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Ogni uomo è un’isola

E’ ormai qualche giorno che non scrivo nel mio piccolo blogghetto.
E’ cosa buona e giusta buttare giù due righe. “Tanto per”.

Oggi ho scoperto che dovrò rimaner fermo con i lavori per un paio di giorni.
Pausa forzata ma utile, soprattutto per riprendersi un po’ da queste crisi allergiche che la notte non mi hanno fatto dormire. Non sono magari l’unico motivo delle mie notti insonni ma di certo non aiutano, ecco. Perchè, di mezzo ci sono anche una fottutissima schiena dolorante si, ma anche tanta piacevolissima chiacchera. E delle lezioni di Friulano. Son cose, lo so. E a noi di parlare (tanto) ci piace. Anche per ore. Perchè quando la compagnia è piacevole, si può fare. Anche stando lontani centinaia di chilometri. Bello da farti dimenticare degli acchiacchi.
Almeno fino alla mattina successiva.

Ho caldo, non vedo l’ora di finire. Qualsiasi cosa.
Non vedo l’ora di poter ballare. Di cazzeggiare all’aperto, di girarmi Roma di notte, di andare al mare.
Non vedo l’ora che sia estate. E fuori c’è già proprio un gran caldo.
Ora aspetto che arrivi anche nella mia testa.
Finalmente.
Perchè l’estate – per come la intendo io – è uno stato mentale, più che una stagione.
Ed io voglio sentirmi come quella cazzo di Ibiza.

[mp3] The Ting Tings – Great DJ (Calvin Harris Remix)

Perdonatemi la libera citazione da About a Boy

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Rabbia

Mi chiedo se sia davvero tanto importante specificare che un assassino possa appartenere alla classica “buona famiglia” o che solitamente, fino al momento del crimine, si sia sempre comportato “da bravo ragazzo”. Porco cazzo vorrei sapere che differenza fa.

Hai ucciso. Sei un assassino. Sei un violento di merda. Uno che togliendo la vita ad un altro si è voluto elevare a divinità. Per quello che hai fatto, per quanto mi riguarda, hai meritatamente perso ogni diritto a calcare la terra su cui cammino. Non perché io sia speciale, ma perché come tanta brava gente provo ad aver rispetto della vita altrui. Magari delle idee no, però della vita si. Eccheccazzo.

Che tu ventenne possa subire la giusta pena, assieme ai tuoi amici che come te si sono costituiti. E che voi altri due, pezzi di merda che siete ancora in fuga, possiate essere catturati al più presto dalle forze dell’ordine, prima che qualcuno decida di farsi giustizia in modo per voi sicuramente più brutale e doloroso.

Cosa che sinceramente meritereste tutti.

Eppoi i nostri politicanti che non perdono mai occasione per sparare l’ennesima cazzata del giorno (#).

Che amarezza. Sono questi i giorni in cui mi vergogno di amare questo paese.

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Confronti

Per far capire la grandezza della nostra cara, grande nazione italiana e del popolo che l’anima e ne fà il destino, giorno per giorno.

Da American Idol negli States è uscita una come Kelly Clarkson.
Qua in Italia ci siamo inventati le Lollipop.

Amarezza.

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Considerazioni becere

Scarlett Johanson pic
La verità è che ho sempre amato le brune. Comunque le preferisco alla bionde in generale. Forse perché da piccolo, per qualche oscuro motivo, ho visto le ultime un po’ più lontane da me: con ogni probabilità per questioni meramente cromatiche, vai a capire come ragiona un mentecatto nell’età della demenza infantile.
Deve essere anche per questo che da sempre amo Winona Ryder (e la vedo ancora ballare sotto leggeri fiocchi di neve o ghiaccio, come vi pare) e Claire Forlani per la quale impazzii, osservandola mentre guardava con i suoi stupendi occhi la morte interpretata da un rintontito Brad Pitt (#).
Da un paio d’anni a questa parte invece ho sviluppato un sentimento adorante anche per lei. Che stranamente è bionda. Finta bionda.
Ecco che tutto torna in effetti.

The Teenagers – Starlett Johannsson



Questo post è stato scritto dopo aver letto le affermazioni di un maestro.

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Altalena emozionale

Si passa dalle ansie e paranoie di ieri al misto “euforia-agitazione” di oggi.
Però le nostre quotazioni continuano a salire.

Architecture in Helsinki – Like It or Not

(via Stereogum e P4K.tv)

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Freeze and Explode


(via Merry Swankster)

Oggi è stata una giornata particolare. Condita da diverse notizie buone e brutte, che si sono alternate con una velocità tale da lasciarmi totalmente spiazzato. E perplesso. Rimango comunque fiducioso anche se, devo dirlo, delle volte è proprio dura.

Cassettes Won’t Listen – Freeze and Explode (mp3)
Cassettes Won’t Listen – The Broadcast (mp3)

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Sogni bizzarri

Stanotte ho fatto un sogno stranissimo.

Ho sognato che Berlusconi vinceva di larghissima misura le elezioni. C’era pure un sacco di barboni in festa che cantava “Meno male che Silvio c’è“. Strano.
Ho anche sognato un parlamento senza Comunisti e Verdi. Che poi è la stessa cosa. Stranissimo pure quello.
Ed un Bertinotti che rassegna le dimissioni da dirigente del suo partito. Sempre più strano.
E gente che, cantando una cover storpiata di YMCA dei Village People, si andava a preparare per un variopinto suicidio di massa.
E dei pupi siciliani, animati di vita propria, che danzavano con addosso una maglietta con scritto “Io sono amico di Bossi”.

Menomale che ad un certo punto mi sono svegliato.
Però la sapete una cosa?

Quello che mi ha spaventato di più, la cosa che ho trovato davvero grottesca, era che tutti cantavano. Proprio tutti.
Anche quelli che dovevano piangere amaramente. Bizzarro

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La filosofia del cinguettare

Twitter
(immagine cortesemente sgraffignata da Twitter.com)

Mi hanno chiesto perchè mi accanisco tanto su Twitter. Ho risposto: “essenzialmente, per megalomania“.

Mi hanno chiesto in base a quale criterio io scelga le persone da seguire. Ho risposto “…certi perchè dicono anche cose interessanti. Altri soprattutto perchè sparano cazzate divertenti“.

Mi hanno chiesto se ci comunico con queste persone che seguo e se a loro volta questi seguano i twit del sottoscritto. Ho risposto che “per noi megalomani non è poi così importante saperlo. Comunque si, alla faccia vostra, stronzi“.

Dato che parlare con me è stato come parlare con un muro mi chiedo, non avrebbero fatto meglio ad iscriversi a Twitter ed a lanciare messaggi nel vuoto, piuttosto che rompere i coglioni a me?

In ogni caso non ne capirebbero lo spirito. C’è chi mandava messaggi per mare infilandoli nelle bottiglie. Io invece scrivo cagate su Twitter.

E mi sta bene così.

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Organizzare i propri spazi

sitemaps
Raccogliendo informazioni sull’utilizzo dei file .htaccess e sui redirect (con la conseguente possibilità di preservare i collegamenti alle pagine metabolizzate dai vai motori di ricerca..) ho pensato un po’ all’attuale organizzazione dei miei 3 siti, residenti tutti in questo dominio.
Ragionavo sul fatto che la tripla installazione di WordPress è forse un tantino esagerata: attualmente le tre copie del mio cms preferito gestiscono rispettivamente l’aggregatore dei “social feeds” presente all’indirizzo http://disconnesso.com/, il blog presente nella cartella directory /blog ed il portfolio (nella cartella directory /portfolio – appunto).
Credo che prima o poi acquisterò un dominio a mio nome (tipo un “lushanoperera[punto]qualcosa“), magari installerò lì il portfolio e conseguentemente sposterò il blog nella root. Per quanto riguarda il “lifestream“, giorno dopo giorno mi sto rendendo conto del fatto che una pagina del genere potrebbe essere gestita serenamente assieme al portfolio stesso, anche se la presenza di servizi quali Mugshot o Socialthing! lo rende un po’ inutile.
Da valutare ogni possibile opzione. Se ne riparlerà.

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Para.. culi? Mica tanto

Guardo il video di questi e penso “ecco che i Panic! at the Disco hanno cambiato cantante”. E invece no, sono un’altro gruppo. Certo che hanno un sound proprio uguale uguale. Tutti a scopiazzare poi i Fall Out Boy (argomento già affrontato). Ma è conveniente come politica? Dico, seguire a forza questa onda finta-emo-commerciale può portare davvero a qualcosa di positivo a medio-lungo termine? Bah. Comunque se devo proprio scegliere tra i tre scelgo questi Paramore: la cantante ci piace decisamente.

Paramore – Misery Business

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BBC, Wikipedia e Los Campesinos!

Cercando informazioni sui Los Campesinos! ho visto che anche quelli della BBC si appoggiano a Wikipedia (qui la pagina in questione). Chissà se anche in Rai hanno la stessa considerazione per le risorse libere della rete. Ok, lo ammetto, c’è un leggerissimo sarcasmo nelle mie parole… meglio chiudere col video, va.

Los Campesinos! – Death To Lost Campesinos!

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Leggero

Stamattina dopo aver letto il post di Matte, non ho potuto fare a meno di pensare alla serata al Circolo degli Artisti in cui suonarono Tilly and the Wall e CSS. Una delle serate in assoluto più divertenti del 2007, una di quelle serate nelle quali saltelli felice tutto il tempo, libero da pensieri e preoccupazioni, una di quelle serate durante le quali pensi che, comunque vadano le cose, andrà tutto bene, non tanto perchè hai trovato particolari conferme ma perchè stai talmente tanto bene sul momento che te ne freghi di tutto il resto. Insomma, carpe diem. Ripensarci oggi mi ha fatto sentire leggero come quella sera.

Tilly and the Wall – The Freest Man

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Su Vista, XP ed i processi attivi

In quest’ultimi giorni m’è capitato tante, troppe volte di mettere mano su sistemi mossi da Windows Vista. Tutti portatili dalle configurazioni interessanti con processori dual core e discrete quantità di ram installata. E’ incredibile quanto si siano dimostrati lenti. Facile imputare questi problemi di “pesantezza” al sistema operativo installato. Però, memore di un post recente di Andrea Beggi, mi sono scrollato temporaneamente di dosso i miei pregiudizi ed ho fatto delle analisi un poco più approfondite. E’ incredibile quanta fuffa preinstallata si possa trovare all’interno dei PC venduti oggi, migliaia di programmi mai utilizzati, spesse volte sconosciuti ai proprietari delle macchine da me prese in consegna:

– «questo programma lei lo usa?»

– «sinceramente non so neanche cosa sia»

– «annamo bene»

– «scusi?»

– «no, niente (…)»

Migliaia di applicativi inutili come migliaia di processi presenti in memoria, perché, si, questi applicativi per impostazione di default partono tutti all’avvio. Ma non finisce qui; l’utente medio, quello che i nerd fomentati chiamano “utonto”, ha la tendenza ad installare qualsiasi menata che trovi in rete senza verificare mai l’eventuale installazione di altri programmi forniti in bundle: lettori audio, toolbar di varia natura, presunti software per “una navigazione sicura” ed in generale una marea di porcherie che spesse volte si dimostrano essere adware e, nel peggiore dei casi, spyware e worm. Tutto questo a cosa porta?
Tempi di avvio infiniti.

– «L’avvio è molto lento»

– «Eh lo so l’ho comprato il mese scorso, ma ho paura che non sia uno tanto buono»

(…)

Basta aprire un task manager qualsiasi per capire: un numero spropositato di processi attivi, danzanti tutti all’unisono come gli elefanti rosa in Dumbo. E lì capisci che Windows Vista è si la più grande cagata uscita da Microsoft dai tempi di Windows ME, ma che sia i produttori che gli utenti disinformati contribuiscono alla resa assai poco felice del sistema operativo in questione.
Torniamo ai processi: apriamo il task manager, aspettiamo i nostri bravi 2 secondi.. 5 secondi.. 10 secondi.. cacciamo un paio di bestemmie in aramaico ed ecco per magia – o per miracolo – che scopriamo avere tra i 70 e gli 80 processi attivi. Pazzesco.
E poi corrono ad installare ram supplementare. Ma non avevano un Giga di ram installato? No, preferiscono correre ad acquistare un nuovo PC dicendo il classico «ne voglio uno più potente».
Dopo un’accurata disinfestazione, dopo aver smaltito tutte le finestre di conferma di sVista, la situazione migliora nettamente. Ma si ha ancora la sensazione che qualche cosa non vada bene.
Sono rimasto nel dubbio fino a ieri quando ho messo mano su un portatile dalla configurazione uguale ad uno con Vista installato con tant fuffa e programmi caricati all’accesione, solo che all’interno c’era Windows XP.
I tempi di avvio erano praticamente gli stessi (no, vabbè XP si avviava prima..), il numero di processi attivi pure, però la sensazione di migliore “agilità” da parte del PC nel gestire il tutto era netta.
Finito il lavoro d’ottimizzazione il PC sembrava nuovo: avete presente la reattività di XP appena installato dopo una formattazione del disco? Un sistema operativo piacevole da usare, rapido e pratico con solamente 25 processi attivi e tanta memoria di sistema disponibile per le applicazioni.
Ora, tralasciando le differenza di prestazioni tra i due PC, legate indubbiamente alla differente gestione delle risorse da parte dei due sistemi operativi Microsoft, è evidente che le problematiche fossero comunque le stesse: troppe applicazioni installate e troppi processi caricati all’avvio.
Che non ci si faccia ingannare dal fatto che da più di un anno sono un utente Linux soddisfatto. E’ vero, la modularità di GNU/Linux è esemplare, ma la mia intolleranza verso i troppi processi in memoria ha radici lontane, che risalgono ai tempi di Windows 95.
Basterebbe un minimo di informazione. Basterebbe istruire gli utenti su cosa significhi installare tutto quello che hanno sotto mano e su cosa ciò possa comportare. Alla primo tentativo di spiegazione colgo ogni volta nei loro sguardi un senso di brutale smarrimento. Poi man mano, a forza di esempi e metafore – il mio cavallo di battaglia è quello del “partire per un viaggio leggeri, con solo i soldi e la carta di credito in tasca, invece che partire carichi di pesanti valigie” – riescono a capire.
Sembra. Per adesso non hanno ancora richiamato.
Purtroppo sono sicuro che la tentazione di installare Winamp e di premere in rapida successione avanti-avanti-avanti-fine è grande.
Già lì vedo, stanno fremendo.
Ed io, cari miei, sto già tremando.

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Notturno

Sono ormai diversi giorni che sto facendo le ore piccole tra libri, installazioni di WordPress ed idee bizzarre. Sono sempre stato impegnato, mai un momento morto. Eppure, nonostante la moltitudine di cose da fare nel silenzio notturno non posso fare a meno di fermarmi un secondo e riflettere su questa mia smania di fare (o strafare).
E’ come se agissi spinto da chissà quale senso di colpa. Come un fallimentare tentativo di colmare un vuoto incolmabile.
Dico questo perché mi sembra abbastanza chiaro che il tenermi occupato facendo mille cose non è altro che un tentativo di accantonare la percezione del disagio che evidentemente provo.
Forse.
Il punto che è – al solito – mi ritrovo a scrivere di me stesso a questi orari improbabili (per la cronaca sono le 4:50 del mattino).
Un tempo erano mail inviate ad una persona tanto cara quanto lontana. Adesso sono post che tu, malcapitato lettore, forse avrai avuto la curiosità di leggere.
Chissà come sta quella persona, non la sento da tanto. Devo chiamarla un giorno di questi. Mi ricorderò?
Dicevo di questi strani sfoghi. Che non sono neanche tali, essendo alla fin fine considerazioni rivolte poi a nessuno in particolare.
Un po’ come in Twitter dove delle volte è come parlare da soli.
Di se stessi.
Ed in terza persona, tra l’altro.
Tutto ciò non è proprio normale a pensarci bene. Meglio farsi una bella dormita.