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Some Sinatra, just for us

Secret Stars

Ho avuto modo di sentire qualcosa dei Secret Stars.
Era il 1993 quando Geoff Farina dei Karate e Jodi Buonanno formano un duo la cui musica spazierà nel folk acustico. E dire che a quanto ho letto avevano iniziato quasi per gioco, con l’intento di scrivere canzonette d’amore per i loro amici. Finiranno col produrre brani bellissimi, in cui anticipano elementi dell’indie attuale come per esempio certe sonorità che mi ricordano tanto quelle dei Death Cab For Cutie.
In rete non si trova molto, oltre a questa pagina non ufficiale MySpace e qualche altra info su Last.fm.
Rispettivamente nel 1996 e nel 1998 i Secret Stars pubblicano due album intitolati TSS e Geneologies – entrambi per Southern Records – dai quali vi propongo tre tracce. Bellissime.

Secret Stars – Your Life to Live [mp3]
Stars – Wait [mp3]
Secret Stars – Some Sinatra [mp3]
(lo so, questa l’ho postata in post precedente ma chissenefrega)

“Geneologies” soprattutto merita secondo me d’esser ascoltato e riascoltato, chiaro esempio di quanto la musica di un certo livello non perda mai di fascino nonostante il passare del tempo.
E poi è anche bello abbandonarsi ad un po’ di romanticismo ogni tanto.

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YOU SEXY モスラMOTHRA FUCKER (L’album delle figurine di Maispeis)

!!! VIDEO !!! I MIGLIORI MOMENTI DI MOTHRA !!!!


“My soul is painted like the wings of butterflies…”

Come? Come? Come non cominciare una nuova rubrica nel blog piu’ cool e Eurodisco della blogosfera dopo questo se non con un REMIX DI WE ARE THE CHAMPIONS? E non uno qualsiasi… IL PIU’ PACCHIANO DELLA STORIA DELLA… della… boh? Non e’ musica. Non so bene che cos’è. Qualunque cosa sia l’ha sicuramente remissato Crazy Fog a 4 mani con Woody Wood Pecker, divinamente ispirati dallo spiritoso santo di Frocio Mercurio. Pero’ guardate l’aspetto positivo… C’E’ MOTHRA! E qualsiasi cosa che coinvolga MOTHRA diventa improvvisamente bello, colorato, farfarragginoso! Mothra è l’unico essere vivente che si è sempre preso beffa in modo indegno di Godzilla, è l’unica ad emettere gas giallo assieme alle ragnatele (al contrario dell’Uomo Ragno), e in più le sue uove fantastiche.

Si’. Ok. Ma di cosa parla questa rivista? Chiaramente dell’Album Delle Figurine di Maispeis, idea maturata quest’estate da me e Robbie Pop su come sia allarmante e inquietante provare a proseguire fino al terzo livello di discendenza nel ramo delle “amicizie” di Maispeis per arrivare fin troppo presto ad incontrare i personaggi piu’ inquietanti. Ma questi essere assurdi, questi モスラFucker, esistono? Sembra proprio di si’. Allora perche’ non stampare le foto dei profili di maispeis e collezionarli in un fantastico album di figu?

E perchè non andare oltre? Quante meraviglie musicali si possono scoprire nei loro profili?

Oggi sono partito da una delle band piu’ popolari in Guapalapichu (I Tiny Tide), cliccando sul loro fan club (che evidentemente dorme), passando per uno dei membri della band (quindi sostanzialmente facendo un passaggio inutile), proseguendo per una sconosciuta dormazione locale (i dEUS), e arrivando alla signorina Edith.

Edith è una assidua bevitrice di Bracardi Breezer, è amica della cugina di Mysica e parteciperà allo Splash Festival.

Cosa ha a che fare con questo post? La canzone nel suo profilo è chiaramente il tema di MOTHRA.

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“Post-a-points” (cit.)

Derrik ha scritto il suo primo post su Disconnesso. L’era delle ospitate è cominciata. Le altre persone coinvolte si considerino ufficialmente avvisate.

– Ieri (oggi? Boh..) è stato rilasciato KDE 4.1. Esticazzi.

– Ho ascoltato da Brugo i 7 Dollar Taxi. Non male questi ragazzini svizzeri.

– Devo attaccarmi al telefono, rintracciare una persona e farle completare un lavoro. Roba da babysitter, insomma. Grandissima rottura di palle, diciamocelo pure.

Zonda mi aveva consigliato tra i commenti di ascoltare Zebras e Club 8. Cosa che sto facendo. Piacevolmente, tra l’altro.

– Ieri notte a Roma c’era un’afa che soffocava. Però in giro ho incrociato bella gente e anche questa è tutto sommato una notizia.

– Sto valutando l’introduzione della tag “cazzi miei”. Vedremo se sarà il caso di usarla. Certo che poi mi tocca ritaggare tutti i post. Tipo un centinaio. Non mi va tanto eh.

Blip.fm e Twitter sono una risorsa: non conoscevo Liz Phair e Secret Stars (che a dirla tutta meriterebbero un post a parte). Ora si.

– E’ proprio vero che quando non sai che cazzo scrivere la formula del post a punti ti leva sempre dalle grane. Certo si manda un po’ a puttane il concetto in sé di blogging ma anche ‘sti gran cavoli no?
7 Dollar Taxi – Do The Robot [mp3]
The Zebras – Science Competition [mp3]
Club 8 – Sometimes [mp3]
Liz Phair – Fuck and Run [mp3]
Secret Stars – Some Sinatra [mp3]

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‘Tutto è bevuto, tutto è mangiato! Niente più da dire!’

Quando c’è una moda bisogna sempre seguirla con un tocco di personalità ma mai più di un tocco. Hai ragione Monica! Le piccole novità in questo caso sono almeno due:

a) Io non sono un blogger e non ho mai avuto un blog.

d)Non ho nulla da dire che non sia stato già detto in modi migliori.

Se vi sembra poco, potete cancellare, senza rancore alcuno da parte del vostro caro disconnesso, questo insulso blog dai vostri preferiti.

Come neo blogger ospitato, avevo pensato che potrei postare di tanto in tanto qualche barzelletta, girando su siti amici non si trovano mai belle barzellette da poter riciclare nei momenti di silenzio. Tuttavia credo che non racconterò barzellette.  Potrei altrimenti raccontare delle piccole storielle zen a me molto care. Tipo quella di due monaci che vanno verso il tempio e uno si ferma ad aiutare una bella ragazza in difficoltà. L’altro dopo ore di cammino gli fa ‘ Ehi, ma tu hai aiutato quella bella tipa, ma ti sembra il caso?’ e l’altro monaco gli risponde ‘Ehi, e tu che dopo due ore ancora ci pensi?’.

Potrei altresì fare un sondaggio tra i 3 lettori di questo blog (io, disconnesso, la polizia postale) su cosa desiderino leggere.

Intanto se capisco come si fa metto un link, le più belle spiagge italiane, così questa estate almeno per il mare andate a botta sicura, per il resto questo post può fare veramente poco.

Adesso la cosa importante è che i commenti non siano superiori a quelli della media di questo blog altrimenti potrebbe essere uno smacco troppo duro da digerire con il rischio di togliermi le chiavi di casa sua. E io non voglio! Lo so che sarà dura non commentare la storiella zen ma cercate di provarci.

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Questo pomeriggio potrebbe durare ore

Oggi il tempo non passa proprio.
Mi sto letteralmente stracciando i maroni dalla noia.
In giornate del genere cadere nella trappola del nervosismo è fin troppo facile.
Cerco di scrivere due righe per far passare un po’ il tempo ma vedo che la cosa non funziona.
Vorrei, dovrei uscire da qui.
Se non prendo al più presto qualche giorno libero impazzirò molto in fretta.

Forse andrò in Salento. Ne parlavo con un po’ di amici qualche sera fa.
Siamo in tanti a pianificare trasferte in quelle zone. Leggevo prima che anche Stefano pensava di passare da quelle parti. Deciderò con calma se, quando e come andare.

Ho in mente di lasciare una copia delle chiavi di questo blog ad un paio di amici, così che ci possano scrivere. Come e quando ne avranno voglia. Pare che sia una cosa che vada di gran moda ultimamente. Io lo faccio solo per tenere un po’ più vivo ‘sto blogghetto.
Più avanti se ne riparlerà.

Dicevo che mi sto annoiando parecchio oggi pomeriggio ed il feed reader aiuta proprio poco.

Gli Stars hanno pubblicato un nuovo pezzo sul loro MySpace. Traccia carina ma oggettivamente non è la fine del mondo.
Chromeo è uscito invece con un nuovo video (visto su Stereogum) che sinceramente non mi dice proprio niente. Ne posso anche fare a meno.
Ah, Inkiostro ha definitivamente messo una croce sopra il secondo disco dei (delle) CSS. Verdetto abbastanza prevedibile. Non tanto per Ink quanto per il fatto che effettivamente questo secondo lavoro non tiene il confronto col primo disco. Che era fighissimo.

Di robe interessanti ce ne sono veramente poche.

Pare che la Ferrari abbia varato per il GP d’Ungheria una soluzione col cofano posteriore con la pinna verticale (#). La sensazione che i tecnici del Cavallino siano un attimo nel pallone e che in questo momento non sappiano bene che pesci prendere è forte. Magari sarò smentito dai fatti, magari questa soluzione porterà effettivi miglioramenti prestazionali. I dubbi però rimangono.

Mi ritrovo alle 18 di questo interminabile pomeriggio a scrivere di niente.
Solo fuffa.
Beh almeno m’è passato un po’ di tempo.

Ho visto Il Cavaliere Oscuro. Poco da dire, basta leggersi la recensione di Kekkoz. Se volete qualcosa di personale allora fatevi bastare quello che ho scritto su Twitter.

La noia mi sta lacerando ed io mi sono rotto un po’ il cazzo di scrivere.
Al prossimo post, sperando che questa apatia mi abbandoni il più presto possibile.
Stars – Why I Want To Save You [mp3]
Stars – The Night Starts Here [mp3]
Il titolo del post è la diretta citazione di questo tweet di Nuel

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Early in the morning

Maledizione mi sono svegliato anche oggi alle 5.30. Cinque e mezza, già.
Fanculo, non si capisce proprio perché mi sveglio sempre a questi orari del cazzo.
Troppo presto. La cosa che fa incazzare ulteriormente è che capita sempre in mattinate che dovrebbero essere tranquille.
“Potevi dormire un po’ di più oggi che potevi”
Ari-vaffanculo, a riuscirci lo facevo, no?!? Lasciam perdere va…

Un breve momento di piacere me lo ho dato invece la lettura di questo articolo (trovato via BrooklynVegan) secondo il quale Kele Okereke dei Bloc Party, gente dei Foals e dei Neon Neon se le sarebbero date (più che altro le hanno prese) di santa ragione assieme a membri (nel senso di teste di cazzo, a quanto leggo) dell’entourage dei Sex Pistols capitanati da John Lydon (si proprio lui, Johnny Rotten). Pure nel cosidetto mondo “indie” ci si riempie di schiaffoni.
La cosa mi scalda il cuore, anche se non avrebbe dovuto lasciarmi sorpreso: in fondo si parla di “rock”, ed il rock è anche rabbia, sangue e dolore. E potenzialmente anche botte da orbi quindi.

In questi giorni ho sentito parlare del RomeCamp 2008. Io sarò presente, anche se non ho capito bene come partecipare. Certo è che sono disponibilissimo a rendermi utile in qualche modo, anche se – in caso – mi va benissimo il poter andare lì per solo ascoltare gli altri. Non pensavo si potesse fare, EddyPedro mi dice che non si potrebbe, ma lo si fa. Sarebbe interessante rendere significativa la mia presenza, ma al momento non ho idee su come/cosa proporre. Poi ovviamente manco delle competenze per poter affrontare uno speech di fronte a tanti esperti. Meglio sta’ bboni, va. Almeno per ora.
E poi mi ci vedete ad illustrare slide e fare discorsi tecnici di fronte ad un Giovy, un Andrea Beggi o un Lele Dainesi? Ribadisco, meglio stare buoni.
Sarà una figata, anche perché – spero – tanti amici scenderanno (o saliranno) a Roma.
Incontrare e abbracciare persone conosciute tramite la blogosfera è la cosa più bella.
Idea ispiratrice che mi ha spinto a partecipare poco tempo fa alla mia prima BlogBeer. Che già non vedo l’ora di farne un’altra.

Sono ormai le 7 passate e mi ritrovo a scrivere cagate qua e su blog altrui. Delle volte la gente farebbe bene a chiudere i commenti: è incredibile la quantità di cazzate che lascio in giro nei blog altrui. Di questo passo mi banneranno in qualche modo.
Già, ‘sti maledetti “post”. Scriverne di propri e commentare quelli altrui. E le classifiche ed il pagerank. E questo e quell’altro. Sarà che sono tutto sommato nuovo da queste parti, sarà che sto vivendo ancora la fare “romantica” dell’attività di blogging (che non so se esiste come termine ma delle volte è faticoso – ne parlavo ieri con Oscar – quanto il fare “jogging”) però certi “quantocellollunghismi” (leggetelo tutto e velocemente e capirete) non li comprendo proprio. Che poi, come ha detto Andrea (parlando dei N.E.R.D) ad avercelo troppo lungo si finisce col pisciare per forza di cose ogni volta fuori dal vaso.
Anche perché qua in Italia la figura del blogger di professione neanche esiste. Almeno credo.
Magari si parla al massimo di “collaborazioni”. Comunque di secondi lavori. Boh. Anche sticazzi comunque.

Meglio chiudere qui ‘sta serie di pensieri deliranti. Che la giornata è lunga ed io mi devo inventare qualcosa per sfruttarla al meglio.

Sublime – What I’ve Got [mp3]

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Late July Tips

E’ da qualche giorno che latito da queste mie paginette.
Ora di rifarsi vivi e magari postare qualche traccia carina.

Pacific! – Sunset Boulevard

Pacific! PIC
Roba romanticoni la loro “Sunset Blvd”. In realtà da quel che si sente dal loro MySpace tutte le tracce sembrano gradevolissime, ponendosi su sonorità elettroniche da dancefloor rilassato insomma, un po’ sulla falsa riga di Firefox AK di cui si è parlato poco tempo addietro.
Pacific! – Sunset Boulevard (Lord Skywave Mix) [mp3]

Fanboy/Fangirl – Scion Money

Britney and Paris PIC
(image from The Ills of Celebrity Influence)
Li ho sentiti la prima volta qui. Interessanti questi Fanboy/Fangirl, li terrò d’occhio in attesa di sentire qualche altra traccia.
Fanboy/Fangirl – Scion Money [mp3]

Cold War Kids – Something Is Not Right With Me

Cold War Kids PIC
Il quartetto californiano (more info here) uscirà a breve col nuovo disco intitolato “Loyalty to Loyalty”.
Nel frattempo hanno pubblicato su MySpace quello che sarà il primo singolo estratto dall’album in uscita il 23 Settembre. Me piace.
Cold War Kids – Something Is Not Right With Me [mp3]

Harris Robotis – Beat on the Street (Rmx)

Harris Robotis PIC
Non perché sia poi così tanto bella, ma perché il weekend si avvicina.
E quand’è così la voglia di ascoltare tracce electro spacca-ossa aumenta vertiginosamente.
Harris Robotis – Beat on the Street (Rmx) [mp3]

Holly Throsby – Warm Jets

Holly Throsby PIC
(image by marshdj)
Ne ha parlato Giorgio qualche giorno fa. Lei è brava. Bella. Me ne sono innamorato.
Anche di lei. E’ un vizio allora. Pazienza, sogno ad occhi aperti.
Holly Throsby – Warm Jets [mp3]

Yukari Fresh

Yukari Fresh PIC
E a conferma di quanto affermato su Twitter vi propongo questa Yukari Fresh.
Da Nik Mercer trovate info, link e mp3.

Ce ne sarebbero anche altri ma li tengo buoni per i prossimi post. A presto

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Chiodo fisso

Ci sono tre pezzi che sto ascoltando in continuazione.
Non se ne esce.
Ne sono quasi ossessionato.
Li ascolto e li riascolto. In modo anche ossessivo.
Tre canzoni diversissime l’una dall’altra.
Ognuna di queste con storie diverse, tra l’altro.

N.E.R.D – Spaz

N.E.R.D pic
Ennesima chicca da Seeing Sounds dei N.E.R.D, ci sono entrato in fissa dopo aver visto il video postato qui da Kit. Favolosa.
N.E.R.D – Spaz [mp3]

Echo and the Bunnymen – The Killing Moon

Echo and The Bunnymen pic
(immagine presa qui)
Ascolto e riascolto questo loro brano. Tutto è cominciato dopo aver visto un film consigliatomi da lei. E non riesco proprio a smettere. Meraviglia.
Echo and the Bunnymen – The Killing Moon [mp3]

Soho Dolls – Trash the Rental (Crystal Castles Remix)

Soho Dolls and Crystal Castles pic
Mesi fa mi incastrai con “Stripper” dei Soho Dolls. Poi c’è stata la fase di trip per i Crystal Castles. Infine ho scoperto questo remix. Ed è stato l’inizio della fine. Fomento.
Soho Dolls – Trash the Rental (Crystal Castles Remix) [mp3]

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I hear you’re nighttiming baby

Jason Schwartzman pic
(via Audio Bee)
In un momento di cazzeggio (uno dei tanti..) m’è capitato di vedere una foto di Sparacina, di leggere il commento di Enzo “Polaroid” e di incuriosirmi al punto da iniziare le mie ricerche sul personaggio nella foto in questione.
Chi è ‘sto “J.”? Cos’è “Coconut Records”? Cos’è quella borsa?
E’ presto detto.

Effettivamente è un volto familiare quello di Jason Schwartzman, visto recentemente ne “Il treno per Darjeeling” (qui un simpatico riassunto della trama) di cui, oltre che essere uno dei protagonisti, è anche co-autore. E mi sarebbe dovuto sembrare ancora più familiare visto il suo passato nei Phantom Planet come batterista.
Oltre a proseguire con la carriera d’attore (se siete curiosi Wikipedia al solito vi può essere utile), Schwartzman inizia nel 2006 i lavori sul suo progetto solista Coconut Records che lo porta poi alla pubblicazione l’anno succesivo di “Nighttiming“, simpatico disco indie pop. Gradevole al punto da far passare quasi in secondo piano la delusione per non aver potuto vedere i dEUS dal vivo oggi. Vabbè.
Vi lascio un paio di tracce estratte dal suo disco. Enjoy

Coconut Records – Nighttiming [mp3]
Coconut Records – Minding My Own Business [mp3]

(per chi si stesse aspettanto la soluzione alla terza domanda sappiate che sto impunemente facendo er vago)

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You could put some joy upon my face

Ostia Lido
(via Oltrelanotte)

Basta poco per passare una serata speciale.
Di quelle che “non conta dove sei ma conta con chi sei”.
Si è partiti in sordina, un po’ scoraggiati dal posto.
Terrificante. Gente brutta e troppo grande.
Un postaccio dove suonavano solo musica anni ’90 tra l’altro. Era serata revival, cazzo.
Eppure ci si è lasciati andare. L’abbiamo buttata tutti sull’alcolico andante.
Tutti quanti. Ed è stato un delirio. Divertentissimo poi.
Ho visto persone solitamente compassate che nei locali solitamente si annoiano, scatenarsi in pista. Personaggi insospettabili poi.
Decisamente una bella sorpresa trovarsi con amici di una vita a ridere e scherzare ascoltando canzonette che hanno accompagnato la nostra infanzia. Roba da Festivalbar insomma.
Abbiam ballato tutta la notte. Fino allo stremo delle forze.
Poche altre volte siam stati così stanchi e contenti.
Come poche altre volte ci siamo sentiti così vicini.
Capita solo un paio di volte l’anno, quando ci ritroviamo tutti a Roma.

Che poi, oggettivamente, vuoi mettere il fascino di un odierno Bob Sinclair, che tra l’altro mi fa veramente cagare, con una vera icona come Corona (che scopro ora essere il nome del progetto musicale e non della cantante..)?

Tutta un’altra pasta, non ce n’è proprio.

Concludendo direi che è stata un’altra tappa positiva di questa lunga e promettente estate.
Mi auguro che tutte le serate possano essere così.

Magari in locali diversi però eh.

Ex-Otago – The Rhythm Of The Night [mp3]

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Now Listen Up!

gossip
(qui le altre foto)
Serata gradevolissima quella di ieri.
Battles e Gossip on stage per la Festa dell’Unità alle Terme di Caracalla.
Sensazioni differenti che si son alternate durante la serata.
Dal fastidio per il bidone tiratomi da una persona, al piacere di averne incontrate casualmente di altre.
Dall’imbarazzo di essermi visto i Battles stando dietro GiorgioP, GiuliaB e Colas senza dir loro neanche una parola (della serie “vado, li saluto e gli rompo i coglioni dicendo loro che li leggo abitualmente e che li ascolto sempre in radio? Mmm anche no, meglio farsi i cazzi propri”) all’esaltazione nell’ascoltare “Atlas” dal vivo, con la voglia matta di ballare che non riesce a farti stare fermo nonostante tutto l’impegno di questo mondo a mantenere una certa compostezza.

Battles – Atlas (live)


(mi scuso per l’eventuale mal di mare causato dalla visione del video)
Compostezza poi andata definitivamente a puttane nel momento in cui Beth Ditto ha avviato l’esibizione dei Gossip cantando “Psycho Killer” dei Talking Heads per poi tuffarsi nella fighissima “Listen Up!”.
Si è passati da dei ritmi disco a momenti soul in cui tutto s’è rallentato per poi riaccelerare improvvisamente con vero spirito rock’n’roll.
Come quando hanno suonato “Jealous Girls”.

Gossip – Jealous Girls (live)


O quando hanno chiuso in bellezza con “Standing In The Way Of Control”.
Bello. Divertentissimo.
Beth Ditto è una forza della natura. Tutto vero. Carica esplosiva. Dolce, simpatica. Anche sensuale al contempo. Pazza, completamente pazza.
Incredibile, una vera regina del palco. Senza di lei quel gruppo non esisterebbe.
Appena terminato il concerto sono poi volato a casa. Sarei dovuto andare ad una festa ma perché rovinarsi la serata col solito piattume di Roma Nord?
Meglio tornare alla base, assaporando lungo il viaggio di ritorno l’eco di quelle sensazioni così diverse provate durante quella bella serata, diversa e probabilmente unica.

Battles – Atlas [mp3]
Gossip – Heavy Kross [mp3]
Gossip – Standing in The Way of Control [mp3]

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YouTube video t3yNQdyKGXU

Battles – Atlas (live)

Battles live dalla Festa dell’Unità a Roma il 9 Luglio 2008 alle Terme di Caracalla

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Gossip – Jealous Girls (live)

I Gossip alla Festa dell’Unità a Roma il 9 Luglio 2008 dalle Terme di Caracalla

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Now drive me far away

Capitano giornate in cui ci si sveglia stanchi.
Oggi è stata proprio una di quelle.
E sai bene che nonostante tutto l’impegno non riuscirai a combinare molto.
Perché sei come schiacciato da un qualcosa ben più grande di te.
Così sei costretto a lasciarti trasportare. Come da uno strano flusso invisibile.
E le ore passano lente ed inesorabili. Fino alla conclusione della giornata.
Tutto ciò è opprimente.
Vorrei andare via, non importa dove.
Basta che sia lontano da qui, lontano da questa pesantezza.

This town don’t feel mine
I’m fast to get away

Far

I dressed you in her clothes
So drive me far away

It feels good to know you’re all mine
Now drive me far away

I don’t care where just far away

Deftones – Be Quiet And Drive (acoustic) [mp3]
(ispirato da questo tweet di JunkiePop)

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Quando si dice la perseveranza

Giorni fa ho trovato su WAVES AT NIGHT un minimix pazzesco di circa 5 minuti dei MSTRKRFT registrato il 24 Agosto dell’anno scorso per la trasmissione Annie Mac’s Mash Up di BBC Radio One.
C’è un pezzo in particolare che per qualche strano motivo m’è entrato in testa a loop facendomi diventare totalmente scemo. Parte a circa un minuto e venti dall’inizio del minimix.
L’ho cercato per giorni coinvolgendo nella mia ricerca tra gli altri anche Francesca, Nicolò e Giuliana.
Praticamente Nord, Centro e Sud Italia.
Abbiamo brancolato tutti al buio. Pezzo familiare, si. Ma qual’era il titolo?
Ci ho pensato su quasi tutto il weekend, cavolo.
Poco fa invece l’ispirazione: controllo bene tra i commenti per rimediare qualche info utile alla ricerca e vi trovo invece proprio il nome della traccia incriminata.
Si tratta di un pezzo di Timbaland remixato da The Bloody Beetroots.
Fico. Voglia di ballare a mille. Peccato il weekend sia finito.
Però la canzone adesso ce l’abbiamo. Già pronti per il prossimo fine settimana.

I need to get out
You you you you you
Are, killing me, you’re killing you’re killing me
and I
just wanna get out
you you you you you
are killing me you’re killing you’re killing me
whatcha wanna do? do do whatcha wanna do? do do

Timbaland – Miscommunication (The Bloody Beetroots remix) [mp3]
(sul MySpace di The Bloody Beetroots c’è una versione forse migliore. La trovate qui)

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lost and found

Black Kids – I’m Not Gonna Teach Your Boyfriend How To Dance


Ho passato tutto il pomeriggio e tutta la prima parte di serata a mettere in ordine le mie cose.
Voi le chiamereste pulizie estive. Io la chiamo odissea.
Come cazzo si fa a dire che si è perso metà dei propri documenti dopo aver annunciato baldanzosamente al mondo “adesso metto in ordine la stanza“.
Roba da veri stronzi. Eh si, mi sono sentito proprio uno stronzo a non trovare più le cose che prima erano a portata di mano, anche se sotto tonnellate e tonnellate di macerie.
Sepolte si, ma erano lì. Lo sapevo. Si sapeva.
E adesso? Un cazzo.
Dove stanno? Rivolto completamente la stanza. Faccio tutto a pezzi. Niente.
Ricostruisco tutto. Delle mie sudate carte niente. Dove cazzo stanno?
Vedo con la coda dell’occhio il bustone nero con tutte le cartacce. Butto un occhio.
Vaffanculo. Per la mia testa bacata evidentemente fare ordine significa buttare via tutto.
Ari-vaffanculo.
Mi ritrovo adesso che sono le 23 di un venerdì qualunque ad essere troppo stanco per uscire.
Ascolto il disco dei Black Kids, mi piace.
Un po’ di brio in questa cavolo di serata casalinga ci sta bene.
Mi faccio contagiare dall’allegria della loro musica al punto da pensare che sarebbe quasi una buona idea uscire, ma desisto subito.
Va bene così, domani si va a caccia di affari.
Pronti a tutto, pronti a lottare all’ultimo sangue con orde di mamme impazzite e ragazzine urlanti.
Si parla di “saldi”. Paura, paura vera. Spero di trovare qualcosa.
Ma al solito, dubito fortemente.

Black Kids – Hit The Heartbrakes [mp3]
Black Kids – Im Not Gonna Teach Your Boyfriend How to Dance [mp3]

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Faking The Books

Capitano momenti in cui devi fare ordine. Organizzarti. Rivedere le tue priorità.
Analizzare quello che s’è fatto e capire cosa bisogna realizzare ancora.
Non è semplice.
La trappola del vittimismo gratuito mascherato d’autocritica spicciola è lì dietro l’angolo.
Eppure ci provi, cerchi di concentrarti, fai delle scelte.
Ponderi, provi a buttare via il vecchio, il marcio e a tenere il buono.
Qualche giorno fa facendo un normalissimo spostamento di dati da un disco ad un altro ho perso grossa parte del mio archivio digitale di musica.
Tanta tanta roba. All’inizio volevo quasi piangere.
Eppure mi sono rimesso di buona lena davanti al pc, ho riconfigurato tutto e ho iniziato una lenta ma inesorabile opera di recupero della canzoni.
Pian piano ritroverò quello che ho perso. La rete è una grande risorsa.
Dovendo controllare i vari archivi ho riascoltato tanta musica rimasta sepolta nel disco del pc.
Cose belle. Come i loro lavori. Cose che pensavo di non avere ma che al solito mi stavano sotto al naso.
Situazioni che mi capitano spesso nella vita. Anche se – nella vita, appunto – delle volte escono fuori anche cose di cui non puoi andar fiero. Cose che vorresti anche rinnegare ma che non puoi, perché alla fine rinnegheresti tutto ciò che ti ha portato ad essere quello che sei. Pregi e difetti.
Ma alla fine bello anche così.
E’ bello riscoprire. E’ bello riscoprirsi. E’ bello anche spaventarsi.
E’ bello vedersi forse cresciuti, capire che ogni tanto si riesce a vedere oltre il proprio naso. Non sempre, eh.
Anzi in questi giorni capita un po’ troppo di rado.
Che poi, come per la musica, alla fine si accantona quel che si deve buttare per invece portare avanti ciò che di buono c’è. Le cose si accumulano, si accatastano. Sempre.
L’importante però è non mentire mai a sé stessi.
Perché non tutto deve andare bene per forza.
Come non tutti i backup possono necessariamente pararti il culo.
Chissà cosa salterà fuori domani. Staremo a vedere.
Lali Puna – Faking The Books [mp3]