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E la mia difficoltà a prender sonno #2

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(image via tessroby)

Sono un paio di notti che non riesco a dormire.
Non idea del perché.
Così, proprio come ieri, mi ritrovo qua a buttare giù due righe.
Giusto per farmi passare un po’ il tempo nell’attesa che il sonno arrivi e mi travolga.
Sabato io e Giulia saremo ad un party a tema anni ’80.
Navigo, cerco ispirazione.
Finirò per indossare jeans ultra skinny strappati, scarpe da tennis bianche, una magliettaccia e una giacchetta nera con le maniche tirate su.
Toh magari mi porterò dietro i Wayfarer rossi finti e mi presenterò con un po’ di barbetta incolta.
Sempre che non mi vengano nel frattempo idee migliori.
Che poi a pensarci bene è come andrei vestito alle serate che più preferisco.
Holy Ghost! – I Will Come Back [mp3]
(www | myspace)

Phoenix – Lisztomania (Holy Ghost! Remix) [mp3]
(www | myspace | remixer – via schitzpopinov)

Curses! – The Deep End (Holy Ghost! Remix) [mp3]
(www | myspace | remixer – via 88days)

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E la mia difficoltà a prender sonno

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(image via Les voisines qui font des ragots)

Faccio fatica ad addormentarmi, specie quando so che la mattina dopo devo alzarmi presto. È un viziaccio che mi porto dietro da sempre.
Forse sono inconsciamente ansioso, chissà.

Morgan Van Dam – Halfway Home [mp3]
(www – via tomcatvill)

Midnight Club – The Machine (Worship Remix) [mp3]
(myspace | remixer – via wearebinary)

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Me & The Washing Machine

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(image via michi66f)

Ieri avevo una riunione tecnica a Tana delle Tigri.

Non ho sentito la sveglia. Ho fatto tutto di corsa.
Non ho trovato vestiti lavati e/o stirati.
Sono uscito con addosso una maglietta dei Transformers. Ridicolo.
L’alternativa era di indossare l’ennesima maglietta rovinata grazie ai miei favolosi lavaggi.
Belle cose. E mi son presentato in ritardo in ufficio. E mi hanno visto tutti.

Belle cose, ribadisco.

Eppure nonostante ciò è andato tutto bene. Sta andando tutto bene.
Questo è stato un Maggio favoloso.

Lo dico, sfidando la sfiga che comunque mi riprenderà prima o poi: sono felice e non ho paura d’affermarlo anche se già avverto l’ombra della nuvolona fantozziana che s’avvicina.

Sensazioni. Ma in questo momento sto talmente bene che voglio fregarmene.
My Awesome Mixtape – Me & The Washing Machine (Congo Rock Remix) [mp3]
(qua trovate il link per scaricarvi l’Ep, nel caso voleste comprarlo invece guardate qui)

Au Revoir Simone – Shadows (The Teenagers Remix) [mp3]

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Nightrider

Dashboard
(image by Rich238)

Viaggiare in macchina di notte. Strade che vedi scorrerti davanti, veloci con tutte scie di luci che si rincorrono, che un po’ ti abbagliano e un po’ di guidano amorevolmente nell’oscurità.

Mi piace guidare quand’è tardi.
Senza pensieri, sgombra la mente come son sgombre le strade.

Delle volte mi basta veramente poco per sentirmi libero, per vivere momenti di ovattata serenità che non hanno pari.
Fleet Foxes – Mykonos [mp3]
(via onesweetsong)

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I’m Finally Back

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(image via michi66f)

Capita delle volte di separarsi da cose a cui si tiene tanto. Così.

Perché delle volte serve prendersi una boccata d’aria.
Guardarsi attorno.
Fare un bel respiro e staccarsi dalle solite cose.
Provare ed esplorare. E scoprire.

Scoprire cose belle, divertirsi anche senza far niente di che.
Scoprire che di un posto che conosci da una vita, da sempre praticamente c’è anche un altro lato. Diverso, più intimo. Meno inflazionato.
E apprezzarlo perché non essendo roba di tutti diventa un po’ più tuo, idealmente.

Travelling without moving, insomma.
Senza entusiasmi inutili. Senza correre. Con i tempi giusti.

Per una volta il tutto e subito non mi sta mancando per niente.
Me la sto godendo tutta così invece, assaporandomi momento dopo momento.
Non so cosa ne verrà fuori, magari alla fine non otterrò nulla.
Però avrò la consapevolezza d’esser comunque stato bene.

Cose magari anche ovvie per la maggior parte della gente, ma per me assolutamente sensazionali.

Un lampo, una folgorazione.
Una serie di cose un tempo oscure, ora luminose.
Belle. Stimolanti.

Insomma come riscoprirsi vivo dopo un periodo di anomala apatia.
Un po’ ciclica a dir la verità, ma assolutamente non voluta né cercata.
Perché c’è gente che certe cose se le cerca eh. Ma torniamo a noi.

Sta tornando la bella stagione, anche se lentamente.
E chissà, forse sto tornando anche io.

In ogni caso, ben ritrovati.

“Ritrovati”, si. Perché magari non leggerete sempre queste pagine, ma so che ci siete.
Siete rimasti, nonostante magari abbiate passato periodi difficili, abbiate dovuto affrontare prove durissime che logorano. Distruggono.

Ma continuate ad esserci. Ed è giusto che cominci a riattivarmi anche io.

See ya, fellas.
Passion Pit – Moth’s Wings [mp3]
Passion Pit – The Reeling [mp3]
Passion Pit – To Kingdom Come [mp3]
(nel caso ve lo foste chiesto, da queste parti è fotta totale per i Passion Pit)

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I’d rather be sleeping

paper plane
(via hit-or-miss)

Mi ritrovo quasi alle tre del mattino a scrivere qui. Insonne.

Di nuovo. Sommerso dalla solita intricatissima matassa di pensieri.

Paure e angoscie.
Perché negarlo, i piani futuri sono al momento più nebulosi che mai.

Ma anche sogni, desideri. Evidenti segni che un certo tipo di mancanze nella mia vita cominciano lentamente a farsi sentire. Segnali presenti a dir la verità già da un po’, ma che arrivato a questo punto non riesco più ad ignorare.

Ordine. È la prima cosa che manca in questo momento nella mia vita.
E forse è sempre mancata.

Ordine nelle cose, nel lavoro, nello studio, nella mia stanza. Nella mia testa. E se consideriamo che da queste parti l’amore per quel che è il sognare è un vizio consolidato, capirete che la situazione è alquanto preoccupante: volare senza una rotta ben definita è pericoloso. Anche se si tratta solo di un volo pindarico. Mi rendo conto che non c’è alcunché di poetico in tutto ciò, ma sinceramente temo che per me il tempo per certi giochetti sia ormai terminato.

Eppure non è la prima volta che faccio questi discorsi. E temo non sarà neanche l’ultima. Perché alla fine ci ricasco. Ci ricasco sempre io.
Continuo a compiere gli stessi errori, continuo a lamentarmi delle stesse cose, continuo a tentare di sfogarmi in luoghi inappropriati e con modalità che alla fine oggettivamente risultano sempre poco efficaci.

Io e il mio solito vizio di vomitarmi addosso parole e parole. Che rimangono poi in queste paginette, col massimo effetto di far pensare al malcapitato lettore «stavolta cosa si è fumato questo?».

Già. Farei meglio ad andare a dormire.

Grouper – Heavy Water/I’d Rather Be Sleeping [mp3]
(MySpace – via hipsterrunoff > gorillavsbear)

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Euphoria

– rientro a casa decisamente brillo. Non succedeva da un po’. Divertente

– controllo la posta e vedo che m’è arrivata finalmente una mail che aspettavo da tempo. Gioia

– controllo al volo Twitter, Friendfeed e Blip.fm e noto di aver superato su quest’ultimo i mille “listeners”. Son cose

– i Crystal Castels sono usciti con un nuovo video. Quello di Crimewave
(via Stereogum)

Crystal Castles – Crimewave (Crystal Castles vs HEALTH)

– i Kooks proseguono con la loro fissa per le cover. Stavolta è toccato ai MGMT. A fine post vi farò trovare l’emmepittré
(via Hyperbole)

– l’alcool assunto senza stile fa male. Fortuna che sono un grande attore.
La verità è che sto a pezzi

– Buona notte
Crystal Castles – Crimewave (Crystal Castles vs HEALTH) [mp3]
The Kooks – Kids (MGMT Cover) [mp3]

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Faking The Books

Capitano momenti in cui devi fare ordine. Organizzarti. Rivedere le tue priorità.
Analizzare quello che s’è fatto e capire cosa bisogna realizzare ancora.
Non è semplice.
La trappola del vittimismo gratuito mascherato d’autocritica spicciola è lì dietro l’angolo.
Eppure ci provi, cerchi di concentrarti, fai delle scelte.
Ponderi, provi a buttare via il vecchio, il marcio e a tenere il buono.
Qualche giorno fa facendo un normalissimo spostamento di dati da un disco ad un altro ho perso grossa parte del mio archivio digitale di musica.
Tanta tanta roba. All’inizio volevo quasi piangere.
Eppure mi sono rimesso di buona lena davanti al pc, ho riconfigurato tutto e ho iniziato una lenta ma inesorabile opera di recupero della canzoni.
Pian piano ritroverò quello che ho perso. La rete è una grande risorsa.
Dovendo controllare i vari archivi ho riascoltato tanta musica rimasta sepolta nel disco del pc.
Cose belle. Come i loro lavori. Cose che pensavo di non avere ma che al solito mi stavano sotto al naso.
Situazioni che mi capitano spesso nella vita. Anche se – nella vita, appunto – delle volte escono fuori anche cose di cui non puoi andar fiero. Cose che vorresti anche rinnegare ma che non puoi, perché alla fine rinnegheresti tutto ciò che ti ha portato ad essere quello che sei. Pregi e difetti.
Ma alla fine bello anche così.
E’ bello riscoprire. E’ bello riscoprirsi. E’ bello anche spaventarsi.
E’ bello vedersi forse cresciuti, capire che ogni tanto si riesce a vedere oltre il proprio naso. Non sempre, eh.
Anzi in questi giorni capita un po’ troppo di rado.
Che poi, come per la musica, alla fine si accantona quel che si deve buttare per invece portare avanti ciò che di buono c’è. Le cose si accumulano, si accatastano. Sempre.
L’importante però è non mentire mai a sé stessi.
Perché non tutto deve andare bene per forza.
Come non tutti i backup possono necessariamente pararti il culo.
Chissà cosa salterà fuori domani. Staremo a vedere.
Lali Puna – Faking The Books [mp3]

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Late June Tips

Sarà una settimana lunga. E afosa. Non si respira qua dentro.
BlogBeer
Giovedì andrò alla mia prima BlogBeer. Non vedo l’ora.
Sarà una bella occasione per incontrare un po’ di gente conosciuta tramite Twitter e blog vari.
Sono certo che sarà una bella serata. Vi dirò di più, se siete a Roma il 26 sera potreste fare un salto. Sarà divertente.
Firefox AK
(via Metica)
Intanto ascolto il disco di Firefox AK intitolato “If I Were A Melody”. Un disco decisamente su sonorità electro pop. Piacevole. E rilassante, più di quanto ci si possa aspettare.
Lei l’avevo già incrociata nei miei ascolti tempo fa, ai tempi del vecchio blog. Qui.
Verve
(via HappyParts Recordings)
Prima su Stereogum ho letto del nuovo singolo dei Verve. Prematuro parlare dopo aver ascoltato solo un singolo, ma da quel che sento sono cambiati proprio tanto dai tempi di “Urban Himns”.
Però è giusto andare avanti.
In radio questo singolo credo funzionerà, chi è attaccato a quello che fu il britpop forse storcerà il naso. A me comunque piaciucchia.
Al solito non mi dilungo oltre. Al prossimo post.
The Verve – Love is Noise [mp3 – myspace rip]
Firefox AK – Where Are We Going [mp3]
Firefox AK – All I Hear [mp3]
Firefox AK – River [mp3]
Firefox AK – You’re Not Lucky [mp3]

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Tonight, Tonight

Venerdì sera a casa. Anzi, ormai è già Sabato. Tranquillo.
Anche perché la serata di oggi (cioè quella che deve venire) sarà veramente impegnativa.
Farò la spola tra il Circolo degli Artisti per il concerto d’addio dei Carpacho e l’ex Lanificio per la serata targata L-Elektrica.

Ho passato queste orette prima di coricarmi, navigando e ascoltando musica.
Come sempre direi. Spaziando tra mille generi e sfumature. Favoloso.

Ma adesso la stanchezza comincia a prendere il sopravvento.
Meglio chiudere lasciandovi tre tracce che più diverse non si può.
E già che ci sono ci metto pure un classico.

Babyshambles – Fuck Forever
The Kooks – One Last Time
American Princes – Kid Incinerator
Ladyhawke – Paris Is Burning (Cut Copy Remix)

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Ogni uomo è un’isola

E’ ormai qualche giorno che non scrivo nel mio piccolo blogghetto.
E’ cosa buona e giusta buttare giù due righe. “Tanto per”.

Oggi ho scoperto che dovrò rimaner fermo con i lavori per un paio di giorni.
Pausa forzata ma utile, soprattutto per riprendersi un po’ da queste crisi allergiche che la notte non mi hanno fatto dormire. Non sono magari l’unico motivo delle mie notti insonni ma di certo non aiutano, ecco. Perchè, di mezzo ci sono anche una fottutissima schiena dolorante si, ma anche tanta piacevolissima chiacchera. E delle lezioni di Friulano. Son cose, lo so. E a noi di parlare (tanto) ci piace. Anche per ore. Perchè quando la compagnia è piacevole, si può fare. Anche stando lontani centinaia di chilometri. Bello da farti dimenticare degli acchiacchi.
Almeno fino alla mattina successiva.

Ho caldo, non vedo l’ora di finire. Qualsiasi cosa.
Non vedo l’ora di poter ballare. Di cazzeggiare all’aperto, di girarmi Roma di notte, di andare al mare.
Non vedo l’ora che sia estate. E fuori c’è già proprio un gran caldo.
Ora aspetto che arrivi anche nella mia testa.
Finalmente.
Perchè l’estate – per come la intendo io – è uno stato mentale, più che una stagione.
Ed io voglio sentirmi come quella cazzo di Ibiza.

[mp3] The Ting Tings – Great DJ (Calvin Harris Remix)

Perdonatemi la libera citazione da About a Boy

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Notturno

Sono ormai diversi giorni che sto facendo le ore piccole tra libri, installazioni di WordPress ed idee bizzarre. Sono sempre stato impegnato, mai un momento morto. Eppure, nonostante la moltitudine di cose da fare nel silenzio notturno non posso fare a meno di fermarmi un secondo e riflettere su questa mia smania di fare (o strafare).
E’ come se agissi spinto da chissà quale senso di colpa. Come un fallimentare tentativo di colmare un vuoto incolmabile.
Dico questo perché mi sembra abbastanza chiaro che il tenermi occupato facendo mille cose non è altro che un tentativo di accantonare la percezione del disagio che evidentemente provo.
Forse.
Il punto che è – al solito – mi ritrovo a scrivere di me stesso a questi orari improbabili (per la cronaca sono le 4:50 del mattino).
Un tempo erano mail inviate ad una persona tanto cara quanto lontana. Adesso sono post che tu, malcapitato lettore, forse avrai avuto la curiosità di leggere.
Chissà come sta quella persona, non la sento da tanto. Devo chiamarla un giorno di questi. Mi ricorderò?
Dicevo di questi strani sfoghi. Che non sono neanche tali, essendo alla fin fine considerazioni rivolte poi a nessuno in particolare.
Un po’ come in Twitter dove delle volte è come parlare da soli.
Di se stessi.
Ed in terza persona, tra l’altro.
Tutto ciò non è proprio normale a pensarci bene. Meglio farsi una bella dormita.

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L’alba di un nuovo giorno

Sono le 6:20 del mattino. Sonno da morire dopo un’intera nottata passata a sistemare fogli di stile, tag html, codice php e chi più ne ha più ne metta. Sono stanco ma soddisfatto. Nuovo sito, nuovo blog. E’ l’alba di un nuovo giorno