima dall’inizio delle performance, facendomi temere il peggio).

Settlefish
(Settlefish – picture by Cherry Blossom G1rl)
È stato anche faticoso, lo ammetto.

I gruppi si sono alternati sui due palchi ogni mezz’ora.
Finiva un gruppo e iniziava subito l’altro.
Sono rientrato a casa che ero stravolto.
Stravolto ma contento.
Felice di aver vissuto un’esperienza del genere e desideroso di ripeterla al più presto.

Giardini di Mirò
(Giardini di Mirò – picture by Cherry Blossom G1rl)
Mi rendo conto probabilmente che i fatti dello scorso weekend non rappresentano niente di così tanto eclatante ai più. Per me invece sono stati momenti in qualche modo speciali.
Sarà magari ridicolo, ma è stato gratificante ritrovarmi spalla a spalla con persone che fino a poco tempo fà erano solo delle entità a cui ho finalmente potuto dare un volto, una forma concreta.

Quindi posso archiviare questa esperienza con lo spirito di un bimbo appena tornato da una vacanza-studio in Inghilterra, felice di aver in qualche modo fatto amicizie che mi auguro proseguano nel tempo. Quindi un grazie sentito a Max (spero ricapiti presto occasione di rivederci), a Giorgio e ai due panda-soci.

Come dicevo ho deciso di affrontare l’argomento mettendo in primo piano l’impatto emozionale che ha avuto su di me.
Che come potete capire è stato forte.
Sperando sia un punto d’inizio.
Non che sia stata una roba alla “Tutti insieme appassionatamente”.
Però, lo ammetto, poco c’è mancato per quanto mi riguarda.

Davvero, mi si è aperto un mondo davanti.
Visto che oggi mi riesce impossibile caricare i singoli mp3 su tutti i servizi di file hosting ho pensato di prepararvi uno zippone unico. Così facciamo prima.

Queste le tracce incluse:
Zen Circus – Figlio di Puttana

Le Luci Della Centrale Elettrica – Per combattere l’acne

Cat Claws – Make a Wish

Gonzo48k – Fear of You

Settlefish – Summer Drops

Giardini di Mirò – Broken By
Ovviamente è tutta roba che avete già.
Ma qualcosa la dovevo pure postare no?


Il Sorpasso [zip]