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Faking The Books

Capitano momenti in cui devi fare ordine. Organizzarti. Rivedere le tue priorità.
Analizzare quello che s’è fatto e capire cosa bisogna realizzare ancora.
Non è semplice.
La trappola del vittimismo gratuito mascherato d’autocritica spicciola è lì dietro l’angolo.
Eppure ci provi, cerchi di concentrarti, fai delle scelte.
Ponderi, provi a buttare via il vecchio, il marcio e a tenere il buono.
Qualche giorno fa facendo un normalissimo spostamento di dati da un disco ad un altro ho perso grossa parte del mio archivio digitale di musica.
Tanta tanta roba. All’inizio volevo quasi piangere.
Eppure mi sono rimesso di buona lena davanti al pc, ho riconfigurato tutto e ho iniziato una lenta ma inesorabile opera di recupero della canzoni.
Pian piano ritroverò quello che ho perso. La rete è una grande risorsa.
Dovendo controllare i vari archivi ho riascoltato tanta musica rimasta sepolta nel disco del pc.
Cose belle. Come i loro lavori. Cose che pensavo di non avere ma che al solito mi stavano sotto al naso.
Situazioni che mi capitano spesso nella vita. Anche se – nella vita, appunto – delle volte escono fuori anche cose di cui non puoi andar fiero. Cose che vorresti anche rinnegare ma che non puoi, perché alla fine rinnegheresti tutto ciò che ti ha portato ad essere quello che sei. Pregi e difetti.
Ma alla fine bello anche così.
E’ bello riscoprire. E’ bello riscoprirsi. E’ bello anche spaventarsi.
E’ bello vedersi forse cresciuti, capire che ogni tanto si riesce a vedere oltre il proprio naso. Non sempre, eh.
Anzi in questi giorni capita un po’ troppo di rado.
Che poi, come per la musica, alla fine si accantona quel che si deve buttare per invece portare avanti ciò che di buono c’è. Le cose si accumulano, si accatastano. Sempre.
L’importante però è non mentire mai a sé stessi.
Perché non tutto deve andare bene per forza.
Come non tutti i backup possono necessariamente pararti il culo.
Chissà cosa salterà fuori domani. Staremo a vedere.
Lali Puna – Faking The Books [mp3]