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Neon Indian – Fall Out


Neon Indian is a chillwave band from Denton, Texas.

Neon Indian – Fall Out [mp3]
(www | myspace | wikipedia)

– via gorillavsbear

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Washed Out – Before


“Washed Out is the stage name of the American chillwave musician Ernest Greene”

(www | myspace | wikipedia)

– via gorillavsbear

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A Love Story


“Shot entirely on the Nokia N8 mobile phone. Winner of the Nokia Shorts competition 2011.”

– via noquedanblogs

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Little Dragon – Crystalfilm


I Little Dragon sono una band elettronica svedese. Sono composti dalla cantante nippo-svedese Yukimi Nagano (voci, percussioni), Erik Bodin (batterie), Fredrik Källgren Wallin (basso) e Håkan Wirenstrand (tastiere).

(www | myspace | wikipedia)

– via boyattractions

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Fear of Tigers – The Adventures of Pippi Longstrump (Diamond Cut Remix)


Niente, Luca mi ha fatto ricordare i tempi in cui postavo musica con continuità. Detto ciò, speriamo che questa che arriva sia una buona settimana.

Fear of Tigers – The Adventures of Pippi Longstrump (Diamond Cut Remix) [mp3]
(www | myspace | remixer)

– via deathelectro

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Young Galaxy – Blown Minded


Young Galaxy is a Canadian indie rock/dream pop band, whose members are Stephen Ramsay (vocals/guitar), Catherine McCandless (vocals/keyboards), and Stephen Kamp (bass/vocals).
(www | myspace | wikipedia)

– via bigstereo

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Robyn – Dancing On My Own


Il punto è che se ti dimentichi che prima di tutto devi contare su te stesso, allora sei fottuto.

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M83 – Midnight City


“M83 è un gruppo di musica elettronica composto da Nicolas Fromageau e Anthony Gonzalez, formatosi a Antibes, Francia, nel 2001.”

– via wikipedia

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30 Novembre

image by bryenh
Piove talmente tanto che ho paura quasi d’affogare.
Sono barricato in casa e fuori succede di tutto.

Run Toto Run – Sleepyhead (Passion Pit Cover) [mp3]
(www | myspace – via fadedglamour.co.uk)

Cherry Ghost – Finally (CeCe Peniston Cover) (Time and Space Machine Re-Edit) [mp3]
(www | myspace | remixer – via sheenabeaston.com)

image by bryenh

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Now, Now Every Children – Neighbors

image by Carles Hidalgo
Oggi è giornata di quelle che era meglio farsi una ricca

dormita.

Sonno e noia atroci.

Però stamattina ho trovato tra le mail del materiale dei Now, Now Every Children (di cui avevo postato una canzone tempo fa) in uscita per No Sleep Records l’8 Dicembre con l’EP cui il pezzo che troverete a fine post da il titolo.

Che altro dire: è carino, come probabilmente sarà tutto l’EP. Dategli una chance.

Now, Now Every Children – Neighbors [mp3]
(www | myspace)

(image via xalse)

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No Lies

image by warmsunnydays
Non vi racconterò cagate, è stato un mese infame.
Mille cazzi, problemi su problemi.
Casini sul lavoro, casini a casa. Casini ovunque. Un troiaio di guai insomma.

Ma la tempesta sta passando. Andrà meglio da qui in avanti.

E questo blog tornerà ad essere – forse, un giorno – aggiornato con continuità.

Aeroplane – Without Lies (Feat. Sky Ferreira) [mp3]
(www | myspace – via friendfeed)

(image via warmsunnydays)

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Ore 9. In ufficio.

image by modenaroid
Crescere. Evolversi.

Ho latitato parecchio dalle pagine del blog, preso com’ero dai preparativi per l’apertura del nuovo ufficio. Ora qua dentro siamo finalmente operativi.
Prossimamente vi farò vedere qualcosa della nostra nuova sede, luogo dove io e i miei altri 3 soci riusciremo a migliorare il nostro lavoro sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
Ne sono assolutamente convinto.

Dicevo, al più presto vi farò vedere il mio nuovo ufficio.
Magari non qui ma sul sito della nostra attività quindi, amici miei, stay tuned.

The Rakes – Work, Work, Work (Pub, Club, Sleep)
(www | myspace – via batteryinyourleg)

(image via modenaroid)

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Vacanze

image by Sandy Nicholson
Dopo mesi di massima pressione lavorativa io e Giulia domani andiamo finalmente una settimana in vacanza in quel di Vieste, lontano da stress, lavoro e computer.

Pensavo di uscirne tutto intero anche stavolta, almeno sulle mie gambe ecco, e invece questa prima parte di 2010 mi ha fatto a pezzi.
Questi sette giorni di riposo arrivano nel momento giusto.

Ci si rivede. Fate i bravi.

Islands – Jogging Gorgeous Summer [mp3]
(www | myspace)

(image via 2c.com)

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Searching for enlightenment

image by Harry Bloom
Sono entrato in periodo temporale nel quale tutto attorno a me sta cambiando.
L’assetto di tutto quello che mi circonda si sta evolvendo, prende forme diverse.

Anche quello spicchio di mondo che mi sto conquistando giorno dopo giorno, con tanta fatica e con tutta la tenacia che posso.

Nel mio essermi creato dei punti fermi e imprescindibili, sto vivendo una corsa che mi porterà verso novità importanti, spero esaltanti.
Mi godo la serenità di avere una persona accanto con cui vivere questo momento.

E continuo la ricerca dell’illuminazione.

Local Natives – Wide Eyes [mp3]
(www | myspace)

Local Natives – World News [mp3]
(il disco è bello, ne posto un’altra – via iguessimfloating)

(image via harrybloom)

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Blackbird Blackbird – Pure

image by bryenh
Parecchio da fare anche questa settimana, ma scrivere nei ritagli di tempo sul blogghe rappresenta per me un buon esercizio quindi rieccoci qua a smazzare al solito un po’ di musica.
Oggi tocca ai Blackbird Blackbird, di cui troverete i soliti riferimenti.
Se invece è la ciccia grossa che cercate, fate un salto da Ema che è uscita la compila estiva firmata DjTorba.

Blackbird Blackbird – Pure [mp3]
(www | myspace – via sachadumain)

(image via bryenh)

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Oltre la soglia

image by Jesse Jacobs
Ci sono giornate drammatiche.

Giornate in cui tutto sembra essere messo in discussione, anche le certezze più indiscutibili, in cui seriamente vivi la paura di sprofondare nel baratro.
Giornate in cui puoi rimanere schiacciato dal corso fottuto degli eventi.
Giornate in cui invece ti puoi rialzare sollevato, rincuorato e fortificato dalle stesse cose per cui sai che vale la pena lottare.
Giornate in cui capisci che se non hai il coraggio di andare oltre la soglia, non vivrai mai.

Giornate in seguito alle quali magari vedi un film di cui ti rimane in testa una canzone per qualche oscura ragione.

Stevie


Nicks – Edge Of Seventeen
[mp3]

(image via jessejacobs)

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Conseguenze

image by bryenh
Grazie a Giorgio qua è praticamente fotta per i Memoryhouse.
Perciò ora voi vi cattate il remixiello.

Memoryhouse – To The Light House (MillionYoung Remix) [mp3]
(www | myspace | remixer – via etmusiquepourtous)

(image via bryenh)

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Un’altra settimana di fuoco

image by bryenh

Altra settimana per gente con i controcazzi.
Troppe cose da fare.
Mille problemi da risolvere.
Tanti desideri da realizzare.
Una nazionale italiana di calcio oggi all’esordio nel mondiale sudafricano.
250 fans su Facebook da festeggiare.
Promesse da mantenere e una canzone da postare.

Rock Electrique – The Promise [mp3]
(myspace – via foreverdisco)

(image by bryenh)

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We Hate Mondays

we hate mondays

Lunedì generalmente fanno sempre schifo al cazzo.
Anche questo.
C’è da dire che non sono l’unico a pensarla così.

Noi odiamo il Lunedì.

Perciò si è aperto un Tumblr musicale nel tentativo di rendere gli inizi settimana meno amari.
Lo trovate qui.

The Drums – Book Of Stories [mp3]
(www | myspace)

(image via kitschcafe)

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Cronache catalane: amore e musica a Barcellona

Non mi lancerò in un sterile racconto della tre giorni del Primavera Sound.

Un po’ perché son certo che amicizie prestigiose se ne occuperanno con dovizia di particolari e precisione nel racconto di quanto successo sopra i palchi, ma soprattutto perché in questa trasferta catalana il Primavera è stato solo una parte di un’esperienza che è destinata a diventare dolce ricordo che mi porterò dietro.

Per come è nata, per come s’è svolta. Per la persona con cui l’ho vissuta.

Nel percorso d’avvicinamento ai trent’anni mi ritrovo nella condizione di avere l’esigenza forte, fortissima di infoltire la mia personale galleria di ricordi. Non rinnego certo il passato però mi rendo conto giorno dopo giorno quanto questo sia piatto rispetto al presente, motivo per cui sento l’esigenza quasi viscerale di riempire, una dopo l’altra, pagine e pagine del mio album di esperienze e di vita.

Insomma come iniziare a vivere a 27 anni e prenderci gusto.

È singolare la progressione con cui ho iniziato a realizzare tutta una serie di desideri che ho covato dentro per anni senza avere la possibilità di concretizzarli.
Una escalation iniziata un paio d’anni fa ascoltando i Gossip e i Battles, poi con il Sorpasso e la conoscenza di una serie di persone che in un modo o nell’altro sono state presenti in momenti che di lì in poi si sarebbero rivelati per me davvero importanti.
Poco più di un anno fa conoscevo Giulia. L’estate scorsa sentivo i Blur in quel di Hyde Park. Ho ascoltato i Wilco in quel di Firenze. Per dire.

Un ultimo anno di stravolgimenti, un anno in cui ho prodotto, ho sognato, ho vissuto una vita piena di emozioni, veloce, furiosa, a tratti disperata, a tratti semplicemente meravigliosa.
E la settimana scorsa partivo per Barcellona in vista del Primavera Sound.

Come qualcuno di voi sa, la trasferta catalana è diretta conseguenza del regalo di compleanno che Giulia mi diede il Dicembre scorso. Per due anni ho sognato di esserci. E finalmente il sogno s’è avverato anche se, come vi dicevo prima, il Primavera s’è rivelato essere solo una parte di qualcosa più importante, grande e piacevole.

Perché prima di quello, anzi in concomitanza, mi sono goduto Giulia e Barcellona dopo giorni di massacro lavorativo, mentale e fisico totale. Ero arrivato alla frutta. Davvero.

Ora che sono a casa dietro lo schermo del mio computer a lavorare ai vecchi fottutissimi ritmi e a scrivere nei ritagli di tempo, non faccio altro che pensare alla luce sopra Barcellona, alle strade, alla gente. A quel continuo vento che spirava costante. Presente ma leggero. A tratti confortante, a tratti congelante.
Alle passaggiate lungo il porto, le mangiate di pesce, i localetti scovati per caso.
Ad un’esibizione dub improvvisata tra le barche ormeggiate e la strada.
Il sole che tramonta verso le dieci. L’amore. Sì, tanto amore.

Piccoli grandi momenti di felicità di cui avevo assoluto bisogno.

E poi i concerti, l’organizzazione titanica che c’è dietro un festival così grande, le file ordinate della gente per i voucher per i drink, la presenza di mille colori, mille tipologie di personaggi in quel del Parc del Fòrum. Il tempo che variava di giorno in giorno e quel senso di serenità che invece non ti abbandonava mai.

Tre giorni di concerti.
Tre giorni che son sembrati molti di più e allo stesso tempo tre giorni che son sembrati essere uno solo. Tre giorni di gioia, di un calore interno e profondo che compensava tutto: gli sbalzi termici, la stanchezza. Tre giorni che mi sembrano ora troppo pochi. Un po’ come quando si pensa alla spensieratezza delle vacanze e, arrivati al termine di queste, si ripensa al rientro in città, alla scrivania, al lavoro.

Una overdose di luci, suoni e amore appunto. I Wave Pictures, gli XX, i Broken Social Scene. I Delorean e i Pavementche ci siam persi. Tanta roba da lasciare storditi.

Per non parlare dei gruppi sentiti il secondo e il terzo giorno: Spoon, Wilco.
Roba da andare sotto il palco in qualche modo (c’era tanta tantissima gente) e piangere ringraziando una qualche divinità del momento.
I Pixies. Cristo santo, ora posso dire che nella mia vita ho sentito dal vivo i Pixies.

I tanto chiaccherati The Drums. Poi i Grizzly Bear e i Built to Spill: i primi che per quanto mi riguarda si son prodotti nella performance più emozionante; i secondi, che ormai son come quei cugini più grandi per cui stravedi da sempre e che ti fa tanto piacere rivedere quando (raramente) se ne presenta occasione, hanno chiuso idealmente la parte “grossa” della mia personale lista dei “must”.

Conoscere gruppi nuovi, di cui hai sentito parlare o di cui hai avuto modo di sentire solo qualcosina. Penso ai Real Estate, a quei cazzo di Nana Grizol di cui mi piaceva tanto la magliettina nera.
Ce n’era per tutti i gusti.
Anche differenti momenti di storia della musica, con un personaggio del calibro di Lee Perry a far ballare le persone dal palco: intendiamoci, reggae e ska non mi sono mai piaciute particolarmente ma vuoi mettere anche in questo caso l’aver assistito con i tuoi occhi e aver ascoltato con le tue dannate orecchie quello che è una leggenda della musica mondiale?

Una delle tante incrociate quei giorni.

Una delle tante che ti permettono di vantarti dicendo il fatidico “io c’ero”.
Ogni momento, ogni canzone, anche le pause hanno contribuito a rendere speciale questa esperienza. Così importante, così forte.

Arrivare all’ultimo giorno, all’ultima esibizione.
Muoversi verso i cancelli, guardarsi attorno e sospirare.
Abbracciarsi, stringersi forte.

Avere la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza grandiosa, di quelle che a vederle da fuori ti fan sentire piccino e intimorito da quanto sono imponenti e distanti, ma che una volta vissute e portate termine ti fanno sentire più grande, più maturo.
Come dire, più “compiuto”. Roba da ultimo giorno di scuola con la classe nella quale sei diventato quello che eri destinato ad essere.

Di questa esperienza vi potrei raccontare di altri mille piccoli e grandi aneddoti, dei calamari fritti più buoni del pianeta, delle bombe di patate, di come ci hanno chiuso dentro la nostra stanza d’albergo. Di quanto Giuditta e Caizzy ci abbiano fatto ridere. Delle “scale lynchiane”. Di come ci stupivamo della capacità di una nostra amica di riuscirci a trovare nel mezzo della bolgia più assoluta. Una serie di momenti di cui ora mi trovo a sentire una grossa mancanza.
Il classico “mancarone”.

E invece senza cadere nella classica depressione da rientro dalle vacanze, decido di chiuderla qua, arricchito da un’esperienza che, senza alcuna retorica, ha riportato in noi una felicità che le avversità recenti avevano messo duramente alla prova.

Musica, felicità e amore. Sì, mi ripeto. Tanto, tantissimo amore.

Delorean – Stay Close [mp3]

Real Estate – Fake Blues [mp3]

Nana Grizol – Galaxies [mp3]

Grizzly Bear – About Face [mp3]

Built To Spill – Hindsight [mp3]

(image via bryenh – check out the whole set)