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Real Estate – It’s Real


(www | myspace – via bigstereo)

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Fanfarlo – Replicate


Fanfarlo are a London-based indie pop band formed in 2006. This is taken from the forthcoming new album.

(www | myspace | wikipedia)

– via intweetion

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The Dears – You and I are a gang of losers


The Dears are a Canadian indie rock band from Montreal, Quebec.

(www | myspace | wikipedia)

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Now, Now Every Children – Neighbors

image by Carles Hidalgo
Oggi è giornata di quelle che era meglio farsi una ricca

dormita.

Sonno e noia atroci.

Però stamattina ho trovato tra le mail del materiale dei Now, Now Every Children (di cui avevo postato una canzone tempo fa) in uscita per No Sleep Records l’8 Dicembre con l’EP cui il pezzo che troverete a fine post da il titolo.

Che altro dire: è carino, come probabilmente sarà tutto l’EP. Dategli una chance.

Now, Now Every Children – Neighbors [mp3]
(www | myspace)

(image via xalse)

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Ore 9. In ufficio.

image by modenaroid
Crescere. Evolversi.

Ho latitato parecchio dalle pagine del blog, preso com’ero dai preparativi per l’apertura del nuovo ufficio. Ora qua dentro siamo finalmente operativi.
Prossimamente vi farò vedere qualcosa della nostra nuova sede, luogo dove io e i miei altri 3 soci riusciremo a migliorare il nostro lavoro sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo.
Ne sono assolutamente convinto.

Dicevo, al più presto vi farò vedere il mio nuovo ufficio.
Magari non qui ma sul sito della nostra attività quindi, amici miei, stay tuned.

The Rakes – Work, Work, Work (Pub, Club, Sleep)
(www | myspace – via batteryinyourleg)

(image via modenaroid)

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Searching for enlightenment

image by Harry Bloom
Sono entrato in periodo temporale nel quale tutto attorno a me sta cambiando.
L’assetto di tutto quello che mi circonda si sta evolvendo, prende forme diverse.

Anche quello spicchio di mondo che mi sto conquistando giorno dopo giorno, con tanta fatica e con tutta la tenacia che posso.

Nel mio essermi creato dei punti fermi e imprescindibili, sto vivendo una corsa che mi porterà verso novità importanti, spero esaltanti.
Mi godo la serenità di avere una persona accanto con cui vivere questo momento.

E continuo la ricerca dell’illuminazione.

Local Natives – Wide Eyes [mp3]
(www | myspace)

Local Natives – World News [mp3]
(il disco è bello, ne posto un’altra – via iguessimfloating)

(image via harrybloom)

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Oltre la soglia

image by Jesse Jacobs
Ci sono giornate drammatiche.

Giornate in cui tutto sembra essere messo in discussione, anche le certezze più indiscutibili, in cui seriamente vivi la paura di sprofondare nel baratro.
Giornate in cui puoi rimanere schiacciato dal corso fottuto degli eventi.
Giornate in cui invece ti puoi rialzare sollevato, rincuorato e fortificato dalle stesse cose per cui sai che vale la pena lottare.
Giornate in cui capisci che se non hai il coraggio di andare oltre la soglia, non vivrai mai.

Giornate in seguito alle quali magari vedi un film di cui ti rimane in testa una canzone per qualche oscura ragione.

Stevie


Nicks – Edge Of Seventeen
[mp3]

(image via jessejacobs)

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Cronache catalane: amore e musica a Barcellona

Non mi lancerò in un sterile racconto della tre giorni del Primavera Sound.

Un po’ perché son certo che amicizie prestigiose se ne occuperanno con dovizia di particolari e precisione nel racconto di quanto successo sopra i palchi, ma soprattutto perché in questa trasferta catalana il Primavera è stato solo una parte di un’esperienza che è destinata a diventare dolce ricordo che mi porterò dietro.

Per come è nata, per come s’è svolta. Per la persona con cui l’ho vissuta.

Nel percorso d’avvicinamento ai trent’anni mi ritrovo nella condizione di avere l’esigenza forte, fortissima di infoltire la mia personale galleria di ricordi. Non rinnego certo il passato però mi rendo conto giorno dopo giorno quanto questo sia piatto rispetto al presente, motivo per cui sento l’esigenza quasi viscerale di riempire, una dopo l’altra, pagine e pagine del mio album di esperienze e di vita.

Insomma come iniziare a vivere a 27 anni e prenderci gusto.

È singolare la progressione con cui ho iniziato a realizzare tutta una serie di desideri che ho covato dentro per anni senza avere la possibilità di concretizzarli.
Una escalation iniziata un paio d’anni fa ascoltando i Gossip e i Battles, poi con il Sorpasso e la conoscenza di una serie di persone che in un modo o nell’altro sono state presenti in momenti che di lì in poi si sarebbero rivelati per me davvero importanti.
Poco più di un anno fa conoscevo Giulia. L’estate scorsa sentivo i Blur in quel di Hyde Park. Ho ascoltato i Wilco in quel di Firenze. Per dire.

Un ultimo anno di stravolgimenti, un anno in cui ho prodotto, ho sognato, ho vissuto una vita piena di emozioni, veloce, furiosa, a tratti disperata, a tratti semplicemente meravigliosa.
E la settimana scorsa partivo per Barcellona in vista del Primavera Sound.

Come qualcuno di voi sa, la trasferta catalana è diretta conseguenza del regalo di compleanno che Giulia mi diede il Dicembre scorso. Per due anni ho sognato di esserci. E finalmente il sogno s’è avverato anche se, come vi dicevo prima, il Primavera s’è rivelato essere solo una parte di qualcosa più importante, grande e piacevole.

Perché prima di quello, anzi in concomitanza, mi sono goduto Giulia e Barcellona dopo giorni di massacro lavorativo, mentale e fisico totale. Ero arrivato alla frutta. Davvero.

Ora che sono a casa dietro lo schermo del mio computer a lavorare ai vecchi fottutissimi ritmi e a scrivere nei ritagli di tempo, non faccio altro che pensare alla luce sopra Barcellona, alle strade, alla gente. A quel continuo vento che spirava costante. Presente ma leggero. A tratti confortante, a tratti congelante.
Alle passaggiate lungo il porto, le mangiate di pesce, i localetti scovati per caso.
Ad un’esibizione dub improvvisata tra le barche ormeggiate e la strada.
Il sole che tramonta verso le dieci. L’amore. Sì, tanto amore.

Piccoli grandi momenti di felicità di cui avevo assoluto bisogno.

E poi i concerti, l’organizzazione titanica che c’è dietro un festival così grande, le file ordinate della gente per i voucher per i drink, la presenza di mille colori, mille tipologie di personaggi in quel del Parc del Fòrum. Il tempo che variava di giorno in giorno e quel senso di serenità che invece non ti abbandonava mai.

Tre giorni di concerti.
Tre giorni che son sembrati molti di più e allo stesso tempo tre giorni che son sembrati essere uno solo. Tre giorni di gioia, di un calore interno e profondo che compensava tutto: gli sbalzi termici, la stanchezza. Tre giorni che mi sembrano ora troppo pochi. Un po’ come quando si pensa alla spensieratezza delle vacanze e, arrivati al termine di queste, si ripensa al rientro in città, alla scrivania, al lavoro.

Una overdose di luci, suoni e amore appunto. I Wave Pictures, gli XX, i Broken Social Scene. I Delorean e i Pavementche ci siam persi. Tanta roba da lasciare storditi.

Per non parlare dei gruppi sentiti il secondo e il terzo giorno: Spoon, Wilco.
Roba da andare sotto il palco in qualche modo (c’era tanta tantissima gente) e piangere ringraziando una qualche divinità del momento.
I Pixies. Cristo santo, ora posso dire che nella mia vita ho sentito dal vivo i Pixies.

I tanto chiaccherati The Drums. Poi i Grizzly Bear e i Built to Spill: i primi che per quanto mi riguarda si son prodotti nella performance più emozionante; i secondi, che ormai son come quei cugini più grandi per cui stravedi da sempre e che ti fa tanto piacere rivedere quando (raramente) se ne presenta occasione, hanno chiuso idealmente la parte “grossa” della mia personale lista dei “must”.

Conoscere gruppi nuovi, di cui hai sentito parlare o di cui hai avuto modo di sentire solo qualcosina. Penso ai Real Estate, a quei cazzo di Nana Grizol di cui mi piaceva tanto la magliettina nera.
Ce n’era per tutti i gusti.
Anche differenti momenti di storia della musica, con un personaggio del calibro di Lee Perry a far ballare le persone dal palco: intendiamoci, reggae e ska non mi sono mai piaciute particolarmente ma vuoi mettere anche in questo caso l’aver assistito con i tuoi occhi e aver ascoltato con le tue dannate orecchie quello che è una leggenda della musica mondiale?

Una delle tante incrociate quei giorni.

Una delle tante che ti permettono di vantarti dicendo il fatidico “io c’ero”.
Ogni momento, ogni canzone, anche le pause hanno contribuito a rendere speciale questa esperienza. Così importante, così forte.

Arrivare all’ultimo giorno, all’ultima esibizione.
Muoversi verso i cancelli, guardarsi attorno e sospirare.
Abbracciarsi, stringersi forte.

Avere la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza grandiosa, di quelle che a vederle da fuori ti fan sentire piccino e intimorito da quanto sono imponenti e distanti, ma che una volta vissute e portate termine ti fanno sentire più grande, più maturo.
Come dire, più “compiuto”. Roba da ultimo giorno di scuola con la classe nella quale sei diventato quello che eri destinato ad essere.

Di questa esperienza vi potrei raccontare di altri mille piccoli e grandi aneddoti, dei calamari fritti più buoni del pianeta, delle bombe di patate, di come ci hanno chiuso dentro la nostra stanza d’albergo. Di quanto Giuditta e Caizzy ci abbiano fatto ridere. Delle “scale lynchiane”. Di come ci stupivamo della capacità di una nostra amica di riuscirci a trovare nel mezzo della bolgia più assoluta. Una serie di momenti di cui ora mi trovo a sentire una grossa mancanza.
Il classico “mancarone”.

E invece senza cadere nella classica depressione da rientro dalle vacanze, decido di chiuderla qua, arricchito da un’esperienza che, senza alcuna retorica, ha riportato in noi una felicità che le avversità recenti avevano messo duramente alla prova.

Musica, felicità e amore. Sì, mi ripeto. Tanto, tantissimo amore.

Delorean – Stay Close [mp3]

Real Estate – Fake Blues [mp3]

Nana Grizol – Galaxies [mp3]

Grizzly Bear – About Face [mp3]

Built To Spill – Hindsight [mp3]

(image via bryenh – check out the whole set)

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A brand new sun

null
(image via georgewain)

In questi giorni di lenta ma inesorabile crescita, il morale migliora progressivamente: dopo aver passato momenti difficili le cose sembrano andare e oltre al conforto di chi c’è sempre nel bene e nel male, adesso c’è anche fiducia.
Finalmente si vede luce all’orizzonte.
E qui già si comincia ad avvertire il calore dei primi raggi di sole.

Jason Lytle – Brand New Sun [mp3]
(www | myspace – via takethesongsandrun)

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I buoni propositi del Lunedì

Matt Gunther(image via mattguntherphoto)

E abbiamo iniziato l’ennesima settimana impegnativa.
Mood altalenante ma tendente al sorriso.

Parecchio da fare e tanto da produrre.
Ci sono progetti da mettere in piedi e sogni da realizzare.

Con la volontà di prenderci tutto quello che ancora ci è stato negato.
Poet in Process – A New Poet in Process [mp3]
(MySpace – thanks Giulia)

Goldfrapp – Rocket [mp3]
(MySpace – via brugo)

Hot Chip – Alley Cats [mp3]
(MySpace – via iso50)

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Went the distance, now I’m not gonna stop

Rollercoaster(image via thomashawk)

L’andazzo altalenante prosegue tra giornate meravigliose e difficilissimi addii.

Come dice Giulia*, la nostra vita davvero corre veloce come su delle montagne russe. Ci rimane solo di aggrapparci il più forte possibile alle proprie certezze e guardare avanti.

Insomma life goes on, in un modo o nell’altro.
Anche se in certi giorni.. ogni tanto per un cinque, dieci minuti pare davvero dura andare avanti. Però tocca sempre spingersi più in là, a qualunque costo.

Serve lucidità. E tocca essere spietati all’occorrenza. Senza rimorsi.
The Rural Alberta Advantage – Eye of the tiger [mp3]
(MySpace – via inkiostro)

Groove Armada – Shameless [mp3]
(MySpace – via brugo)
* Da quando stiamo insieme mi è sempre stata accanto, non mollando mai. Anche quando l’ho messa in difficoltà. Perché sono una persona complicata e starmi vicino non è cosa semplice.
Quindi Giulia, grazie. Di cuore.

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London’s calling us

Piccadilly
(image via bryenh)

L’autore di questo blog e la sua compagna se ne vanno un paio di giorni in quel di Albione. Sperando di visitare mostre, vedere concerti, trovare tempo clemente e possibilmente anche un trench carino.

Ci risentiano presto.

Babyshambles – Albion [mp3]

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These days are killing me softly

Image
(image via ffound)

Giornate pienissime.

Non ho tempo quasi per respirare. Eppure va tutto benissimo.
Sono riuscito pure ad andare a Londra a sentirmi i Blur in quel di Hype Park. Concerto memorabile.

Questa settimana invece oltre al concerto Killers+Franz Ferdinand c’è un’interessante serata Peaches+Crystal Castles (che ho avuto modo di sentire al concerto londinese di cui sopra). In caso ci si vede lì, se passate da Brugo trovate qualche info a riguardo.

Che altro dire, aspetto con ansia Agosto per chiudere tutto e riposarmi un po’. E magari per dedicare un po’ più di tempo a questo blogghetto in cui riesco a scrivere sempre meno. Però come dico sempre arriveranno tempi migliori, prima o poi.

Vi lascio con un video dei Marmaduke Duke, side-project di Simon Neil dei Biffy Clyro, oltre al solito paio di mp3.

Marmaduke Duke – Kid Gloves


(MySpacequi in formato mp3 – More info here)
Marmaduke Duke – Kid Gloves (Electrically Charged Boy Remix) [mp3]
(via NME)

Le Sport – It’s not the end of the world (Remix) [mp3]
(classicone già proposto in passato, ma ci sta sempre bene)

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Che schifo oggi è Lunedì

MONDAY SUCKS
(image via tweexcore)

Esattamente quello che m’ha detto ora Francesca.

O come quanto scritto prima da Giuditta su Twitter:

Che schifo il mercoledì che è un lunedì

Cioè, come dar loro torto?
Settimana corta ma cruenta questa. Fortuna che c’è la musica a consolarci.
Vi lascio due tracce, la prima dei Now, Now Every Children scoperti su Twitter grazie ad Ian, la seconda dal nuovo EP Canadians disponibile al download qui).
Buona settimana cari e… hang in there.
Now Now Every Children – Everyone You Know [mp3]
(via chromewaves)

Canadians – A Long Lethargy [mp3]
(ascoltando l’EP si è fatta forte in me la convinzione che il prossimo disco Canadians spaccherà davvero i culi. Staremo a vedere)

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The day has finally come

Hroom IV - LXXXIII Week - Porno Aquarium
(image by Monkey T)

Venerdì 13. Il giorno è arrivato, oggi suonano gli Animal Collective.

Il biglietto non c’è, ma la speranza di riuscire in qualche modo ad assistere al concerto è viva.

Aspetto.

L’attesa è grande. La tensione, l’ansia pure.

L’evento che aspettavo da mesi, che ovviamente mi ha visto accoglierlo impreparato visto che son riuscito a presentarmi al botteghino il giorno dopo l’esaurimento dei biglietti ufficialmente disponibili.
Si, “ufficialmente”.
La mia speranza è quella che domani sera (cioè, “stasera”) ne vendano altri.
Speriamo bene.

In ogni caso son pronto a tutto, anche a calarmi giù dal tetto.
O a buttare giù l’ingresso con un bazooka pur di entrare.

Con buona pace di Renzo Piano.

Sono fiducioso. Sarò combattivo, col coltello fra i denti.
Carico come una mina, come direbbe il buon Vibes.

Staremo a vedere.
Vi lascio un paio di mp3 a caso, buon weekend.
Great Lake Swimmers – Pulling On a Line [mp3]
(MySpacebuy the album)

Firekites – Same Suburb Different Park [mp3]
(MySpacebuy the album)

Metric – Gold Guns Girls [mp3]
(MySpacebuy the album)

Phoenix – 1901 [mp3]
(MySpace – new album coming on May 25th)

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Una scommessa vinta, per il momento: i MalaMonroe a Sanremo

MalaMonroe

Per questa prima “incursione” sul blog di Lushano, ho scelto di parlavi di un gruppo emergente della musica italiana: il mio rapporto coi MalaMonroe è cominciato poche settimane fa, in un modo alquanto “rocambolesco”… dal momento che mi trovavo a Mendrisio – per tutt’altri motivi – e, per puro caso, ho notato un flyer che utilizzava la stessa font-family che sfruttavo per la propaganda, anni fa.

Girandomi, ho riconosciuto i gli individui ritratti sul volantino (anche se disposti in maniera differente) che – nel frattempo – avevano fatto capolino dietro di me: già dal bancone stavo osservando quella che, successivamente, ho riconosciuto essere Eleonora Fiorani, la voce del gruppo: una bella ragazza che ha pure una voce stupenda!

Mi sono incuriosito – dal momento che non avrebbero suonato in quel locale, che poi era l’“Arena” – e, il giorno seguente, ricordando il solo nome della band li ho cercati su internet: non c’è voluto molto per approdare al loro profilo su MySpace e ascoltare qualche brano. Ne sono rimasto entusiasta, benché non si tratti propriamente del mio genere diletto.

Si definiscono pop-rock con influenze electro, hanno uno stile “vagamente” emo con qualche accenno di beatnik e mod: il primo lavoro del gruppo si chiama “Funcover!” e raccoglie la rielaborazione di tracce degli artisti più popolari della scena italiana del passato (e del presente, ahimè), da Mina a Vecchioni; un album decisamente godibile, che li accosta un po’ a band come i Velvet.

È impossibile non pensare anche ai Prozac+ e, IMHO, il trimbro vocale della cantante si avvicina a quello di Francesca Tourè dei Delta V: è con il singolo “Principe”, che riassume lo stile del gruppo, che parteciperanno al 59° Festival di Sanremo – dal quale mi aspetto molto, rispetto a quando evitavo persino di nominarlo – tra i finalisti delle nuove proposte.

Poco incline alle cover e, più in generale, alla musica leggera in lingua italiana… è dal video di questo inedito che ho cominciato ad augurarmi che facciano strada — nonostante si possa già parlare di un gruppo affermato, nell’undergound italico, avendo collaborato con Radio2 e Livio Magnini (ex-Bluvertigo). Sono convinto che il panorama, a mio avviso “incancrenito”, del pop nostrano possa ripartire da loro.

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Il meglio deve ancora arrivare. E arriverà. Prima o poi

Momenti Eccitanti
(image via bendmeover)

E rieccomi qua dopo diversi giorni di silenzio.
In questi giorni ho davvero poco da dire, mi rifaccio vivo solo per segnalare quelle solite due o tre tracce.
È da un po’ che sto pensando a come tener vivo il blog anche nei periodi di magra. Purtroppo l’esperienza con Sweetcron sul mio lifestream mi ha fatto capire che questo prodotto non è ancora sufficientemente maturo per sostituire WordPress come motore del mio blog. Però d’altra parte mi ha anche fornito idee su come sfruttare una piattaforma come Tumblr per dare maggiore vitalità a queste paginette: nella prossima versione del blogghe vedrete novità interessanti.

Il problema vero è che di idee sfuse ne ho diverse, purtroppo non ho ancora mentalizzato una visione d’insieme all’interno della quale collocare queste genialate. Ma quando l’ispirazione arriverà metterò insieme qualcosa di bello e funzionale.
Ormai sono definitivamente entrato nell’ottica dello scioccare e colpire. Prometto insomma qualcosa di interessante dal punto di vista estetico (per voi) e intelligente dal punto di vista tecnico.

Ma un blog, oltre che di struttura e grafica, è fatto anche di contenuti e nel nostro caso specifico di musica.
Quindi spazio lascio spazio agli mp3.

MGMT – Of Moons, Birds & Monsters [mp3]
(MySpace – via weallwantsomeone)

Animal Collective vs Frankie Knuckles – Your Love, My Girls [mp3]
(MySpace – via Stereogram)

Lost in the Trees – Fireplace [mp3]
(MySpace – via takethesongandrun)

Burning Hearts – Iris [mp3]
(MySpace – via polaroid)

I Camillas – La canzone del pane [mp3]
(MySpace – via italianembassy)

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Magari meno

Sweet Couple
(image via Limine)

E rieccomi qua.
A scrivere sempre le stesse cose.
Che sono stanco, che lavoro, che non apro libro, che non mi laurerò mai, che mi sbatto e che non mi sbatto abbastanza.
Che faccio le ore piccole e dormo poco e male.
Che ragiono, che viaggio con la mente. Che sono qua ma che vorrei essere altrove.
Insomma le solite puttanate.

Stasera piove qua a Roma. Ne approfitto per lavorare. Tanto per cambiare.
Durante la mia prima parte di pausa mi sono visto la puntata s02e13 di Gossip Girl.
E scritte queste due righe mi guarderò Heroes.
Continuo a guardare queste serie tv anche se ormai sono diventate delle mezze cagate.
Però mi aiutano a staccare per quei 40/50 minuti.

Altro svago semplice semplice si sta rivelando il Tumblr. Ricordate quando dicevo che non ci avrei fatto un cazzo col Tumblr? Beh sbagliavo: questo bloggare da una botta e via, cotto e magnato insomma è divertente e poco impegnativo. E permette di dare spazio a quelle curiosità che magari non trovano spazio sul blogghe o su Twitter e Blip.fm. Insomma è un giochino divertente, vedremo quanto durerà.

Parlando sempre di Tumblr non posso che segnalare la figata partorita dalle menti del Grillo e di Kit: una genialata, tra l’altro dalla veste grafica superba. Andate, followate e rebloggate che ne vale la pena.

Prima di salutarvi e di lasciarvi alle solite tracce volevo segnalarvi anche le cover raccolte da Giuseppe, il ritorno di Lady Sovereign e la riapparizione del fantomatico (…) Dj Torba. Che è un po’ come quando i cattivi arrivano in città e Bruce Wayne si infila tuta e mantello e si mette a fare le sue bat-cose. E vabbè.

Non so perché ma mi viene in mente una canzone degli Zero Assoluto (…), Magari Meno forse. Può essere? Boh. Chissà perché. Meglio chiudere.

Alla prossima. See ya.
Little Joy – No One’s Better Sake [mp3]
(qui trovate video e link all’articolo di Stereogum)

Bloc Party – Signs [mp3]
The National – Slow Show [mp3]

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Slow

Domenica. Sono le sette passate e mi sento stanco come poche altre volte.
Stanco e infastidito. Però vabbè, tutto passa: passerà anche questa apatia.

Mi metto alle spalle una settimana particolare. Agrodolce.
Settimana di festeggiamenti. Di sorprese.
Settimana di batoste, piccole e grandi sconfitte.
Settimana durante la quale si sono contrapposti rallegramenti personali e rabbuiamenti di persone in qualche modo care.

Mi rendo conto che l’equilibrio nelle cose è una pura utopia.
Eppure lo continuiamo a cercare disperatamente.
Delle volte abbiamo anche l’illusione d’averlo trovato.
Per poi improvvisamente perderlo di nuovo.

Stronzate.

L’equilibrio non esiste. Ci si arrangia. Ci si prova ad organizzarsi al meglio per avere il culo parato. Ma si possono limitare solo i danni.
Prima o poi si rimane tutti col culo per terra. Solo una questione di tempo.
Il segreto a questo punto è avere la forza di rialzarsi sereni. Senza paura di ricadere di nuovo. Tranquilli, perché prima o poi ricapita. Ma non importa.

Tanto noi sappiamo come rimetterci in piedi.

Basta parlarsi addosso.

Meglio chiuderla qua. Non prima però d’avervi segnalato il caso della settimana proposto dal Grillo (a cui sono arrivato leggendo il post del Tranzo), le coveronze bbbelle che trovate da Eazye, il post celebrativo del collega (a cui dispiace non esser riuscito a fare gli auguri di persona), il nuovo sito/blog/magazine di Enrico, la notizia del secolo e per un ultime, un paio di tracce rispettivamente dei Broadcast 2000 e dei Funeral Party.

Perché il mondo prosegue spedito. Giustamente.
Mentre noi lentamente ci rimettiamo in corsa.

Alla prossima.
Broadcast 2000 – Get Up And Go [mp3]
(via nastypanda)

Funeral Party – Car Wars [mp3]
(via starkmagazine)

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Trovare dei titoli delle volte è un problema

Ci sono periodi e periodi.
Non ho mai brillato per costanza.
Mi sono sempre alternato tra momenti d’irrequieta attività e momenti da calma piatta.
Così anche nello scrivere sul blogghe: ci son giorni nei quali posto qua e da Giuliana.
Altri in cui non ho proprio voglia di stare al pc più tempo di quanto il lavoro già non mi costringa. Giornate in cui risulta difficile anche smaltire i feed. Riesco giusto a leggere giusto voi e a lasciare quei due o tre commenti stringati.

E vabbè.

C’è da dire che l’overdose di blog and related-cazzilli della scorsa settimana sicuramente non ha aiutato.
Ma adesso smaltita ‘sta botta sarà più facile tornare ai ritmi soliti. Si, perché tutto sommato avevo raggiunto un buoritmo: quei 2 o 3 post a settimana che permettono di dar vitalità a ‘sto blog senza diventare un impegno gravoso.

Chiudendo vi consiglio di fare un salto da Eazye che ci trovate robe gratificanti per gli occhi e i padiglioni auricolari; e vi ricordo pure gli appuntamenti del 2 e del 6 al Circolo degli Artisti (guardate il sito così capite) e quello del 4 per il ritorno di Deepsession al Lanificio159. Avrò tanto da lavorare questa settimana ma con un minimo di organizzazione riuscirò a non perdere questi tre appuntamenti.

Che poi ribadisco cose dette anche in passato, alla fine è sempre solo una questione d’equilibrio.

A proposito di equilibrio ecco secondo me una cover di quelle perfette, bilanciamento ideale tra violenza e melodia.
Jimmy Eat World – Firestarter (Prodigy Cover) [mp3]