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Il vero redesign di questo sito

new disconnesso design
Spinto dalla sempre più rapida diffusione del tema WordPress che avevo scelto per il mio sito, mi sono finalmente mosso e ho messo sù quello che in inglese chiamerei my very first real design: un tema grafico unico, realizzato da me partendo da zero, scritto con la volontà di sfruttare questo mio sito sia per il blog che per tenere il portfolio dei miei lavori.

Niente adattamenti quindi, sono partito con la precisa idea di costruirmi un sito pensato sia per una che per l’altra funzione.

Come nel precedente tema grafico ho cercato la più totale pulizia lavorando sugli ingombri e sui font raggiungendo un risultato per me soddisfacente.
Ho utilizzato una serie di plugin jQuery per consentire una navigazione più semplice e per migliorare la fruizione dei contenuti del portfolio (un esempio è lo slider che potete vedere sia nella homepage che negli elementi di portfolio con più immagini).

La scelta della lingua ancora mi lascia perplesso visto che non riesco a prendere una decisione: non riesco a scegliere tra l’inglese e l’italiano e a riguardo una vostra opinione sarebbe gradita.

La scelta di un layout largo coniugato all’utilizzo di immagini grandi è motivata dalla mia voglia di guardare avanti all’utilizzo di schermi con risoluzioni sempre più elevate. Per quanto riguarda il mobile surfing sto valutando l’opportunità di sviluppare un tema dedicato agli smartphone e all’iphone/ipod touch.

Cosa di cui sono estremamente soddisfatto, il tema non deve necessariamente appoggiarsi ad alcun plugin. Mi piace l’idea di utilizzarne pochi nel tentativo di appesantire il meno possibile la mia installazione di WordPress.

Ripenso a quanto il mio dominio sia cambiato nel corso del tempo, prima come semplice pagina html, poi con l’installazione di WordPress, le varie scelte di template trovati in giro, le modifiche sempre più profonde a questi, fino ad oggi. Questo dominio cresce di pari passo al mio crescere tecnicamente e professionalmente e oggi siamo arrivati credo ad un buon livello.

A questo punto con una certa soddisfazione mi chiedo: what’s next?

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Esercizio di stile

A seguito della visione del magnifico sito di Yongfook, ho deciso di realizzare qualcosa di simile sfruttando gli strumenti in mio possesso, cioè WordPress (con i suoi plugin) ed la sommaria conoscenza di html, php e css. Mettendo insieme i vari pezzi ho realizzato un lifestream alternativo, ispirato fortemente a quello di Yongfook.

Di lifestream ne hanno parlato qualche giorno fa Sid05 ed il buon fedmor; cercando in rete si trovano varie soluzioni nelle quali i flussi di dati vengono aggregati e visualizzati per mostrare una progressione temporale delle varie attività. Sono in pratica dei semplici log. Tempo fa ne realizzai uno (#).

Io però sono troppo affascinato dall’approccio seguito dal webdesigner anglo-nippo-cinese (vive a Tokyo ed è, come dice lui, “half Singaporean Chinese, half British“), approccio in cui tutti questi dati provenienti da varie fonti si uniscono in un flusso che non è unidirezionale, ma che permette una interazione con chi visiona queste informazioni. In pratica, ogni tweet, ogni immagine postata su Flickr oppure ogni bookmark segnato su del.icio.us passa dall’essere supporto per la creazione di un eventuale articolo a diventare l’articolo stesso. In questa ottica ogni volta che utilizziamo i servizi cosìdetti “web 2.0”, noi produciamo contenuti fruibili e commentabili da parte degli altri “naviganti” del web al pari del classico post di un blog. Come se il nostro caro vecchio blogghe fosse in realtà distribuito nelle funzionalità per tutta la rete: voglio parlare di musica? Ascolto e taggo canzoni su Lastfm; voglio segnalare un sito interessante? Sfrutto il mio servizio preferito di social bookmarking per salvarmi il link lasciando assieme ad esso una mia nota. Poi ci sono Twitter, i calendari online e molto altro ancora. Sono diversi i modi con cui arricchiamo quasi inconsapevolmente il web.

Sid05 ha seguito questo tipo di strada creando un lifestream basato su Tumblr, efficace quanto spettacolare nella resa grafica. Passando da qui potrete trovare il suo lavoro, che – immagino – continuerà ad evolversi ancora. Altro interessantissimo progetto è quello di Kurai, il quale ha seguito l’approccio più estremo andando a fondere insieme lifestream e blog (esattamente quello che ha fatto Yongfook) scrivendosi da solo tutto il codice.

Ed ora il mio turno.

lifestream

Incuriosito ed ispirato da questi bellissimi progetti mi sono buttato a testa bassa tra codice php e fogli di stile, arrivando a realizzare un sito che – considerata la pochezza del mio livello di preparazione – è più che soddisfacente. Ovviamente, anche per quanto mi riguarda, i lavori proseguiranno con l’aggiunta di nuove funzioni e con una lenta (ma importante) opera di pulizia del codice. Quando avrò sistemato il tutto in modo meno approssimativo preparerò una piccola guida con notizie utili per la realizzazione di questa tipologia di sito con WordPress.

Tornerò sicuramente sull’argomento. Nel caso fossi stato poco chiaro, per chiarimenti e richieste d’approfondimento, lasciate un messaggio tra i commenti.