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Una scommessa vinta, per il momento: i MalaMonroe a Sanremo

MalaMonroe

Per questa prima “incursione” sul blog di Lushano, ho scelto di parlavi di un gruppo emergente della musica italiana: il mio rapporto coi MalaMonroe è cominciato poche settimane fa, in un modo alquanto “rocambolesco”… dal momento che mi trovavo a Mendrisio – per tutt’altri motivi – e, per puro caso, ho notato un flyer che utilizzava la stessa font-family che sfruttavo per la propaganda, anni fa.

Girandomi, ho riconosciuto i gli individui ritratti sul volantino (anche se disposti in maniera differente) che – nel frattempo – avevano fatto capolino dietro di me: già dal bancone stavo osservando quella che, successivamente, ho riconosciuto essere Eleonora Fiorani, la voce del gruppo: una bella ragazza che ha pure una voce stupenda!

Mi sono incuriosito – dal momento che non avrebbero suonato in quel locale, che poi era l’“Arena” – e, il giorno seguente, ricordando il solo nome della band li ho cercati su internet: non c’è voluto molto per approdare al loro profilo su MySpace e ascoltare qualche brano. Ne sono rimasto entusiasta, benché non si tratti propriamente del mio genere diletto.

Si definiscono pop-rock con influenze electro, hanno uno stile “vagamente” emo con qualche accenno di beatnik e mod: il primo lavoro del gruppo si chiama “Funcover!” e raccoglie la rielaborazione di tracce degli artisti più popolari della scena italiana del passato (e del presente, ahimè), da Mina a Vecchioni; un album decisamente godibile, che li accosta un po’ a band come i Velvet.

È impossibile non pensare anche ai Prozac+ e, IMHO, il trimbro vocale della cantante si avvicina a quello di Francesca Tourè dei Delta V: è con il singolo “Principe”, che riassume lo stile del gruppo, che parteciperanno al 59° Festival di Sanremo – dal quale mi aspetto molto, rispetto a quando evitavo persino di nominarlo – tra i finalisti delle nuove proposte.

Poco incline alle cover e, più in generale, alla musica leggera in lingua italiana… è dal video di questo inedito che ho cominciato ad augurarmi che facciano strada — nonostante si possa già parlare di un gruppo affermato, nell’undergound italico, avendo collaborato con Radio2 e Livio Magnini (ex-Bluvertigo). Sono convinto che il panorama, a mio avviso “incancrenito”, del pop nostrano possa ripartire da loro.